La tradizione nel piatto, a prezzi modici. Più che uno slogan, una filosofia.

Quella che ispira e guida ogni giorno la proposta della Trattoria Sergio Gozzi, storico locale fiorentino in Piazza di San Lorenzo. Presente dal 1915, negli anni Sessanta ha iniziato a proporre piatti autentici della cucina locale mescolando passione, competenza e qualità. Oggi al timone ci sono Alessandro e Andrea, quarta generazione che ha raccolto il testimone passato da Antonio a Ubaldo e quindi a Sergio Gozzi.

Gli imperdibili della Trattoria Sergio Gozzi


La "regina" di casa Gozzi è la braciola rifatta in salsa: fettine di manzo con doppia panatura, ripassate in salsa di pomodoro, prezzemolo, aglio e peperoncino e fatte riposare. Poi ci sono il peposo, altro grande classico della cucina fiorentina, la minestra di farro: dipende dalla stagione. D'estate è immancabile la pappa al pomodoro, mentre in autunno fanno capolino il passato di fagioli e la ribollita. C'è una base di quattro-cinque portate (trippa, lampredotto, polpette, arista di maiale, grigliata) attorno alle quali ruotano tutte le altre, fra le quali l'insalata di lingua e il fegato di vitella. Stagionalità e tradizione: sarebbe una “eresia” (Andrea Gozzi dixit) proporre la mozzarella di bufala “che tradizionalmente non ci appartiene”.

Le materie prime: il fil rouge è la Toscana


Ogni mattina Alessandro Gozzi si sveglia e sa che alle 7 dovrà “correre” al mercato centrale, per selezionare i migliori prodotti disponibili e in base a questi proporre un menu giornaliero. Che sia del coniglio o del piccione, della Chianina o della Scottona, degli ortaggi o dei legumi: prima arrivi, meglio scegli. Nel menu fortemente di terra, trova spazio di venerdì anche il pesce, soprattutto il baccalà che in qualche modo rientra nella tradizione gastronomica fiorentina.

Le origini del locale e la svolta negli anni Sessanta


Il capostipite della famiglia Gozzi qui a San Lorenzo è stato il bisnonno Antonio, che nel 1915 rilevò i locali nel palazzo Bandinelli e inizialmente ne fece un'osteria dove si servivano vino e zuppe e si giocava a carte. La svolta è arrivata negli anni Sessanta con Sergio Gozzi (nipote di Antonio e figlio di Ubaldo) e sua moglie, che hanno impreziosito la fama del locale, proponendo ricette autentiche della cucina toscana a prezzi sotenibili.

Il servizio: ironia fiorentina e niente tablet


Andrea e Alessandro hanno dato ulteriore slancio alla trattoria, nel segno dell'autenticità dei piatti e della convivialità del servizio. A partire dagli anni novanta, la novità rispetto al passato ha riguardato il menù, prima decantato oralmente, poi scritto quotidianamente a mano, in base alla disponibilità giornaliera di prodotti al mercato centrale di Firenze. Un cambiamento che ottimizzato le tempistiche (valle a spiegare diciotto proposte a voce, a ogni cliente straniero...) e che comunque non ha ceduto alla modernità hi-tech: le ordinazioni vengono comunque prese a mano. Niente tablet, dunque: snellirebbe ulteriormente le operazioni in sala, come ama dire Andrea Gozzi, “noi non siamo un locale da tablet”. Immutate, invece, l'ironia e il gusto della battuta che colorano l'attento servizio.

Clienti storici, “eroi” e VIP, fiorentini ma non solo


C'è Beppino, il barbiere dell'esercito. E Bruno, il ferroviere. E poi I' Boni, Bambi, Lunghino. Nella prima sala della Trattoria Gozzi, il “muro degli eroi” celebra gli aficionados del locale che sono stati presenze fisse per quaranta, cinquanta o anche sessant'anni. Quelli che tutti i giorni condividevano le loro storie quotidiane, arrivando a mezzogiorno in punto accolti dal quartino di vino o dalla brocca d'acqua d'ordinanza. Per il resto, ad Andrea e Alessandro non piace l'idea di una hall of fame di clienti VIP: uniche eccezioni sono il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e lo scrittore Umberto Eco, del quale campeggia un grande autografo.

Trattoria Sergio Gozzi, Piazza di San Lorenzo, 8 R, Firenze. 055 281941
Apertura: dal lunedì al sabato a pranzo; anche a cena tra luglio e settembre

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