I ristoranti "di montagna" da provare quest'inverno a Milano

Pubblicato il 29 dicembre 2024

I ristoranti "di montagna" da provare quest'inverno a Milano

Quando arrivano le vacanze di Natale c’è sempre chi festeggia e chi vive in piccolo dramma. Eh, no. I regali scartati sotto l’albero non c’entrano niente. Il dramma esistenziale è di chi pensava di fare qualche giorno di vacanza in montagna e, invece, si ritrova sempre a Milano. Niente di male, sia chiaro. Ma un modo per respirare un po’ l’aria dell’alta quota, facendo finta di fare la settimana bianca esiste e pazienza se non si è capaci di sciare. Non c’è bisogno di inventarsi chissà cosa. Basta prenotare una cena in uno di questi ristoranti milanesi dove si può assaporare un menù di montagna. Materie prime genuine, prodotti tipici locali, trentini, altoatesini e valtellinesi. Si riesce anche a respirare un’atmosfera molto invernale, sembra quasi di stare sui monti e, se si guarda dalla finestra, ops fuori dal locale, pare quasi di vedere la neve.

Per mangiare la pizza di montagna

Non so proprio rinunciare alla pizza. Appena posso, ne mangio una. Da Denis, la pizza è croccante, preparata con ingredienti che arrivano proprio dalla montagna. Il risultato è un impasto leggero ma capace di esaltare l’eccellenza delle materie prime utilizzate. Il primo ristorante ha aperto qualche anno fa in Moscova, il secondo più recente sta in via Melzo, in Porta Venezia. Qual è la particolarità della pizza di montagna? Dell’impasto abbiamo già detto. Ma c’è di più. Le farine grezze di cereali arrivano dal Monte Grappa e sono impastati con l’acqua che scende dalle Dolomiti. I formaggi, i funghi, i salumi nascono sulle Alpi. La mozzarella è quella dei produttori locali, lavorata secondo la tradizione. Denis Lovatel, nato a Alano del Piave, nel bellunese, usa solo ingredienti di qualità ma che arrivano dall’alta quota, con un contatto privilegiato con la natura. Non si tratta più solo di mangiare una pizza ma di vivere un’esperienza che ci riporta, morso dopo morso, a passeggiare tra i boschi, respirando l’aria di montagna e ascoltando il suono accomodante della natura incontaminata.
Denis Milano Moscova - via Statuto 16, Milano - tel. 375798 8835

Per scoprire il Sudtirolo a Milano

Lo ammetto subito, io sono innamorato pazzamente del Sudtirolo. Ci vado volentieri in vacanza, alla scoperta di valli sempre nuove, mi perderei tra le conifere, resterei ad ammirare i laghi per tutto l’anno. Ma visto che poi devo tornare a Milano, cerco un compromesso per tenere vivo il ricordo. E il modo migliore per riscoprire la tradizione, in questo caso soprattutto culinaria, del Sudtirolo è prenotare una cena da Delicatessen. Siamo in viale Tunisia, in Porta Venezia. E l’atmosfera è quella che respiro in alta quota. Domina il legno, tavoli apparecchiati con cura e una sensazione accogliente e calda. Come antipasto strudel di pasta sfoglia tiepido con verdure, patate e formaggio fiorile su crema alla zafferano. Si prosegue con ravioli pusteresi di segale ripieni di spinaci e una tagliata di cervo dell’Alto Adige con funghi porcini, polenta di Storo e mirilli rossi. Non può mancare lo strudel di mele, come fossimo in un rifugio in alta quota, dopo un’escursione. E non vedo l’ora delle prossime vacanze per tornare in montagna, per essere ancora una volta in Sudtirolo.
Delicatessen - viale Tunisia 14, Milano - tel. 0229529555

Per assaggiare i sapori del Trentino

La sfida era quella di portare i sapori di montagna in una città che non sta mai ferma come Milano. Scommessa vinta, circa quarant'anni fa, quando apriva a Milano La Taverna della Trisa, siamo in via Ferrucci, zona Sempione, dove si respira un’atmosfera topica montanara, con l’arredo ben curato ma mai eccessivo e con il legno antico che rimanda alle Dolomiti. Anche i nomi dei piatti sono un encomio alla tradizione trentina, dal riss e quàie a l’ùa passa, ossia risotto alle carni di quaglia arrostite con uva bianca nosiola, passita per il vino santo trentino e sasa di spinaci selvatici. Ottimi anche i secondi a base di pesce di lago, come il péss su la caldéra, filetto di pesce lacustre, lavarello, agone, cavedano e verdure, cotti alla pietra, con timo e rosmarino. La cantina di vini è un altro grande omaggio al territorio e alla montagna.
La Taverna della Trisa - via Francesco Ferrucci 1, Milano - tel. 02341304

Per mangiare in uno chalet svizzero

I Caminetti del Sempione, restiamo in zona, mi fanno pensare a uno chalet svizzero. Molto legno, atmosfera intima, ambiente caldo e avvolgente, con un tocco vagamente vintage. Ristorante che ben si adatta a una cena romantica, dove poter gustare una fonduta o una raclette o una bourguignonne di carne. Ci sono anche i bolliti, solo però su ordinazione. In caso di bourguignonne è bene farlo presente al momento della prenotazione perché i posti per poterla degustare sono limitati. Per chi proprio non volesse rinunciare alla tradizione neanche in un ristorante di montagna, qui si può ordinare anche una cotoletta alla milanese, oppure l’ossobuco. E non si sbaglia mai!
I Caminetti del Sempione - via Giulio Cesare Procaccini 60, Milano - tel. 0233601912

Per trovare la Valtellina nel piatto

Pizzoccheri come se non ci fosse un domani. Se la voglia da soddisfare è quella della pasta di grano saraceno tipica della Valtellina, condita con bitto e casera, burro e - anche se io lo eviterei volentieri ma la ricetta lo richiede - aglio, allora una buona soluzione potrebbe essere quella di cenare al Crotto Quartino. Insegna già nota dalle parti di Chiavenna e Madesimo, a Milano il ristorante è sul Naviglio Grande, in via Bussola.
Crotto Quartino - via Dionigi Bussola 9, Milano - tel. 3889031890

Per chi ama le specialità friulane

Ristorante che ben si adatta ad ospitare cene conviviali, proponendo una cucina tipica friulana. Sauris e Borc da Bria, siamo vicini a via Padova, è il posto giusto per scoprire qualche piatto che ancora non si conosceva perché, diciamolo pure senza remore, la cucina friulana non è molto presente nella proposta meneghina. Già questo mi pare un ottimo motivo per provarlo per una cena. Arredamento tutto in legno, atmosfera informale. Da gustare assolutamente i formaggi e i salumi della zona di Sauris, come l’ossocollo, culatello, e pancetta, affumicata con camino e legno di faggio. Tra i primi ci sono gli gnocchi alle ortiche e gli agnolotti ripieni. Tra i secondi ci sono proposte di pesce, come la trota salmonata, o di carne, accompagnata dalla brovada, rape macerate. Impossibile non provare anche il frico, ossia un piatto a base di formaggio di varie stagionature, con patate e cipolla. Fortunatamente esiste anche la versione senza cipolla che ho assaggiato di recente e che preferisco, chiedendo un raro strappo alla tradizione.
Hosteria Sauris e Borc da Bria - via Pietro Toselli 2, Milano - tel. 0226825943

Per la cucina d’alta quota nepalese

Torniamo in zona Sempione, questa volta in via Piero della Francesca, da Achar. Finiamo ai piedi dell’Himalaya questo giro tra i ristoranti di montagna da provare a Milano, con un tocco etnico che ci catapulta dentro nuove culture culinarie. Alla base della cucina nepalese ci sono riso e patate, con lenticchie e verdure di stagione. Tra le proposte di carne, abbondando quelle a base di pollo, agnello e maiale, cucinato con un uso abbondante di spezie, come vuole la tradizione nepalese. Per assaggiare un piatto caratteristico, si può scegliere il chow mein, a base di pasta fresca, verdure, soia e spezie. Si può anche iniziare dell’aperitivo, con un buon cocktail. Prezzi non popolari, ma per fare un salto alla scoperta del Nepal ne vale assolutamente la pena.
Achar - via Piero della Francesca 13, Milano - tel. 0287247049

Foto di copertina dalla pagina Fb di Delicatessen Milano

  • RISTORANTI E PIATTI TIPICI

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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