Una felice intuizione e la nascita di Mad

Un cocktail pub dove la miscelazione di qualità da sempre appannaggio dei bar dei grandi alberghi incontra lo stile informale della birreria. All’origine del successo di Mad souls&spirits la felice intuizione di Neri Fantechi di creare un locale che sapesse soddisfare tutte e due le diverse esigenze. Un'idea nata in una mattina di hangover mentre Fantechi stava andando al brunch del Florian, dove lavorava come bartender insieme a Julian Biondi. Un'idea che di fatto ha rivoluzionato la nightlife fiorentina. Erano gli anni a cavallo tra il 2015 e il 2016 e in città il punto di riferimento per il mondo della mixology era il ‘Rivalta’, mentre c’erano solo due bar d’hotel il ‘Fusion’ e il ‘Four Seasons’. Fantechi intuì che a Firenze c'era spazio per un locale dove i cocktail di qualità incontravano un ambiente informale. Fantechi, dopo molteplici esperienze nei club e nei cocktail bar, decise di realizzare questo progetto insieme all’amico e collega Julian Biondi. Così nacque Mad souls&spirits. 

Un po' di storia del locale

La scelta dell'aggettivo Mad fu dettata dalla volontà di fare qualcosa di folle, mentre souls&spirits stavano a indicare rispettivamente le persone che sono l'anima del locale e logicamente gli spiriti alla base della cocktail list. La formula di Mad souls&spirits, come detto, è quella di un locale che fa drink di livello, degni dei cocktail bar di un grande albergo ma a un prezzo accessibile a tutti e all'interno di un ambiente super informale per non intimidire l'utenza media. Il colore dominante del locale il verde richiama quello dei dei pub irlandesi. Tutti elementi che rendono il Mad alla portata di tutti com'era nelle intenzioni di Fantechi quando cominciò l'avventura con Biondi.

Lo stile inconfondibile del cocktail pub

Oggi, quattro anni dopo, Mad Souls&Spirits è conosciuto e apprezzato per lo stile inconfondibile e un po’ folle, tanto per continuare a rendere degnamente onore al nome del locale. La carta dei cocktail cambia con una certa frequenza e spicca per l'insolita proposta di volta in volta: le uniche costanti sono gli spirits di altissima qualità utilizzati per la preparazione dei drink, i prezzi popolari per la bevuta e alcune peculiarità del locale a cominciare dall'inconfondibile stile ironico. Così nel cocktail pub di Borgo San Frediano non si fanno lo spritz e i drink analcolici, quasi a voler sottolineare l'originalità della proposta.

Dalle mad competitions ai big dello shaker

Tutti ricordano le mad competitions che vengono organizzate di frequente: sono eventi che ben rappresentano lo spirito del locale, caciaroni e cacofonici, che divertono tutti a cominciare dai partecipanti. Da ricordare inoltre le serate con i grandi nomi della mixology internazionale dietro al bancone per apprezzare i migliori cocktails in circolazione. Tanti i bartender e i personaggi che si sono alternati allo shaker nel corso di questi anni.

Una squadra di supereroi

Oggi al fianco di Neri Fantechi la squadra del Mad schiera Lorenzo Aiosa, già apprezzato come barmanager al Belmond; Virginie Doucet, prima donna del Mad dietro il bancone, barlady vincitrice del Premio Strega Mixology; Francesco De Rosa, bartender che sa esprimere al meglio l’anima del Mad e collabora ormai da due anni con Fantechi e Marco Marini, persona di grande esperienza: ha collaborato con lo Shaker Club come insegnante e ha lavorato al Franklin 33 di Lucca.

Lo staff del Mad in versione fumetto

Per far conoscere da vicino i componenti del suo team sulla pagina Facebook del locale ognuno dei bartender è presentato sotto forma di supereroe dei fumetti. Una presentazione in perfetto stile Mad per conoscere da vicino chi si alterna tutte le sere dietro il bancone del locale in Borgo San Frediano.

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