​Cinque calici per un territorio: la Marca nel bicchiere di Pupitres

Pubblicato il 20 maggio 2025

​Cinque calici per un territorio: la Marca nel bicchiere di Pupitres

C'è un modo più silenzioso ma forse più concreto di parlare di vino. Succede a Zero Branco, in una sala di Villa Guidini che l’associazione culturale Pupitres ha scelto come teatro per il suo ciclo di incontri dedicati alle cantine del territorio. Il 23 maggio tocca a Italo Cescon, azienda di Roncadelle con un nome ormai consolidato tanto dentro quanto fuori dai confini italiani.

Cinque calici, tutti veneti: quattro bianchi e un rosso. In degustazione un Pinot Grigio classico, uno in versione macerata, un Raboso del Piave, ma soprattutto un Incrocio Manzoni biologico proposto in doppia annata (2021 e 2014), a ribadire una centralità produttiva che cerca identità nel lungo tempo, non solo nel mercato.


La formula è quella ormai collaudata: produttori presenti, introduzione guidata, calici serviti in sequenza. A fare la differenza, più che l’apparato, è forse il tipo di attenzione che Pupitres prova a costruire. Nata nel 2024 come naturale evoluzione di un’amicizia legata ai corsi AIS, l’associazione è una no profit con base a Conegliano che da anni ruota intorno a serate a tema, incontri, discussioni sul vino.

Non si tratta di promuovere etichette o format: l’obiettivo dichiarato è “diffondere la cultura del cibo e del vino in tutte le sue forme”. Senza gerarchie accademiche, ma neanche scorciatoie da influencer.

Info e prenotazioni su www.pupitres.it
Contatti: info@pupitres.it – 340 7785930 / 366 3331453

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scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

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