Elegante, esclusivo, chic. In una parola, Posh. Un concetto che richiama l'Età vittoriana e che in questo ristorante su Lungarno Amerigo Vespucci si declina in un'ospitalità sofisticata e d'élite e una cucina ricercata, figlia di materie prime di elevata qualità e di esperienze internazionali di altissimo livello. A impreziosire ulteriormente la creatura di Annalisa Birello è la vista su San Frediano in Cestello, fra le più particolari (e meno turistiche) di Firenze. Un richiamo irresistibile per gli amanti del genere.

Richiamo vittoriano con panorama mozzafiato

“Port Out - Starboard Home” era l'acronimo che indicava le cabine migliori, sui biglietti d’imbarco di alcune navi che viaggiavano fra Gran Bretagna e India, in Età vittoriana. Garantiva, alle personalità di rilievo e a chi poteva permetterseli, i posti migliori per prendere il sole al mattino e rinfrescarsi nel resto della giornata. A babordo all’andata, a tribordo al ritorno: le cabine più esclusive. Chi se le aggiudicava, era ritenuto “Posh”.

Posh era il locale che Annalisa sognava, proprio lì dov’è nato. Lei, cliente dell’Harry’s Bar, è sempre stata innamorata di quello scorcio davvero unico di Firenze che è possibile ammirare da lì, con la vista che spazia dal Cestello al Ponte Vecchio fino a San Miniato. E con il marito parlava spesso di voler aprire un locale elegante diverso ed esclusivo. Poi è arrivata l’occasione, l’ha colta al volo e ha dato fondo a tutta la sua passione per l’interior design per dargli l’immagine che desiderava.

Stile e ricerca, dagli arredi al servizio

Posh nasce come un elegante salotto dove provare una cucina diversa e vini non comuni. Già il primo impatto fotografa la voglia di “coccolare” l’ospite. Ventiquattro i coperti interni, più una ventina di posti all’esterno con un panorama che spazia dal Ponte Vecchio, San Miniato, Forte Belvedere sino a Piazza di Cestello. Lo stile risente di influenze parigine e britanniche, l’oro del soffitto sposa il nero delle boiserie in legno, come in legno è il pavimento decorato a mano. Tutto realizzato artigianalmente. Completano l’ambiente divani e sedute color blu petrolio (grande ricerca anche sui tessuti), dipinti d’autore e una specchiera del Settecento arrivata dalla Sicilia.


Studiata nel dettaglio la mise en place, la posateria, i bicchieri rigorosamente di cristallo, così come il servizio: dal burro all’olio biologico km 0 di Reggello, dall’amuse-bouche dello chef alla friandise (piccola pasticceria) di arrivederci, passando per pane, schiacciata e grissini (al pomodoro e integrali) homemade. Un percorso degustativo particolare, con vezzi e fornitori da ristorante stellato, che portano a tavola pesce, carni e ogni altro ingrediente di ricercata qualità.

La cucina, un viaggio di sorprese


Gusto, qualità ed esclusività anche nei piatti, a partire dai cinque assaggi dell’Antipasto Posh, che possono andare dalle tartare di carne o pesce al carciofo fritto, dal fiore di zucca al cannellino col gambero. Ogni piatto è un’esplosione di sapori, che si scoprono via via come nel Gambero viola della Nuova Caledonia in carpaccio, accompagnato da mango, emulsione di Teriyaki, croccante di sesamo, maionese al lime e zenzero, petali di katsuobushi.

I primi piatti, creatività di mare e non solo


Scelta assai difficile anche sui primi piatti. “Lo scrigno” è un cappelletto totalmente homemade cacio e pepe con burro salato alla salvia, ricci di mare, nero di seppia e pomodorini confit agrumati. Un piatto che fa innamorare. “Lo spaghetto, Benedetto Cavalieri” è invece condito da crudo di gamberi rossi, zenzero, crumble ai funghi porcini, lemon pepper e polvere d'olio extra vergine d'oliva. Sciabordio di mare anche nel Pacchero con salsa verde al prezzemolo, vongole, coulis di datterino, limone candito e bottarga di caviale. Citazione colta per lo Spaghetto ai quattro pomodori  ispirato al pacchero alla Vittorio.

I secondi piatti e “Il toscano”


Alta qualità delle materie prime e originalità delle preparazioni caratterizzano anche i secondi piatti. “Manzo” è una guancetta di bovino stufata al Chianti Classico e cioccolato noalya, polentina bramata, cavolo nero e crumble alle nocciole. Ispirazione francese per il Petto d’anatra al punto rosa laccato al miele, senape, pinoli, albicocca fermentata, radicchio e riduzione di Calvados. Interessante anche “La Corba rossa del Gargano”, pregiato pesce azzurro dalle carni morbide e delicate.

Richiamo territoriale per la sezione “Il toscano”, nel quale la tradizione è interpretata con sensibilità e mano artistica. “I fegatini” sono pane, zenzero, fegatini, pepe rosa, capperi e petali di cipolla. “Il classico”, un raviolo alla rapa rossa ripieno di guancia di manzo, vellutata di erborinato, nocciole e aria di caffè. La Tagliata, un’entrecote di manzo alla griglia, misticanza, asparagi, intingolo alle erbette, pepe nero e sale Maldon.

Dessert, gelati e sorbetti


Niente paura se, leggendo il menu (e questo articolo), gli ingredienti dovessero sembrarvi troppi: il risultato finale è sempre all’insegna dell’equilibrio, del gusto e dell’eleganza. E lo stesso vale per i dessert, che prediligiate la Tarte-tatin, il Classico o il Cioccoposh, ovvero ganache al cioccolato bianco noalya, cremoso alla nocciola, frolla friabile con disco di cioccolato al forno ghiacciato, arancia candita, lamponi disidratati. Ma ci sono anche diversi e golosi gelati (Cioccolato Noalya, Vaniglia del Madagascar, lo Stecco) e sorbetti (all'anguria, allo zenzero, al mango e menta)

Vini e bolle d’eccezione


Ricerca, conoscenza e contatti con fornitori e mediatori rendono decisamente interessante la cantina di Posh, con produttori di nicchia soprattutto sugli Champagne e i Franciacorta, come il Casa Caterina Cuvee 60 Pas Dosè, rigorosamente numerata e a tiratura limitata. Fra le altre chicche del locale, il Pinot Nero altoatesino pluripremiato “Tiefenbrunner”.

Business lunch e aperitivo


Dal lunedì al venerdì (festivi esclusi) da Posh è disponibile il Business lunch, con formula da 30 e da 40 euro, con le proposte dello chef servite con acqua, calice di vino, friandise e caffè.

Ogni giorno, dalle 18.00, scatta invece l’ora dell’aperitivo con formula simile all’Antipasto Posh: cocktail con percorso degustazione di tre o cinque proposte dalla cucina (prezzo 20/25 euro, più 5 euro con cocktail signature). Gli otto signature sono rivisitazioni di cocktail classici, creati appositamente per Posh dal bartender fiorentino Francesco Guetta. Il viola di Firenze brilla nel Posh, colore conferito da Butterfly Pea e soluzione citrica, con fiori di sambuco e Floressence Gin, un gin a km zero dal profumo floreale creato appositamente in onore di Caterina de' Medici.

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IN QUESTO ARTICOLO
  • Posh

    Lungarno Amerigo Vespucci 26r, Firenze (FI)

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