Fra tavolozze di crudo e fondue oriental, c'è spazio anche per i "piatti della nonna" rivisitati con garbo.

Di mare, in San Frediano, non c'è neppure l'ombra. Eppure, a poche decine di metri dalla porta ovest, c'è un bistrot elegante e raffinato dove la cucina di mare è religione, dalle variopinte, originali e gustose tavolozze di crudo alle speziate fondue orientalSalerosa Bistrot è un porto sicuro per gli amanti del genere, che però sa accogliere degnamente anche gli amanti della cucina  toscana, rivisutata con garbo e rispetto dei sapori tradizionali.

Dalla bellezza e dalla musica al mondo della ristorazione

Lorena Troili viene dal mondo della progettazione e della cosmesi: il suo Atelier della Bellezza ha già superato i tre lustri di attività. Il marito, Roberto Cherici, ha sempre lavorato nel mondo della moda e ha fondato alcune delle discoteche più apprezzate di Firenze, dal Club 67 al Meccanò passando per il Number One. Quando Lorena si è presa un break dal mondo della cosmesi, ha rilevato La Grotta Azzurra a Soffiano e inaugurato il ristorante Il Guarracino, in collaborazione con l'omonima taverna di Capri.

L'ora di Lapo e Tommaso e lo “sbarco” in San Frediano


Piatti di qualità, musica dal vivo e piacevole atmosfera. Un concetto di ristorazione che Lorena ha deciso di portare avanti assieme ai figli Lapo e Tommaso, in una nuova attività, quando entrambi hanno iniziato a lavorare nel settore. Così, individuato un locale in San Frediano, è nato Salerosa Bistrò, un posto dall'aria elegante e intima, dove portare – appena possibile – anche musica e teatro, per farne un ritrovo abituale di quanti sposano l'idea di un'esperienza di benessere a tutto tondo.

Per una cena di coppia o amici in cerca di qualità

Non è un locale da tavolate, né da convivialità rumorosa, fatta eccezione per l'organizzazione di eventi privati che rientra fra le “specialità” della casa. Venti posti, atmosfera intima e riservata, arredi eleganti e raffinati, è indicato per coppie o amici in cerca di una cena di qualità. Aspettando tempi migliori per apprezzare musica dal vivo e performance teatrali.

Un concetto di benessere a tutto tondo


Attualmente Salerosa è a tutti gli effetti un bistrot dove apprezzare una cucina di pesce creativa e di qualità e che riceve apprezzamenti anche per la progettazione e gli arredi. Obiettivo di Lorena, però, è farne un ristorante dove vivere una sensazione di benessere a trecentosessanta gradi, dalle materie prime (sale rosa, oli particolari) al gusto, dall'atmosfera alle performance artistiche. La cucina punta su prodotti freschi e la cucina è espressa: ogni piatto è preparato da zero.

Nel menu: crudi, fondue oriental e Toscana “rielaborata”

Oltre alla ricca ed elaborata proposta di crudi, spiccano sul menu le “fondue oriental”, ritual food dal sapore esotico, fantasie di pesce e crostacei da scottare in un gradevole brodo vegetale aromatizzato al ginger, lemon grass e cipollotto, accompagnate da una selezione di salse speziate. Una proposta unica a Firenze. Inoltre ci sono i primi piatti della nonna e della mamma, rielaborati in maniera più moderna, ma senza dimenticare la loro essenza profonda, il loro gusto: chi ordina una cacio e pepe, vuole sentire il sapore della cacio e pepe.

Il consiglio dello chef: "Sua maestà il crudo"


Particolarmente amato, dallo chef come dagli aficionados, è “Sua maestà il crudo", gran piatto di carpacci e tartare di pesce del giorno e crostacei. Un piatto molto particolare perché non è né monotono né monotòno, e presenta elementi originali come la tartare con avocado o mango, condita alla mediterranea, sempre molto accattivante sia a livello di gusto sia di presentazione. Tra gli elementi distintivi di Salerosa, inoltre, c'è anche il racconto dei piatti: non è mai facile accontentare i clienti, si cerca di far capire cosa stanno scegliendo.

La cantina: focus su rosati, biologici e biodinamici

La selezione di Salerosa Bistrò non contempla vini famosi o altisonanti. È una carta contenuta e studiata con dieci etichette di vini bianchi, sei rosati, quattro rossi e tre prosecchi, bottiglie dal costo compreso fra i 22 e i 32 euro. In evidenza piccole cantine non solo toscane, ma anche campane e piemontesi, con un'attenzione particolare a vini biologici e biodinamici. Orgoglio della casa è la carta dei rosati: “Tre anni fa, quando abbiamo aperto – rivela Lorena Troili, patronne di Salerosa Bistrò - abbiamo lanciato questa tendenza ed è andata benissimo: siamo riusciti a far bene il rosato anche a uomini che non volevano saperne”.

Lo staff: questione di famiglia, in cucina come in sala


Salerosa Bistrò racconta la storia, la passione e la ricerca della famiglia Cherici / Troili. Maturato al fianco di Raffaele Ceruso, il 25enne Lapo Cherici ha preso in mano le redini della cucina specializzandosi in cucina espressa di mare, tra piatti di crudo che sembrano tavolozze e fondue oriental. Assieme a lui c'è il fratello maggiore Tommaso, mentre in sala assieme a mamma Lorena Troili c'è la sorella Ginevra Cherici.

Il delivery fai-da-te di Salerosa Bistrò

I tempi sono quelli che sono, la quarta ondata della pandemia ha svuotato le sale dei ristoranti e anche a Salerosa Bistrò ci si è industriati per garantire il migliore e più accurato servizio possibile. Nulla è lasciato al caso: l'obiettivo è far arrivare il cibo alla giusta temperatura e con il giusto aspetto. Il crudo viene collocato già porzionato nell'abbattitore e si inizia a lavorare appena scongelato, per farlo arrivare al cliente a temperatura ambiente. Anche il delivery dei piatti caldi è stato testato e una delle soddisfazioni più grandi è stata recapitare uno Spaghetto cacio e pepe in condizioni perfette. Per i contenitori, si bada più al lato pratico che a quello estetico: i più efficaci restano quelli in alluminio.

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