Città che vai, cucina che trovi. E l'Italia, si sa, a tavola non ti delude proprio mai. In qualunque regione tu vada c'è qualche specialità che ti rimane nel cuore. Se poi le prelibatezze di due territori diversi si fondono insieme ne esce un matrimonio a cui tutti vorrebbero prendere parte. Come le nozze tra la cucina salentina e quella emiliano-romagnola, qui in terra d'Otranto piuttosto rare, ma in quei pochi locali che le celebrano fanno davvero faville! Oggi te ne indico 3 che forse non conosci, ma che dovresti assolutamente provare...
Vado in Romagna un mese sì e l'altro pure, però sono dovuta tornare a Lecce per conoscere queste specialità originarie della zona di Forlì, delle specie di tortelli ripieni di squacquerone. A quanto pare il loro nome italiano è bartolacci, ma in dialetto romagnolo sono conosciuti anche come bartlaz. Finora li ho trovati solo all'Enoteca Tenute Al Bano Carrisi, dove li fanno alla piastra oppure fritti. Assaggiali e mi ringrazierai...
Un altro posto che fa tortelli, anche se in versione emiliana, è il Personè, nel centro storico di Lecce. Sono ripieni di spinaci e ricotta, conditi con crema di zucca. Ogni volta che passo da Parma torta fritta, prosciutto crudo e tortelli alle erbe sono i tre must, ma per fortuna quando avrò voglia di rinfrescarmi la memoria (e il palato) non dovrò necessariamente sorbirmi 9 ore di treno!
E chi è che non conosce la piadina, vanto di tutta l'Italia e punta di diamante romagnola? Piadina Salentina non solo ha unito la tipicità della piada alle materie prime made in Salento (prime su tutte le immancabili paparine) ma ci ha aperto un mondo portando a Lecce il crescione, simile ad un calzone sottile, che a differenza della piadina richiede un tempo di preparazione più lungo e viene sigillato prima dii essere cotto. Che ti devo dire, se non vai di fretta ne vale davvero la pena!
Foto copertina di da Flickr CC di Comune di Reggio nell'Emilia
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