Storicità vuol dire conservare gelosamente le tradizioni di un luogo e tramandarle di generazione in generazione affinchè se ne possa mantenere il ricordo e comprendere il presente, ma avere un'attività di ristorazione vuol dire anche saper andare incontro alle esigenze di una clientela che si evolve, sempre più esigente, che va a mangiare fuori per mangiare in modo diverso da come mangia a casa propria e che cerca quel quid in più, quel fattore esperienziale che la motivi a tornare in un posto.

Ed ecco che Caffè Dogali è una delle attività storiche fiorentine che è riuscita intelligentemente a raccontare la storia di una famiglia e della zona in cui è nata, a proporre ricette toscane apprezzate dai fiorentini, da sempre particolarmente orgogliosi della loro tradizione culinaria, e, al contempo, piatti resi accattivanti da un particolare accostamento di ingredienti o dalla presentazione. 

Locale di quartiere, appartenuto fin dal 1904 sempre alla stessa famiglia, è situato nella zona dello stadio ed è sempre stato frequentato per lo più da fiorentini, complice anche la vicinanza allo Stadio e al Mandela Forum, in passato soprattutto per le sue schiacciate ripiene e per il suo aperitivo, ora per le proposte toscane del pranzo e per quelle più ricercate della cena.
Oggi, alla guida di Alessandro Pampaloni, è rimasto verace nell'ambiente e nell'accoglienza, ma a cena sa riservare grandi sorprese, sia dal punto di vista del gusto che della presentazione.
Ecco il racconto dell'esperienza fatta qualche sera fa, in una vera e propria escalation di piatti di terra e di mare che ha saputo conquistarmi.

Quando cerchi un ristorante in zona Campo di Marte dove mangiare bene e sentirti a tuo agio, Dogali è senz'altro la scelta più azzeccata. Il menu prevede piatti di terra e di mare, ma anche piatti unici come hamburger con ingredienti di stagione, preparati da Kausitis Imre e Anna Maria Rubini.

Se ami i classici, puoi cominciare da un tagliere toscano o da un piatto di coccoli, perfetti per essere condivisi, e proseguire con gli Spaghetti alla chitarra alla Carbonara, cotti alla perfezione, cremosi e serviti con il guanciale croccante in cima, che crea il giusto bilanciamento di consistenze.

Per un cicciaio, d'obbligo è la Tagliata di manzo con funghi porcini: la carne si scioglie in bocca mentre il sale grosso fa il resto.
L'abbinamento perfetto a questi piatti è Bolgheri DOC Sassi Sparsi Bolgheri 2017 Rocca delle Macie.
Ma quello che non ti aspetti da un ristorante come il Dogali, sono i piatti di pesce, forse quelli che hanno saputo stupirmi maggiormente.

Puoi cominciare da un Polpo in guazzetto su crostone, tenero e saporito (impossibile non fare la scarpetta!).

Le Barchette di tonno scottato, con lamelle di mandorle e cavolo viola, su crema di piselli alla menta, sono state la vera rivelazione della cena, nella loro freschezza e nel loro perfetto equilibrio di sapori.

Se vuoi passare ai secondi, senza fermarti ai primi, spicca il Filetto di pesce spada scottato, servito con briciole di tortillas e accompagnato da un'insalatina di arancia e finocchio, tagliati a cubetti, a dir poco deliziosa.
Se vuoi rimanere sui vini toscani, per il pesce un ottimo abbinamento è il Toscana Bianco IGT Sereno e Nuvole 2017 Fattoria Dianella.

Altra bella sorpresa sono i dolci. Anche qui puoi optare per classici classici come la Pera cotta su riduzione di vino su crema di mascarpone e il Tiramisù, servito in un grazioso bicchierino con il suo coperchio.

E, se vuoi ancora peccare, Cheesecake, servita con salsa all'arancia e pinoli, salsa al cioccolato e salsa ai frutti rossi, da versare con lussuria sulla torta cremosa, o Torta di carote gluten free, con grano saraceno, servita con crema al mascarpone. 
E per sgranchirti le gambe, dopo una cena luculliana, un caffè e un amaro al banco dopo cena, mentre si attende il conto, magari scambiando qualche battuta con il padrone di casa, Alessandro.

(Foto di Matteo Rovella)

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