Signori e signori, è qui la pizza. Chirimoya a Genzano non è un semplice locale, ma un tuffo nel passato dal sapore vintage. Quasi mezzo secolo di storia e centinaia di storie da raccontare. Fra tante, quella di Ernesto Amicucci, proprietario e one man show di un locale che rappresenta un unicum a livello mondiale. La Pizzeria infatti è piena zeppa di collezioni e oggetti di qualsiasi genere: quando si entra, si rimane senza parole. 

Un paese delle meraviglie a due passi da Roma

Si va per bere e mangiare, ma Pizzeria Chirimoya è a tutti gli effetti un museo di storia recente. Qui si possono trovare pezzi unici e ammennicoli di varia natura che ti riportano indietro con il tempo. Molti appartengono ad Ernesto, tanti sono stati lasciati dagli avventori della pizzeria che hanno deciso di immortalare per sempre la loro presenza lasciando un segno tangibile del loro passaggio. Passeggiando per il locale, ci si può imbattere nel telefono analogico o in oggetti che hanno anticipato, in un certo senso, il progresso tecnologico.


Passato e presente si fondono in questo spazio, che diventa per il nostro cervello una sorta di iperuranio di persone e ricordi. Ogni centimetro merita di essere analizzato e introiettato, nel tentativo di ripercorrere quello che siamo stati e quello che vogliamo diventare. Difficile, se non impossibile, trovare un locale "pieno" come Chirimoya. L'ideale è mangiarsi una bella pizza e poi girovagare a spasso per le sale di questo luogo dell'anima capace di affascinare e ammaliare grandi e piccini. 


Il bello di questa pizzeria-museo è che i clienti partecipano. Le varie collezioni presenti nel locale vengono impreziosite dai clienti che donano una tazzina, una bustina di zucchero o un souvenir. Il pezzo forte del locale sono le tazzine da caffè: all'interno, se ne possono trovare più di 2 mila. 

La pizza di Ernesto Amicucci: patrimonio dell'umanità

Se il contorno è succulento, il piatto forte del locale lo è ancora di più. La pizza di Ernersto Amicucci è una summa di esperienza, competenza e passione. Un equilibrio perfetto di gusto e valori nutrizionali, un prodotto distante anni luce da quelli raffinati e proposti in scala industriale. Un pasto completo e naturale che al posto della lievitazione sfrutta il più naturale processo di fermentazione. 

Naturalmente non è stato facile, per Ernesto, rinnovare la reputation di un prodotto che è sempre stato vissuto in un certo modo. La pizza è must e le variazioni sul tema sono sempre difficili da imporre e far "digerire". L'idea di un qualcosa di diverso nacque trent'anni fa, quando Ernesto faceva la pinsa, che adesso va di moda ma che fino a qualche decennio fa era una sorta di meteora nel panorama culinario laziale. A quei tempi inoltre, Ernesto lavorava già sulle farine integrali e sulle birre artigianali. Insomma, Ernesto a quei tempi era un ristoratore venuto dal futuro che proponeva prodotti avanguardistici in rottura con l'immaginario collettivo del tempo.


Fino a qualche anno fa, Ernesto dava la possibilità di scegliere fra impasto tradizionale della pizza e il suo impasto: quasi tutti, naturalmente, preferivano optare per l'impasto tradizionale anziché fare il "salto nel buio" di un impasto che non conoscevano. Da qui la scelta di "togliere" l'impasto tradizionale e di proporre solo il suo, home made. Col passare dei giorni, le persone hanno imparato ada apprezzare la nuova fragranza e ora l'impasto di Ernesto è diventato un must a Genzano e non solo. C'è chi parte da Roma o dai paesi limitrofi per andarsi a gustare la pizza di Ernesto in un ambiente informale e rilassante.

Un impasto è per sempre: la fantasia di Ernesto al potere

Ernesto ha una passione per la chimica e la composizione degli alimenti, ha studiato e insegnato la cucina macrobiotica e considera la pizza un pasto completo. Per questo motivo, il suo impasto della pizza o del pane è un intrigante miscuglio di ingredienti che non ha eguali. 

Tre esempi di impasto per la pizza:

Farine: mandorle, mais, riso, soia, semi di papavero, grano arso;
Ingredienti: carote, lupini, avocado, cherimoya, olio di semi di girasole, sale marino, acqua microfiltrata, fermentazione lunga.

Farine: grano arso, soia, riso, semi di papavero, farina di cocco, mais;
Ingredienti: avocado, mirtillo, mandorle, olio vegetale di cocco, fichi d’ India, sale marino, olio di semi di girasole, acqua microfiltrata, fermentazione lunga.

Farine: soia, riso, mandorle
Ingredienti: Kefir, zenzero, cardamomo, succo arancia, latte di fieno, latte di capra, zucca, carote, olio di girasole, mais, lino, cocco, riso, sale marino, acqua microfiltrata, fermentazione dormiente.


Un altro plus della pizza di Ernesto è la digeribilità: molti anziani o persone che hanno solitamente problemi di digestione vanno alla Chirimoya per mangiarsi una pizza buona, che fa bene e che non ti rimane sullo stomaco. Merito della scelta di utilizzare farine non raffinate, che il nostro corpo considera come sostanze estranee. Spesso sono farine sbiancate con ammoniaca e trattate in modo chimico ed Ernesto, consapevole di questi processi di lavorazione, è distante anni luce da questa tipologia di prodotti.

Non solo pizza: anche la bruschetta è tanta roba


Pizza o pane non fa differenza: Ernesto lavora allo stesso modo anche sul pane e propone una serie di bruschette da mille e una notte. Una tira l'altra, impossibile fermarsi. Affascinante la Ultimo Tango a Parigi (mozzarella, salsiccia e salame piccante), eroica la Grande Abbuffata (cacio, pepe e prosciutto cotto), intrigante la Delicata (mozzarella, broccoletti, salsiccia e pecorino). Anche sui fritti, Pizzeria Chirimoya non si fa parlare dietro: olive ascolane, supplì, crocchette di pollo, chips e anelli di cipolla sono da paura! 

Pizzeria Chirimoya - Genzano
Indirizzo: Via Fratelli Colabona, 70 - Genzano di Roma (RM)
Telefono: 069390592


(fonte immagini: Pagina Facebook Chirimoya) 

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