Via Inferiore è una stradina raccolta che cammina alle spalle di Piazza dei Signori. Ha tutto il sapore di una Treviso che non ha mai perso il suo smalto, elegante come un salotto, ma autentica e verace quanto può esserlo la cucina locale. È qui che si trova Osteria Ostile Urbana, con una gestione che in un anno ha conquistato anche i trevigiani più esigenti grazie a una proposta territoriale focalizzata sulla carne e a un'accoglienza familiare.

Ostile è una creatura di Paola De Biasi, imprenditrice trevigiana della famiglia De Checchi, che in questo progetto ha realizzato il suo sogno di ristorazione. Impegnata nella conduzione dei suoi numerosi locali dentro e fuori mura, ha affidato la gestione dell'osteria a Derik Carnielli e alla Chef Ilaria Moro. Ottima intuizione, perché i due giovani talentuosi e appassionati stanno facendo un gran lavoro.


Gli estimatori della carne che ancora non lo sanno, saranno lieti di scoprire che in città questo è decisamente uno dei pochi posti, se non il solo per varietà di tagli, che consiglierei per una sana scorpacciata. Qui puoi assaggiare diaframma, cuberoll ribeye, greater omaha e black angus. Il menù arriva a tavola insieme a una lista di piatti fuori menù scritta a mano e non ti fa mancare anche la scelta di qualche piatto di pesce e di validissime proposte vegetariane.
 
Sebbene quando mi trovi davanti alla lista degli antipasti il mio occhio cada sempre nei taglieri di salumi e formaggi, specialmente quando promettono d’essere esotiche scoperte felicemente accompagnate da chutney e confetture, questa volta ho assaggiato la tartare di bisonte. Servita con nocciole tostate e mosto d’uva cotto, è un fuori menù che invita decisamente a cogliere l’attimo. Non avevo mai provato il bisonte e devo dire che ha un sapore sorprendentemente delicato. Interessante il contrasto tra la carne tenera, che si scioglie in bocca, e le nocciole che scricchiolano vivacemente fra un morso e l’altro.


Ora vi spiego un piatto che potrei rimangiare cento volte senza mai stancarmi. I bigoli al ragù di cortile sono un bel tributo a Treviso e alle sue tradizioni gastronomiche, nonché una pasta che dà piena soddisfazione. Carnosa, ricca, affondata in una crema di Berghen Blue che ben si alterna alle cipolle fritte che la chef  fa piovere nel piatto.

Piccola digressione. Ilaria e Derik dedicano molto tempo alla selezione di salumi e formaggi, che condividono con i clienti come una raccolta di rarità da raccontare. Il Blu Gins di La Casearia Carpenedo, ad esempio, è un formaggio erborinato realizzato con il prestigioso gin di Roberto Marton. Da Ostile la scelta dei produttori, infatti, sta alla base della costruzione di un menù che omaggia autenticità e stagionalità, prediligendo realtà mosse da soldi principi di produzione, con un sano rispetto per l’ambiente.


Rimanendo in tema di primi, i ravioli di faraona e spugnole con crema allo zafferano hanno un piglio più delicato. Sono quel genere di piatto che ti fa sentire a casa ovunque tu sia, con una spolverata di tartufo (da chiedere a parte) diventano un lusso irrinunciabile.


Nella sua semplicità, uno dei piatti che mi ha colpita di più è la tagliata di cuberoll ribeye, accompagnata da salsa olandese, senape in grani e maionese agli agrumi (quest’ultima decisamente divina) e sempre servita con un contorno di stagione, in questo caso Radicchio di Treviso Igp. Per quanto le salse siano una chiccheria, è ottima anche gustata in purezza, con una spolverata di sale Maldon.


La lista dolci è una certezza, alcuni arrivano dal laboratorio di Paola Le Veneziane, che si trova in viale Monfenera, mentre altri li prepara direttamente Ilaria, come la magica panna cotta servita con caramello salto.


Una riflessione del tutto personale, per me oggi doverosa. I prezzi dei piatti di Osteria Ostile, nonostante le scelte ricercate, continuano ad avere un piglio democratico. Il rapporto qualità/quantità/prezzo invita a tornare. Sono una fan della ricercatezza, ma amo la concretezza e se devo consigliare un ristorante, portarci qualcuno o tornarci spesso, le caratteristiche che cerco sono: un clima di serena accoglienza, un menù accessibile che mi sorprenda sempre con qualcosa di inedito, consapevolezza nella proposta dei piatti, quindi anche rispetto della stagionalità.

Qui c’è tutto. Non ho detto nulla dei vini, ma niente paura, ci pensa Derik a guidarvi nella scelta!

Ostile Osteria Urbana
Via Inferiore, 33 - Treviso
Telefono: 3931724310
 

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