Quando con i miei amici si parla di andare a farsi la giornata al mare la scelta è sempre e solo una: Le Tegnùe. È innegabile il successone che negli ultimi anni ha fatto questo stabilimento, tra paesaggi naturali, festoni con dj set, tornei di beach volley e drink da paura. Se lo conosci, sicuramente ti sarai chiesto come avrà fatto a diventare così popolare, ce l’ha raccontato il simpaticissimo Gabriele Tiozzo uno dei soci fondatori assieme a Valeria, Andrea e Luca. Stiamo parlando di una vera leggenda in zona, ed è amato da veramente tutti (e non solo per i favolosi gin tonic che prepara).

Come sei partito a fare questo lavoro?


Gabriele: Beh, ti direi che è stato fondamentale il mio ambiente familiare: il papà in particolare mi ha dato lo spazio e la possibilità a livello psicologico, è sempre stato dalla mia parte e, una volta che hai il giusto sostegno, puoi sviluppare un progetto importante come quello di una spiaggia. Nel 1975 sono partiti mio padre assieme al fratello, mio zio, iniziando a creare un campeggio, la terra era quella di mio nonno che usava per fare orti ma lui aveva tutto tranne che il pollice verde. Qualche anno dopo mi è stato proposto di gestire questo campeggio ed ho rifiutato: quello che io amo è stare al contatto con il pubblico, coi miei clienti, scherzarci, bermi una roba e vederli felici, non sono fatto per stare in un ufficio. Infine eccoci qua, non ti nascondo che ci è voluto veramente molto tempo, anche perché la zona è vincolata dal punto di vista ambientale e inizialmente non avevo gli strumenti per far crescere il progetto, ma col tempo la situazione si è evoluta.

Cosa ami di questo lavoro?

Gabriele: Come ti anticipavo amo il contatto con le persone: un bar in città funziona ma ha sempre la stessa clientela, un chiosco sulla spiaggia in stagione estiva è un continuo cambio di clienti, vedi gente nuova e ne conosci altrettanta poi, raccogliendo critiche, consigli e anche grazie al passaparola, siamo diventati ciò che siamo.

Quali sono i clienti che frequentano di solito?


Gabriele: Il cliente tipico è il veneto ovviamente, quello che stupisce è però la presenza di gente da tutte le province: padovani, vicentini, rovigotti, veronesi e anche i trevigiani nonostante ci sia Jesolo. Credo che uno dei fattori che oggi come oggi abbia potato più gente riguarda proprio le spiagge di Jesolo: mi sembrano “blindate” dagli hotel, molto spesso devi accedere a una struttura per farti una giornata al mare, Sottomarina invece è più balneare.

Aggiungici anche che qua hai anche il posto auto assicurato e il bollettino con prenotazione online e il gioco è fatto.

Sottomarina è una zona piena di stabilimenti balneari ma comunque avete saputo tagliarvi nel tempo una fetta di clienti enorme che preferisce il vostro agli altri, come avete fatto?


Gabriele: Inizialmente eravamo collocati in un target più per adulti, solo dopo abbiamo cercato la fascia giovanile. I tosi che passano a trovarci lo trovano più un luogo di villeggiatura che un semplice stabilimento: sarà per la duna naturale, l’azzurro del mare, o per il fatto che qui mancano i palazzoni del centro, fatto sta che cerchiamo di dare delle vibes che ricordano qualche zona della Spagna o della Grecia, e forse piace. Ovviamente poi il passaparola ha fatto il resto e quando una cosa piace si sparge la voce.

Cosa vi discosta da un altro bar/disco bar?


Gabriele: Sono molto in accordo con la definizione di disco bar, perché è effettivamente questo, noi in primis abbiamo gli spazi che ce lo concedono. Poi l’ occhio vuole la sua parte, quindi la prima impressione è fondamentale. Rispetto agli altri portiamo dj importanti e ti offriamo anche il tavolo dove sederti. Questo beach bar o disco bar, lo scegli per un contesto festoso in cui puoi farti l’aperitivo fatto bene, cosa che ha sempre fatto impazzire me e i clienti.

Hai intenzione di creare eventi particolari in futuro? Cosa c’è in cantiere?

Gabriele: In futuro sicuramente pensiamo a un ridimensionamento del chiosco a mare: voglio creare qualcosa anche per il sabato e non solo per la domenica. Vorrei anche sviluppare un privé apposito per quel giorno, una sorta di rivisitazione del chiringuito. Sto già pensando a un nuovo arredo, un nuovo banco cocktail, nuovo chioschetto gelati e una nuova postazione per i dj. Abbiamo notato che durante il Morbido, che è un nostro classicone del sabato, le 500 persone che partecipano sembrano in realtà 5000 e per questo c’è l’idea di ampliare anche la zona bagni con le docce. Finirei con dei piccoli miglioramenti per la zona beach spostando e rinnovando i gazebo e mettendoci su una sorta di lounge apposito, così il cliente arriva sul suo posto riservato e può godersi la giornata al meglio.

Le Tegnùe
Via Agostino Barbarigo, 147 - Chioggia (VE)
Tel. 3409364665

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