Siamo entrati in un locale che può definirsi tradizionalista ma a cui piace un sacco osare. 

Facendo un piccolo passo indietro, il concept Urban nasce nel 2016 con la cucina a peso servita durante la pausa pranzo. Il Covid ha tuttavia spezzato tutti i loro piani ma, nei quattro anni di attività precedenti si sono specializzati in molte varietà di cucina da servire durante i loro “business lunch”: la più gettonata, nel tempo, è sempre stata la giornata dedicata all'assassina a pranzo: ricordano ancora con un sorriso la fila che si creava quel giorno.

Di qui la scelta di farne il proprio business, il core del marchio Urban. Si è quindi passati dall’Assassina Day, all’Urban Assassineria. Un balzo importante che ha trovato sotto di sé un’ottima base su cui fiorire abbondantemente. 

Il primato di Assassineria barese ha portato i suoi “piccanti frutti”, un all-in ben studiato. 

Cosa ci si aspetta da Urban?

Il mood con cui si dovrebbe entrare in questo locale è tutto fuorché il “mordi e fuggi”: niente pensieri da fast food o da serata da far trascorrere in fretta. Ad avvalorare questo sentimento ci sono le ampie sedute di numerosi tavoli disposti ben distanziati tra tutti. Per intenderci, dimentica totalmente quei locali dove sei così attaccato all’altro tavolo da poter toccarsi a vicenda i gomiti. No, qui addirittura c’è un divano per la tavolata più numerosa (e personalmente, è il nostro angolo preferito). L’ampliamento del locale ha permesso l’aggiunta di numerosi coperti ma, per poter cenare qui, ti consigliamo di prenotare con almeno una/due settimane di anticipo. Si gustano i piatti serviti, si chiacchiera, si commenta e si esprime il proprio feedback: l'essere "urban" significa essere anche a contatto con il proprio pubblico, mettendoci la faccia. 



Chi li ha visti crescere e supportare le realtà locali contro lo spreco del cibo potrebbe pensare che l’animo “zero waste” si sia perso con il tempo. No, non è (piacevolmente) così: la fitta rete tra loro e Avanzi Popolo e realtà locali che dedicano attivamente il loro operato, è ancora ben salda. 

Il nome è inglese ma il cuore è pugliese

Il rapporto con il territorio lo troviamo anche, e soprattutto, nel menù (più precisamente nella sezione dedicata al beverage): qui il vino è gelosamente selezionato tra le eccellenze pugliesi e non solo. 

L'essere eccellenti in cucina, nel grandissimo mondo della ristorazione, non è sempre un valore aggiunto. Nel mare magnum di locali e realtà ricettive servire un buon piatto sulla tavola è, a volte, facile da trovare. Ciò che è raro e che spesso fa la differenza in maniera significativa è il rapporto tra gli imprenditori e la squadra che popola tutti i giorni il locale. Qui, ad Urban, non c'è una distinzione netta tra imprenditore e chi lavora duro tutti i giorni: ecco Celso in cucina e Michele in sala, padri dell'Urban e tutt'ora con le mani in pasta, in prima fila nel locale. 

Da loro si ramificano due figure importantissime, che loro stessi hanno il piacere di citare. Simona Armenise, che più che un braccio destro è il “prolungamento” del braccio di Celso. La sua carriera è iniziata ad Urban da piccolissima e, con tenacia e determinazione, continua ad essere in prima linea dietro i fornelli della prima assassineria di Bari. Lo studio, la fatica e l'enorme voglia imparare, umilmente e con caparbietà, hanno dato i loro frutti. A lei, simbolicamente, sono state affidate le chiavi della cucina. Per Michele c’è Vito Contini, che ha iniziato il suo percorso durante l’inverno scorso: è il suo alter ego in sala, e lavorano spalla spalla. 

Supportati da una squadra efficiente e ben collaudata, Celso e Michele ci hanno sempre messo la faccia, in qualsiasi momento e situazione. Il loro impegno non è rivolto solamente ai clienti, ma anche ai loro dipendenti: durante le festività ci si riposa e nel mondo della ristorazione questa è veramente una mosca bianca. “Meglio uno staff a riposo e felice durante le festività, che restare aperti. Per noi è più importante questo. Abbiamo l’animo barese, no?”. 

Tutto fantastico, ma cosa si mangia? 

Per chi è arrivato fin qui nella lettura, sappiamo che molto spesso la descrizione del menù del locale è uno dei paragrafi più amati. Secondo quanto consigliato da loro è meglio non concedersi troppi antipasti e lasciare il giusto spazio ad un succulento piatto di spaghetti all’assassina (tradizionale oppure come vedrai tra poco). 

Celso, in prima persona, ha intrapreso esperienze lavorative all’estero, portando con sé un grande bagaglio di ricette e visioni internazionali. Da qui la voglia di fondere la Puglia con elementi di altre cucine. Una deliziosa selezione del meglio di entrambi. 



Andiamo ad elencare, in ordine, i loro antipasti. Proprio come avevamo anticipato, potrai trovare dei tacos come: il Mortazza (con gustosa mousse di mortadella e fonduta di provolone), Capocollo (stracciatella, pesto di pomodoro secco e capocollo croccante), Cacio e pepe (Cacio, pepe e gel di limone), vegetariano (con humus di ceci, salsa allo yogurt, coulis di pomodoro), Tonno (tonno, burrata affumicata, salsa al basilico e coulis di pomodoro) e al salmone (Salmone, formaggio fresco, salsa teriyaki, erba cipollina). 

Per gli amanti delle terminologie e delle identità orientali, c’è il bao (sempre all’interno degli antipasti). Se Bari fosse ad est, assaggeresti il loro bao con bombetta e provolone, oppure al calzone di cipolla o con Pulled Brasciola e fonduta di canestrato. Anche qui c’è la versione vegetariana con rape stracciatella e pomodoro secco. Per gli amanti del pesce abbiamo il bar con cozza ripiena ed un altro seppia fritta e maionese al lime. 



Andiamo subito al sodo, all’assassina, presente in otto sfiziosissime versioni. 

Si parte con la scelta della pasta: vermicelli rigorosamente numero 8 (disponibile anche in versione gluten free). La ricetta Urban vuole che, per realizzare quella al pomodoro, si utilizzi concentrato di pomodoro, aglio, peperoncino. Dalla classica si sviluppa la “assassina 2.0” con l’aggiunta di stracciatella. Si evolve in “assassina San Juannidde” con l’aggiunta di pomodorino, capperi e pesto di acciughe. Se invece sei team fish, l’assassina per te diventa una Full house (con base assassina, burratina affumicata, tartare di tonno). 

La variante principale, dove avviene la seconda ramificazione, è quella alle rape: qui si va a sostituire il concentrato di pomodoro con la crema di rape: stessa pasta e si va di aglio e peperoncino. La versione 2.0 aggiunge, alla precedente, crumble di tarallo alle rape e colatura di alici. Le varianti Cacio e pepe (con salsiccia sbriciolata e salsa cacio e pepe) e la Cantabria (stracciatella e alici del cantabrico) ti faranno venire seriamente un sacco di fame. 



Urban Assassineria Urbana - Via Nicolai 10 - Bari. T: 0806458469
https://www.urban.bio/

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