Non ci sono solo i soliti bàcari a Venezia. Di sicuro la scelta è ampia, ma chi cerca qualcosa di diverso, un locale che rappresenti allo stesso tempo il meglio della tradizione veneziana, incluso il suo spirito informale e conviviale, ma anche una misurata attenzione per il dettaglio, da Bacaromi, all’interno di Hilton Molino Stucky, troverà una destinazione perfetta.

Amore per la tradizione, per gli ingredienti e le ricette di una volta significa rispetto e conoscenza del patrimonio storico gastronomico del nostro territorio. Riuscire a riportare ad oggi i sapori di un tempo, con un tocco aggiuntivo di elegante competenza, è un’operazione che nelle abilissime mani di Chef Ivan Catenacci avviene con una naturalezza che ripercorre i racconti delle nonne della Giudecca con poesia contemporanea.

Guardare al passato per trovare il bàcaro del futuro

Il design è contemporaneo, ma l’ispirazione è proprio quella di un bàcaro veneziano che abbia “sciacquato i panni in Canale della Giudecca”. Tutto è al posto giusto, dagli arredi alle bottiglie che fanno da scenografia complementare ai rustici tavoli in legno, ma si respira l’aria della storia, e il profumo della venezianità. Tavoli e sedie sono disegnati da Paolo Lucchetta, mentre il bancone è stato ricavato da un frammento di un vecchio ponte veneziano. I pilastri in ghisa della struttura originaria del Molino Stucky sono stati lasciati a vista e si sposano benissimo con le lampade che si rifanno al design delle antiche lampade artigianali di Venezia. L'atmosfera accogliente che si percepisce non appena varcata la soglia rimarrà una sensazione indimenticabile.

Le nonne della Giudecca consigliano

Le nonne la sanno lunga, figuriamoci quelle della Giudecca. Ecco allora che un’intera pagina del menù è riservata a un omaggio ai piatti veneziani più genuini e casalinghi, riproposti agli avventori di oggi con un tocco di amorevole perfezionamento. Il cavallo di battaglia è il “Risoto mantecà ae secole”, praticamente impossibile da trovare altrove in città, ma un clamoroso e costante successo lo riscuote “El sesto de frittura de peste misto co verdure e patate crocanti”, per non parlare del grande classico “Fegato aea venexiana” e dei “Bigoi in salsa de anara”.

La qualità, dal cicchetto alla sbrisolona

Indubbiamente, la qualità delle eccellenze del territorio e la tradizione veneziana si ritrovano in ogni piatto del menù di Bacaromi. La gustosa selezione di cicchetti proposta da Chef Catenacci o la varietà di salumi e formaggi nostrani sono il modo migliore per cominciare l’esperienza in questo bàcaro contemporaneo, ma il viaggio prosegue con soddisfazione tra piatti di pesce e di carne che permettono alla semplicità delle antiche ricette di conservare sentori d’altri tempi, con un tocco contemporaneo per il giusto equilibrio dei sapori. Inoltre, per evocare ancor di più la “maniera di una volta”, tutti i vini provengono dalla zona del Triveneto e vengono imbottigliati direttamente dalla damigiana. Imperdibile il signature dish “Pasta e fasioi”.

Il tavolo dello Chef

Non solo la terrazza sul Canale della Giudecca ha una vista invidiabile. Tra Bacaromi e Aromi (il fine restaurant di Hilton Molino Stucky) c’è un tavolo prenotabile per vivere un'esperienza gastronomica su misura proprio davanti alla cucina a vista. La sala è arricchita da due opere in legno e ceramica dell’artista Shirley Vallevue. Mentre il tavolo è sormontato da un lampadario in ferro e vetro il cui disegno è legato al tema dell’alimentazione.

Venezia, sempre

La terrazza panoramica, aperta durante i mesi estivi, si affaccia su Venezia e il Canale della Giudecca e offre viste mozzafiato per una cena tipica veneziana sotto le stelle. Ed è questa una cornice altrettanto invitante rispetto alle atmosfere di ispirazione tradizionale di Bacaromi e un valore aggiunto per un bàcaro contemporaneo che ha, semplicemente, come ingrediente principale, l’amore per Venezia.

  • RECENSIONE
IN QUESTO ARTICOLO
  • Bacaromi

    Isola Giudecca 810, Venezia (VE)

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