In un’epoca in cui i social media dettano le regole della comunicazione, catturare l’attenzione del pubblico è un’arte che richiede precisione, storytelling e tecnologie all’avanguardia. Magistro Creativi & Associati, punto di riferimento nel settore della comunicazione in Puglia e non solo, ha fatto di questa sfida il suo mestiere. L’agenzia non si limita a creare contenuti visivi di alta qualità, ma trasforma ogni progetto in un’esperienza, adattandosi ai trend del momento e alle esigenze uniche di ogni brand.

Dai reel per locali emergenti come Urban ai teaser innovativi per l’apertura di Gallomatto, il team di Magistro unisce creatività, empatia e progresso per valorizzare al massimo le location. Tra strategie digitali, tecniche avanzate come l'uso dei droni o dell'intelligenza artificiale, e l’abilità di raccontare storie in pochi secondi, il loro approccio rappresenta un mix perfetto tra arte e tecnica.

Allora come si creano contenuti che non solo attirano lo sguardo ma lasciano il segno nel potenziale cliente? Andrea e Maria, videomaker di punta dell’agenzia, ci portano dietro le quinte di questa macchina creativa, svelandoci i segreti per raccontare al meglio l’identità di un locale attraverso immagini e video.

Come si inseriscono la produzione di foto e video aziendali nella vostra visione complessiva del branding?

Maria: "Sicuramente dobbiamo tenere conto che c’è stato un grande cambiamento nel panorama odierno, perché il video ha superato le foto in termini di efficacia comunicativa. Se in passato dominavano le grafiche e le immagini statiche, oggi il video rappresenta il mezzo più immediato ed empatico per connettersi con lo spettatore."

Andrea: "E poi i social hanno cambiato le regole del gioco, abbassando drasticamente la soglia di attenzione. Ora bisogna condensare le informazioni nei primi istanti per catturare l’interesse del pubblico. Ogni piattaforma, però, richiede un approccio specifico: il formato verticale è d'obbligo su Instagram e TikTok, mentre l'orizzontale rimane efficace per Facebook e per gli spot pubblicitari tradizionali. Così noi adattiamo i contenuti in base alla destinazione: per esempio, nelle sponsorizzate, i messaggi devono essere diretti sin dall’inizio, mentre su Instagram si possono sfruttare i primi secondi per agganciare l'utente e poi sviluppare un minimo di storytelling. Poi tutto dipende dalle esigenze del cliente e dagli obiettivi della campagna."

Creatività, empatia e progresso. Come questi principi guidano il vostro lavoro nella produzione di contenuti visivi?

Maria: "La cosa più importante è trasmettere un valore. Ogni brand ha una propria identità e un modo di essere che deve essere comunicato efficacemente ai potenziali clienti o a chi si affaccia per la prima volta al marchio che curiamo. Ogni ulteriore strategia parte sempre da questa premessa! Emblematico è il progetto per il san Valentino di 'Mangia la Cultura', un progetto esclusivo della Confcommercio Bari-Bat che puntava a far riscoprire lʼimmenso patrimonio storico artistico e gastronomico del nostro territorio: si doveva mettere insieme l'evento, la cultura e i prodotti enogastronomici e noi abbiamo pensato questo cuore che racchiudesse un po' tutto in maniera efficace e graficamente accattivante."

Avete collaborato con marchi di rilievo, come Rossotono. Qual è la chiave per creare contenuti visivi che raccontino un brand in modo efficace?

Maria: "Per Rossotono lo spot pubblicitario con il jingle ha rappresentato un vero e proprio successo. Il progetto è nato da un brainstorming creativo e collettivo che ha curato davveri ogni dettaglio, dallo storytelling alla scelta dell'attrice, ed è stato accolto con grande entusiasmo da tanti nuovi clienti, oltre che da quelli vecchi che non bisognava deludere.
Abbiamo anche sviluppato animazioni grafiche per i loro social, e siamo già al lavoro sullo spot natalizio, che ovviamente non deluderà!"


Andrea: "A me viene in mente anche Urban, col quale abbiamo anche superato i confini nazionali! È stata una bella soddisfazione prendere il brand fin dai suoi esordi, durante il Covid, e creare totalmente da zero l'identità di una 'Assassineria Urbana', un concept che ha ottenuto un grande seguito e si vede guardando ora l’ottimo stato di salute del brand. Per Urban produciamo regolarmente video e reel per i social e, recentemente, documentari dedicati agli eventi dei loro locali. L’ultimo documentario, ambientato a Londra, è stato adattato sia per YouTube sia per i social, dimostrando come la prima impressione oggi passi quasi sempre dai social media”.

Così, quando progettate una campagna visiva, qual è il processo che seguite? Come vi assicurate che foto e video riflettano pienamente l’identità dei brand?

Andrea: “Il primo passo è sempre chiederci: come vuole farsi conoscere il brand stesso? Potremmo dire che ogni marchio ha un ‘tono di voce’ unico che va rispettato e valorizzato. Se il cliente è istituzionale, adottiamo un linguaggio più formale, mentre per un brand che punta sulla simpatia usiamo un approccio più leggero e creativo. È il target che ci guida: comprendere chi riceverà il messaggio è fondamentale per definire il mood della campagna.”

I video aziendali sono sempre più richiesti nel mondo digitale. Come bilanciate l’aspetto promozionale con quello narrativo per catturare l’attenzione del pubblico?

Maria: “Ogni video racconta una storia, anche se talvolta ci si scontra con il limite della durata. Un buon videomaker deve essere capace di condensare un racconto in trenta secondi, mantenendo intatto il messaggio. Quando si lavora su uno spot, invece, c’è più spazio per sviluppare la narrazione e mostrare la crescita del personaggio. Prima abbiamo parlato di Rossono, ora mi viene in mente quando abbiamo realizzato la loro camapagna a tema disney, per la quale abbiamo usato i personaggi di Toy Story, Cars e Nemo, storie già esistenti nella mente del pubblico, per raccontare una storia nuova, quella del brand.”


Andrea: “È quello che definisco la ‘gentile arte dello storytelling’. Le immagini suscitano emozioni, ma solo lo storytelling può fondere queste emozioni con i valori e l’identità di un brand. Un esempio è stato il lancio di Gallomatto a Bari: abbiamo creato reel teaser che giocavano con grafiche 3D e citazioni cinematografiche, sfruttando l’intelligenza artificiale per creare personaggi animati e accattivanti. Lo storytelling ci ha permesso di dare al brand una personalità forte e riconoscibile.”

Quali sono i principali strumenti e tecnologie che utilizzate per la produzione di foto e video di alta qualità? L’uso di tecnologie come il drone o la realtà aumentata sta diventando comune nella creazione di contenuti. Sono strumenti che utilizzate o prevedete di integrare?

Maria: “In realtà si possono creare contenuti di grande impatto anche con un semplice smartphone, a patto però di sapere come usarlo. Alla base c’è sempre la capacità di comunicare. Non è l’attrezzatura a fare la differenza, ma il messaggio che riesci a trasmettere. Per quanto riguarda le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale sta cambiando le regole del gioco. Ad esempio, Heygen permette di creare un avatar realistico che sostituisce il volto del cliente, ideale per chi non si sente a suo agio davanti alla telecamera. Anche strumenti come Adobe, che genera sottotitoli in automatico, rendono la produzione più veloce e accessibile.”


Andrea: “Per noi, il concetto di ‘tool kit’ include tanto le attrezzature fisiche quanto le soft skills. Lavoriamo con strumenti avanzati, sia per le riprese che per la post-produzione, ma anche con tecnologie AI che ci consentono di automatizzare parti del lavoro, come il voice-over sintetico. La chiave resta sempre il connubio tra immagini e testi: mostrare è spesso più immediato e d’impatto che spiegare, ed è su questo che puntiamo per rendere ogni contenuto unico.”

Negli ultimi anni, quali tendenze avete notato nella produzione di foto e video aziendali? C’è una particolare richiesta da parte dei clienti?

Maria: “Le tecnologie hanno fatto passi da gigante. Se parliamo di produzioni professionali, prima bastava un cellulare qualunque per fare un video, oggi invece ci sono standard più alti se vuoi fare la differenza: ad esempio, l’uso di luci LED è diventato fondamentale per migliorare la resa visiva, perché ovviamente l’occhio vuole la sua parte. Questo è stato possibile anche grazie ai social, che ora permettono di caricare file più complessi e ‘patinati’. Di conseguenza, il livello si è alzato, e oggi anche i creator più semplici puntano su una maggiore professionalità. Lo stesso vale per l’audio: senza microfoni professionali la qualità cambia radicalmente. Un’altra grande richiesta è quella dei content creator: ma non basta sceglierne uno a caso per promuovere un brand. Come agenzia, selezioniamo il creator giusto per ogni progetto, costruendo una lista di persone adatte a rappresentare al meglio un marchio. È come scegliere un capo d’abbigliamento: deve essere quello perfetto per il tuo stile!”


Andrea: “Una delle principali tendenze attuali è l’uso di contenuti UGC (User Generated Content). Ad esempio, collaboriamo con ragazzi come quelli di BariFoodPorn, che recensiscono locali. Sembra che siano loro a creare il video, ma in realtà è una strategia di marketing indiretta: il locale o l’azienda li coinvolge per promuovere un servizio o un’attività. Questo approccio si basa sul realismo: far percepire come autentica l’esperienza vissuta nel locale. Anche se, a volte, questa “realtà” è costruita ad arte, è un metodo molto efficace per connettersi con il pubblico e trasmettere autenticità.”

-Ci potete raccontare di un progetto particolarmente complesso o significativo che avete realizzato e che ha richiesto un grande lavoro di produzione visiva?

Maria: “Allora parliamo di Momi! Per Momi il nostro obiettivo era creare un brand fresco e giovanile. È stato un progetto complesso, che ha richiesto un enorme sforzo sia a livello grafico che nella creazione di contenuti. La collaborazione tra reparti è stata fondamentale: come videomaker, il nostro lavoro si inserisce in una strategia più ampia sviluppata dal reparto social e grafico. Ogni contenuto nasce da un lavoro di squadra: il reparto grafico e social definisce la strategia, noi traduciamo la loro creatività in video e immagini che appaiano professionali e coerenti con l’identità del brand. Questo tipo di sinergia è ciò che distingue il lavoro di un’agenzia pubblicitaria da quello di un singolo freelance.”



Magistro Creativi & Associati -  Via Vincenzo Bellini, 8 - Bari. T: 0809642317

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