È tra le novità più interessanti di una Taranto in cui si avverte fermento – non solo gastronomico – questo splendido ristorante sul suggestivo lungomare della città dei due mari.
Il Merak – nome vibrante dalle tante sfumature, che uniscono il Mediterraneo al cosmo – segna un punto di svolta, alza l’asticella della ristorazione con garbo e stile. E una cucina che fa innamorare.

Sarà l’eredità di Rodolfo Valentino, che in questo palazzo storico – accanto al monumentale Palazzo del Governo – ha vissuto, al primo piano, dove ora si trova la scenografica sala da cui si intravede la cucina, frutto di un’attenta ristrutturazione che al comfort unisce l’eleganza, all’atmosfera intima la luminosità.


L’ambiente perfetto per gustare un menu che parla la lingua del territorio e delle contaminazioni con passione ed essenzialità. È la lingua del giovane (ma dalla già lunga esperienza) chef Nico Gentile, che nei piatti porta la Puglia, il Mediterraneo, l’Oriente con tocco da fuoriclasse.
È estate, e il dehors in questa calda serata è così invitante che scegliamo di cenare all’esterno, con lo spirito di chi si ferma per un aperitivo al volo e poi si gusta l’intero menu a ritmo slow.
Tra le luci soffuse e il grande bancone bar che affianca l’ingresso, diamo il via al nostro percorso affidandoci allo chef. Salvo che per un finger che cattura il nostro interesse e chiediamo di assaggiare: non ci sbagliavamo, da solo vale il viaggio, come per ogni piatto che proveremo d’ora in avanti, a dire il vero.


Parliamo della Polpettina di pane raffermo cacio e pepe. Una delle preparazioni del Merak versione Wines & Cooking. Un’esplosione di gusto che ha l’incredibile capacità di confondere i sensi: un finger totalmente vegetariano che dà la sensazione di avere un ripieno di carne, dal gusto intenso e avvolgente, ricoperto da un sottile strato croccante e asciutto. Piccolo capolavoro.


Sembrerà una banalità, ma anche i grissini al rosmarino, benvenuto della casa, sono memorabili e danno bene l’idea di quale cena si stia per godere.
E infatti, accompagnati da uno champagne a tutto pasto (la carta vini conta oltre 400 etichette tra Puglia, Italia e mondo) siamo travolti dal gusto di amuse bouche, primi, secondi e dolci che ci conquistano definitivamente.

Per iniziare: 
Mini tacos con ceviche di ricciola e lime;
Chips di tapioca al peperoncino con tagliatina di seppia e maionese di carota;
Pettolina all’aglio nero con acciuga del Cantabrico.
In ogni assaggio elementi in contrasto e perfetto equilibrio: grinta e delicatezza, sapidità e dolcezza, profumi intensi e freschezza.

Passiamo quindi a uno dei signature dish della cucina, tributo alla “casa madre”: il Tayga Beach di Campomarino (che con il Merak condivide gestione e chef).

È il momento dell’Astice a mò del Tayga, anguria marinata alla menta, yuzu e panna acida.
Siamo di fronte a una dimostrazione tecnica pressoché perfetta e a una prova di gusto che è un trionfo di gioia e scoperta. La cottura dell’astice è da scriverci un manuale: a bassa temperatura, lasciando intatte consistenza e succulenza di un freschissimo crudo di mare; sposa l’anguria aromatizzata – e il melone Cantalupo - in un matrimonio che durerà in eterno. Come non averci pensato prima?

Proseguiamo con un Calamaro scottato e chorizo in diverse consistenze. Tocco di classe: una crema di mandorle a parte che trasforma un piatto impeccabile in una gioia.
Arriva il momento più atteso e temuto: quello del risotto. Piatto che ormai non manca mai neppure nelle cucine del Sud Italia ma che, va ammesso, è spesso deludente. Qui siamo di fronte alla compiutezza: cottura impeccabile, cremosità e un gusto che esalta alla grande la qualità della materia prima. 


Sicché, questo Risotto al gambero rosso, con gamberi crudi, crema di burrata, crema di prezzemolo e limone cotto in osmosi non potete perderlo per niente al mondo.

Per secondo, il piatto che unisce quanto di più goloso (la frittura) a quanto di più pulito e lineare: Orata in tempura, lattuga bruciata e salsa teriyaki. Stile e potenza.

Infine, un dolce che arriva dritto dalla cucina della nonna dello chef. Modificato, certo, ma la ricetta di base resta quella di casa e il legame affettivo quasi passa all’assaggio. La Crostatina al limone – con aggiunta di basilico, limone candito, lampone – è commovente. La frolla croccante, senza evidenti note di burro, l’elemento citrico predominante che pulisce il palato da qualunque grassezza, regalano la degna conclusione di una cena da ripetere.

Merak - Via principe Amedeo, 1 - Taranto.  T: .0996960513

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