30 anni di Big Ben a Jesolo: ce li racconta Vincenzo Sansalone

Pubblicato il 30 aprile 2025 alle 12:00

30 anni di Big Ben a Jesolo: ce li racconta Vincenzo Sansalone

Il Big Ben di Jesolo celebra quest'anno un grande traguardo: trent'anni di attività nella city-beach. E' un anniversario importante che racconta non solo la storia di un famoso pub, ma anche l'evoluzione del turismo e della ristorazione in una delle destinazioni più amate del litorale adriatico.

Vincenzo Sansalone, avvocato di giorno ed oste al calar del sole, assieme alla sorella Annalisa gestisce con passione e competenza il locale fondato dal padre Nicodemo negli anni '90. In questa questa intervista esclusiva ci racconta la straordinaria avventura del Big Ben: dalla sua nascita, ispirata all'autenticità anglo-irlandese, fino alla trasformazione in un ristorante completo che pur mantiene intatto il fascino originale, il locale ha saputo reinventarsi senza mai tradire le proprie origini.



Il Big Ben Pub festeggia i 30 anni. Qual è il segreto di questa lunga storia di successo?
“Il segreto è stato l’evoluzione costante. Siamo partiti come un classico pub, uno spazio dedicato ai giovani della nightlife degli anni ’90. Col tempo, il turismo è cambiato, diventando più familiare e raffinato, e noi ci siamo adattati. Oggi offriamo un’esperienza completa, sia per chi cerca un ambiente accogliente che per chi vuole gustare piatti di alta qualità. Abbiamo mantenuto il nostro spirito originale, ma lo abbiamo arricchito.”

Parliamo delle origini. Come nasce il Big Ben Pub?
“Tutto è iniziato con mio padre, Nicodemo. Negli anni ’60 si era trasferito dalla Calabria a Jesolo, dove negli anni ’90 acquistò l’immobile che sarebbe diventato il Big Ben. Fu un amico irlandese a dargli l’idea: nel Natale del ’94 gli inviò un progetto di un pub irlandese. Mio padre ne rimase affascinato, volò in Irlanda per vedere di persona e firmò il contratto. Nella primavera del ’95 arrivò a Jesolo un tir pieno di materiali, tutti originali dall’Irlanda. Così è nato il nostro pub, autentico fin dalle radici.”



L’atmosfera del locale è davvero unica. Ci racconti qualcosa in più?
"Sin dall’ingresso, vogliamo far vivere ai nostri ospiti un’esperienza speciale. L’atmosfera è ispirata all’Inghilterra vittoriana e alla Belle Époque, con elementi che richiamano la prima rivoluzione industriale. Il lampadario in vetro artistico, i divanetti separati dai vetri colorati, i dettagli in ferro della veranda… tutto è studiato per offrire un ambiente autentico e accogliente. Soprattutto d’estate si respira un’atmosfera internazionale che incanta.”

A livello culinario, cosa offre oggi il Big Ben?
“Oggi siamo un ristorante a tutto tondo. Offriamo antipasti di mare, piatti della tradizione come la carbonara romana, primi di pesce come la Tecia del Pescatore, e secondi che spaziano tra carne e pesce. Poi ci sono le pizze, preparate con farine biologiche e un impasto artigianale. Abbiamo anche pensato ai bambini, con menù dedicati, e alla qualità delle materie prime, come la carne della macelleria Cadamuro e il pane di Pinel. In ogni piatto c’è un pezzo della nostra storia e una cura estrema per i dettagli.”



C'è anche una vasta selezione di birre...
“La birra è il nostro fiore all’occhiello. Abbiamo nove vie alla spina, con marchi iconici come Guinness, e circa trenta etichette in bottiglia. Tutto è conservato in una cella frigorifera di ultima generazione, per garantire la massima qualità. Inoltre, proponiamo una vasta gamma di cocktail, classici e rivisitati, perfetti per gli aperitivi.”

Quali sono i vostri progetti per celebrare il trentesimo?
“Abbiamo organizzato una serie di eventi speciali per tutto l’anno, iniziando con una festa in primavera l’8 marzo in collaborazione con il Kare Oche di Treviso. La riproporremo sia in autunno che in primavera, sempre per offrire qualcosa di nuovo ai nostri ospiti. È un anno speciale e vogliamo festeggiarlo nel modo migliore possibile.”

Se potessi esprimere un desiderio per il futuro del Big Ben..?
“Vorrei che anche gli jesolani ci riscoprissero. Siamo molto conosciuti tra i turisti e nell’entroterra veneziano e trevigiano, ma i residenti spesso pensano ancora a noi come un pub anni ’90, legato agli hamburger e patatine. In realtà oggi il Big Ben è molto di più: è un ristorante completo, un luogo dove il cibo, l’atmosfera e la tradizione si incontrano. Mi piacerebbe che la nostra comunità ci vedesse per quello che siamo diventati.”


 

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