Siamo nel cuore di Lecce, al civico 21 di via Matteotti. Qui, sulle ceneri di una storica caffetteria, il 3 maggio del 2021 è nata una nuova realtà votata all’accoglienza, Al Ventuno, che ha mantenuto il concetto di bar a trecentosessanta gradi, ma con il plus di un’impronta cosmopolita, dinamica e creativa, trasmessa dal giovanissimo titolare, Matteo Tomasi.


Venticinque anni, ma tanta voglia di fare e anche significativa esperienza alle spalle: è solo dopo un lustro di studio e gavetta in bar, ristoranti e club di Londra, che decide di tornare nella sua terra adottiva, il Salento, per aprire un locale tutto suo e mettere in pratica quanto appreso oltre Manica. Non senza l’aiuto della compagna Francesca, musa ispiratrice nonché supporto fondamentale nella gestione della loro prima attività imprenditoriale.


Al Ventuno. Un numero che oltre a indicare il numero civico del locale, sia di buon auspicio per la ripartenza del Paese oltre che per il successo di questo grazioso bar situato su una delle vie di passaggio di Lecce; in centro città, ma fuori dal caos.
La prima cosa che balza all’occhio è la possibilità di accomodarsi sia nei tavolini all’aperto sia nella piccola saletta interna, arredata con cura e dal “sapore” esotico: pochi posti, ma ben studiati insomma.


Perché oltre al servizio, di fondamentale importanza sono l’accoglienza e l’intimità: l’idea è proprio quella di far sentire il cliente come se fosse a casa, ma anche di dargli una spensieratezza tale da poter viaggiare con la mente e “teletrasportarsi” in uno di quei bistrot parigini dove si trascorre l’intera giornata, tra un cappuccino e una spremuta, un calice di vino o un aperitivo, magari mentre si studia o si chiacchiera con altri avventori.
L’ambientazione, infatti, si adatta a ogni momento della giornata con diverse proposte e sottofondi musicali, a partire dalla colazione per arrivare al dopo cena, senza tralasciare la pausa pranzo o il tanto amato rito dell’aperitivo. Non è facile racchiudere Al Ventuno in una categoria, perché ha tantissime anime.


Dal mattino, dunque, è sia caffetteria tradizionale che d’avanguardia, con prodotti tipici della colazione italiana e leccese, come brioche, cornetti, pasticciotti, biscottini, pane burro e marmellate, caffè, cappuccini, spremute di agrumi, estratti di frutta e verdura fatti al momento dalle molteplici proprietà benefiche, e altri più internazionali, come gustosissimi iced coffee in diversi gusti, the matcha giapponese e molto altro.


All’ora di pranzo è quasi un must concedersi uno snack con gli ottimi paninetti gourmet, le insalate fresche, oppure farsi tentare dai taglieri dell’aperitivo o quelli più completi e sostanziosi dell’apericena multistrato e ricchi di sfizi di ogni tipo, fantastici se accompagnati da un calice di vino, da scegliere tra le numerose etichette in carta. Ovviamente primeggiano i prodotti locali, ma non mancano referenze italiane ed estere, in particolar modo in tema di bollicine.


Anche la carta dei cocktail merita una particolare menzione, dal momento che Matteo vanta un’esperienza anche da barman professionista; conosce tutti i segreti della mixology tanto da aver inserito in menù, oltre ai tradizionali cocktail, una lista di signature preparati a regola d’arte e bilanciati alla perfezione.


Tra gli imperdibili è doveroso citare il freschissimo Mediterraneo, con gin, pompelmo fresco, succo di lime e rosmarino pestato, il Botanico, anche questo a base gin, con l’aggiunta di aloe vera, sciroppo di violetta, succo di limone e tonica e l’Esotico, con rum, un tocco di Campari, succo ananas e succo di lime.
Sempre in tema di cocktail, piacevolissime le varianti del classico spritz, con ingredienti diversi ma altrettanto valide alternative all’aperitivo più blasonato di tutti i tempi: uno con Martini rubino al posto dell’Aperol, poi prosecco, pompelmo fresco e sciroppo di fragole, che lascia un retrogusto più fruttato e dolce rispetto al classico e il secondo, con base di liquore al chinotto, tequila, succo di limone e prosecco, con finale agrumato e secco.
Per gli astemi sono stati pensati tre cocktail analcolici, chiamati zero gradi, ideali anche per i più giovani. Per scoprirli non vi resta che andare a trovarli! Le novità e un sorriso di benvenuto non mancano mai!





 

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