Tour gastronomico della Capitale della Cultura 2023: i piatti tipici da provare quest'anno a Brescia

Pubblicato il 22 marzo 2023

Tour gastronomico della Capitale della Cultura 2023: i piatti tipici da provare quest'anno a Brescia

Il 2023 è un anno d’oro per Brescia che con Bergamo è stata nominata Capitale della Cultura. Un’occasione per ripartire e rilanciare la storia, la cultura e le bellezze della città dopo la ferita della pandemia che ha visto queste due città, eterne rivali, unite in un comune periodo di sofferenza. E così un ricco palinsesto di eventi accompagnerà la città per tutto l’anno, promuovendo il turismo e invitando i bresciani a riscoprire i tesori di Brescia, forse troppo spesso sottovalutata. Riscoperta che non riguarda solo le bellezze architettoniche, storiche, i negozi esclusivi, i parchi ma anche la tavola. La cucina bresciana è ricca di piatti tipici e di sapori decisi, da provare tra una passeggiata e una visita in centro dall’aperitivo al dolce.

Il bertagni Al Bianchi


Un must dell’aperitivo e del venerdì bresciano è il Bertagnì. Tocchetti di merluzzo fresco salato impanato e fritto che sono diventati lo street food made in Brescia. Piatto che è un classico Al Bianchi, che ha fatto diventare di moda il pirlo con il bertagnì. Fuori dal locale i clienti si godono l’happy hour con il bicchiere di aperitivo e il cartoccio con il baccalà impanato e fritto, leggero e non unto che piace a tutti. L’osteria lo propone solo il sabato per pranzo e in occasione particolari. Da provare insieme all’altro grande classico bresciano: il pirlo, lo spirtz della città.
Osteria al Bianchi, Via Gasparo da Salò, 32 - Brescia. Tel:  030292328

I casoncelli dell’Osteria Tananai


Tra i primi piatti tipici bresciani spiccano sicuramente i casoncelli ripieni. Si tratta di pasta all’uovo fatta rigorosamente in casa che avvolge un cuore di carne di manzo, formaggio e spezie. Ma ne esistono diverse varianti, con le erbette, con pane e formaggio, con la zucca: quello che rimane sempre fisso è invece il condimento. Una colata di burro fuso con la salvia che regala un sapore particolare al casoncello. Da provare quelli preparati come da tradizione all’Osteria Tananai al Carmine che li propone nella versione classica con la carne e tanto tanto condimento.
Osteria Tananai, Contrada del Carmine Brescia, 030 294767

La minestra sporca e il salmì alla Trattoria Vantini


Due preparazioni per stomaci forti della tradizione: nel pirmo caso si tratta di un piatto che è una via di mezzo tra un primo e un secondo perché nel piatto finiscono brodo, riso e carne, generalmente interiora e rigaglie di pollo o animali ruspanti. Una ricetta non per tutti i palati ma che sa di tradizione contadina e che di solito viene accompagnata allo spiedo. Così come  le tagliatelle al salmì, un ragù di selvaggina, lepre o cinghiale, cotto lentamente per molte ore. A preparare questi due piatti in città è la Trattoria Vantini che li propone in carta e in occasioni speciali in menù con lo spiedo. Nella minestra ci finiscono i fegatini, che danno al riso e al brodo un sapore forte e deciso.
Trattoria Vantini, Via Luzzago Brescia, 030 41131

Lo spiedo della Commedia delle Pentole


Il re, il piatto tipico bresciano celebre più amato e copiato: lo spiedo. Involtini di carne di maiale con salvia e pancetta, intervallati da uccellini secondo la tradizione e cotto lentamente per ore e servito poi con polenta e intingolo a volontà. Impossibile da raccontare ma se si vuole provare il vero spiedo bresciano lo si trova in carta alla Commedia delle Pentole, storica trattoria della città che ha fatto della tradizione la sua caratteristica. Da settembre a maggio lo si può trovare ogni venerdì a cena, spesso con un menù a prezzo fisso che comprende casoncelli zucca o carne, spiedo con polenta di Storo e patate arrosto, ¼ di vino della casa, acqua e caffè a 30 euro.
La commedia delle pentole, Via Zara 125, Brescia, 3400612225

Il Bossolà di Iginio Massari


Non si può non finire il tour gastronomico di Brescia con il dolce forse più famoso preparato da il maestro della pasticceria italiana: il Bossolà. Una ciambella alta e soffice con il buco al centro tipico delle feste natalizie con una preparazione abbastanza lunga ma che ripaga poi con il gusto. Alla Pasticceria Veneto di Iginio Massari lo si può trovare tutto l’anno. La ricetta di Massari, che ha reso l’impasto più soffice e gustose, prevede cinque fasi di lavorazioni e quasi sette ore di lievitazione. Al palato sentori di burro, vaniglia e limone ricordano i dolci fatti in casa, con una spolverata di zucchero che ne esalta il sapore.
Pasticceria Veneto. Via Salvo D’Acquisto, 8 Brescia, 030392586

Fotografie dalle pagine social dei locali
Immagine di copertina di Trattoria Vantini

 

  • RISTORANTI E PIATTI TIPICI
  • RISTORANTE DI CARNE

scritto da:

Arianna Soldi

Bionda ma solo per gli amici, mai senza un libro nella borsa da divorare in qualsiasi momento della giornata. Bresciana doc, al giro di boa dei 30, dalla Bassa alla scoperta della città leonessa d'Italia, tra vicoli del centro, banconi dei bar e vetrine.

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