Antica Trattoria Poste Vecie: Un romantico tuffo nel passato a Venezia

Pubblicato il 5 novembre 2018

Antica Trattoria Poste Vecie: Un romantico tuffo nel passato a Venezia

Chi viene a Venezia, non può non visitare il Mercato di Rialto: millenario, cresciuto nel centro della città durante la sua espansione, c'erano un’erbarìa e una pescarìa, con magazzini, uffici, negozi e banchi di vendita al minuto. Famoso per i colori, i profumi, la frutta e la verdura di stagione – qui i venditori ancora oggi urlano per presentare la loro merce, i pesci saltellano sui banchi mentre i pescivendoli con mano rapida ed esperta li tagliano e puliscono.


 
E qui si trova il ristorante forse più antico di Venezia, risalente al 1500, e anche l’unico all’interno del mercato: l'Antica Trattoria Poste Vecie. Per accedere bisogna attraversare un vecchio ponte di legno, forse il ponte di legno privato più antico di Venezia. Con queste importanti premesse, in una giornata uggiosa d'autunno, ho pranzato in questo locale storico, al cui interno, un tempo, sorgeva un ufficio postale, dove facevano capo i corrieri dell’antica Serenissima Posta.


 
Mi ha accolto Fabio D’Orfeo, proprietario del locale assieme al fratello Diego, i quali, con la loro famiglia, gestiscono il ristorante dal 1993. Di storico quindi non c’è solo l’edificio, ma anche la gestione!  Fabio mi ha subito mostrato le due sale più antiche: la Sala dei Vizi, affrescata da Cherubini, con rappresentazioni dei Sette Vizi Capitali e la Sala delle Missive, con lettere, bolle e monete d’epoca appese ai muri. Con gran parte degli elementi originali del XVI secolo ancora in evidenza, Poste Vecie è una gioia per gli occhi, per chi ama la storia.


 
Fabio e Diego hanno deciso di rispettare le ricette veneziane, restando legati alla tradizione della gastronomia veneziana, ma cercando anche di portare innovazione, rivisitando alcuni piatti con nuovi metodi di cottura, che esaltano i sapori unici del pesce della laguna veneta e del mare italiano. Un perfetto connubio tradizione e modernità, che offre al cliente la possibilità di gustare la cucina tipica veneziana o piatti più contemporanei, in un’atmosfera accogliente e raffinata. 

Ho pranzato nella Sala Dei Vizi, in totale ammirazione del maestoso caminetto originale, che ancora oggi viene usato per allietare gli ospiti, e dei numerosi piatti del Buon Ricordo, alla cui associazione il ristorante ha fatto parte per molti anni. È facile immaginarsi a pranzo nel passato con dame e cavalieri: mi aspettavo sempre di veder spuntare il tricorno di Casanova, che sembra venisse qui spesso per le sue cenette romantiche.


 
Prosecco alla mano, ho controllato il menu, con l’aiuto del preparatissimo e gentile Davide. La cucina è prettamente quella tipica veneziana, soprattutto piatti a base di pesce: dal famoso baccalà mantecato, alla granceola, alle seppie alla veneziana, con massima attenzione alla stagionalità del prodotto e ovviamente, come dice lo stesso Fabio, a centimetro 0, considerata la prossimità al mercato del pesce.


 
Su consiglio di Davide, ho iniziato con il Gambero Rosso, piatto ricercato, prelibato, consumato in tanti modi, ma al meglio quando crudo: qui è presentato come Crudità di Gamberi Rossi di Mazzara del Vallo, con Finocchi, Mela Verde, Rapa Rossa e Olio agli Agrumi. Presentazione semplice e delicata, ma a effetto.  Qui la freschezza e qualità del pesce sono stati al centro del piatto, ma ho apprezzato molto l’abbinamento con l’acidità della mela verde e la nota vegetale, dolce, quasi “terrosa” della rapa.


 
Per secondo ho scelto una Piovra Grigliata servita con i tipici Carciofi alla Veneta, e delle Patate Schiacciate, accompagnato da un vino veneziano, Orto, prodotto nell’isola di Sant’Erasmo. La cottura alla griglia della piovra ha il pregio di esaltare tutto il sapore gustoso delle sue carni, se eseguita nel modo corretto: in questo caso avrei potuto tagliarla con un grissino! L’abbinamento con i carciofi è un classico della cucina veneziana e non sono rimasta delusa - piatto delicatissimo.



Per dessert ecco uno dei dolci più classici e buoni della pasticceria italiana: una millefoglie croccante con crema pasticcera - molto friabile e croccante, al punto che ero convinta la sfoglia fosse stata fritta e non cotta al forno (ma subito smentita dalla cucina), la crema dolce, ma non stucchevole, e molto vellutata - un connubio perfetto di sapori e consistenze.
 
Poste Vecie è il locale perfetto per una cena romantica o se si desidera veramente essere immersi nella tradizione veneziana, sia per cibo che per l'ambiente. Il personale di sala è molto preparato e professionale, la carta dei vini è eccezionale, con grandi vini veneti, italiani e internazionali. Uno dei pochi ristoranti che si possa dire sia rimasto veramente veneziano, dove sembra veramente di fare un tuffo nel passato!

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scritto da:

Monica Cesarato

Food blogger e consulente culinaria, che organizza anche lezioni di cucina veneziana. I suoi articoli sono stati pubblicati su La Gazzetta Italiana, Partaste, The Local e molti altri Food & Travel blogs internazionali. Ha partecipato con Alex Polizzi nella serie TV Secret Italy.

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