CIRFOOD e l'app Too Good to go insieme per la lotta allo spreco alimentare

Pubblicato il 14 novembre 2020

CIRFOOD e l'app Too Good to go insieme per la lotta allo spreco alimentare

CIRFOOD, leader nella ristorazione collettiva, ha annunciato la collaborazione con Too Good To Go

CIRFOOD, una delle maggiori imprese italiane attive nella ristorazione collettiva e commerciale, ha annunciato di aver stretto una nuova collaborazione con Too Good To Go, l'app danese ormai ben nota anche in Italia che si impegna contro lo spreco alimentare attraverso la sensibilizzazione degli utenti sull’importanza di un consumo consapevole. L'app, infatti, permette di acquistare ad un prezzo ridotto e molto conveniente l'invenduto dei locali, negozi di alimenti freschi della zona attraverso una Magic Box: una scatola con prodotti a sorpresa preparata dall'attività con tutti quei prodotti ancora freschi e buoni ma destinati al cestino a fine giornata. 

Con oltre 50 anni di storia, CIRFOOD è ormai presente in 17 regioni e 73 province d’Italia, in Olanda e Belgio e produce oltre 100 milioni di pasti l’anno. Per questo il suo impegno nella lotta allo spreco alimentare è tanto importante. 

La collaborazione

La collaborazione fra le due aziende nasce dopo un esperiemento effettuato presso il Centro Commerciale i Portali di Modena con il punto vendita RITA. I risultati sono stati eccellenti, oltre le aspettative. Sempre più persone hanno aderito, hanno sperimentato la Box e ne sono rimasti soddisfatti, tornando a comprare l'invenduto anche a cadenza settimanale (se non giornaliera). In circa 3 mesi è stato evitato lo spreco di 635 Kg di CO2 (pari a 20 anni di luce LED accesa).

Ad oggi, visto il successo della prima esperienza, CIRFOOD ha deciso di ampliare il progetto coinvolgendo alcuni ristoranti self-service e bar RITA a Reggio Emilia: Midì Self, Midì Bar, Meridiana Self, Meridiana Bar, Ariosto Self e Ariosto Bar, oltre al Bar de “I Portali” a Modena.

Come funziona Too Good To Go

L’app permette a ristoratori e commercianti di prodotti freschi di proporre ogni giorno le cosiddette Magic Box, delle buste con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi, rimasti invenduti a fine giornata.
Nata nel 2015 in Danimarca, l'applicazione Too Good To Go è attiva in 14 Paesi d’Europa, conta ad oggi oltre 19 milioni di utenti ed è tra le prime posizioni negli App Store e Google Play di tutta Europa. Gli utenti dell'app non devono far altro che geolocalizzarsi e cercare i locali aderenti, ordinare la propria Magic Box, pagarla tramite l’app e andarla a ritirare nella fascia oraria specificata per scoprire cosa c’è dentro.

Il pagamento online permette anche un contatto pari quasi a zero, molto importante in questo periodo di controllo e gestione della pandemia da Covid-19. 

Il problema dello spreco alimentare nella grande ristorazione

Secondo uno studio riportato dal CIS (Consorzio Italia Servizi), ogni anno più di 15 miliardi di euro, lo 0,88% del Pil, finisce nella spazzatura degli italiani. Gran parte di questo dato è purtroppo rappresentato dagli sprechi casalinghi ma se negli ultimi anni le famiglie si sono mostrate più attente, nel settore pubblico e nella grande ristorazione il problema rimane. Secondo alcune stime, la ristorazione collettiva sarebbe responsabile del 14% di tutto il cibo sprecato nell’Unione Europea, con un costo stimato di smaltimento delle derrate alimentari di circa 143 milioni di euro.

Le norme in materia di conservazione della merce e dei piatti pronti sono molto rigide in Italia. Questo è pensato in un'ottica di sicurezza alimentare e benessere dei cittadini ma allo stesso tempo porta i ristoratori, i titolari di bar, pasticcerie, panetterie e di prodotti freschi a gettare alimenti in realtà ancora perfettamente commestibili o, come afferma Too Good To go "ancora troppo buoni per essere buttati"

Photo Credits Pagina Facebook Too Good to Go

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scritto da:

Irene De Luca

Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.

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