Come fare un aperitivo buono a Bologna senza spendere troppo

Pubblicato il 16 marzo 2025

Come fare un aperitivo buono a Bologna senza spendere troppo

Bologna è cara? Dipende. Se sai dove andare, puoi goderti un aperitivo senza dissanguarti. Certo, dimenticati i buffet infiniti e gli spritz da Instagram, qui si punta all’essenziale: bere bene spendendo il giusto e, se serve, portarsi il cibo da casa. Ti sembra strano? In realtà è un’usanza storica che resiste in alcuni dei locali più autentici della città. Se vuoi risparmiare senza rinunciare alla qualità, ti sveliamo dove andare per un aperitivo economico: dai locali in cui scegli cosa mangiare (senza spendere un occhio della testa) a quelli che per giovani e studenti.

Un morso d’oriente sotto le Due Torri


A Bologna di locali ne aprono mille ma Baoneki gioca un’altra partita. L’idea di Matteo Jang? Un pub-osteria con un’anima asiatica, zero cliché e una missione: farti scoprire Bologna con un twist orientale, ma senza le solite robe trite e ritrite. Il cuore di tutto? Il bao, un panino soffice fatto con farina, acqua e lievito, cotto al vapore per essere leggero ma super fluffy. Una base perfetta per accogliere ripieni da paura. Qui l’aperitivo è ultra cheap: 9,90 € per un bao a scelta tra quattro varianti (pancia di maiale brasata e sfilacciata, pollo fritto taiwanese con miso aioli, tofu marinato e fritto con salsa sesamo e arachidi o melanzane in salsa di miso con cipolla agrodolce), una Asian tapas (involtini vietnamiti, edamame, nuggets di cavolfiore… scegli tu) e un drink. E che drink. Puoi giocartela con la Asahi alla spina, un calice di vino, uno spritz (anche in versione litchi hugo), gin tonic classico o allo yuzu, o un Tokyo Mule. Matteo, che ha il food nel sangue (famiglia di ristoratori cinesi da quasi 40 anni), ha vissuto tra Shanghai e l’Europa prima di tornare e aprire Baoneki. Il nome? Bao, che in cinese vuol dire sazietà, e “neki”, un richiamo al famoso gattino porta fortuna.
Baoneki, Via delle Belle Arti 2, Bologna

Una nuova era per l’aperitivo bolognese


Naerea è uno di quei posti che ti fa pensare “ok, devo tornarci per assaggiare tutto”. Freschezza e originalità a partire dal concetto, perché dietro c'è Luca Parente, un ragazzo che dopo una vacanza di due settimane in Grecia ha deciso che doveva restarci… e ci è rimasto ben due anni. Barista, proprietario di una discoteca, insomma, un tipo che ha capito cosa significasse far festa in modo vero. Tornato a Bologna grazie a suo padre (che lo ha preso letteralmente per le orecchie), Luca ha deciso di portare un pò di quella vibrazione “da fuori” anche qui. Così è nato Naerea nel 2006, un nome che in latino significa “nuova era”, scelto proprio per rappresentare la sua idea di cambiamento: una nuova era nella cucina bolognese, con offerta fresca, curata e fuori dagli schemi. Qui parliamo di cocktail freschi, preparati con frutta pestata sul momento (ananas, maracuja, mela verde e vodka, per esempio) e una selezione di piatti che fa impallidire qualsiasi buffet standard. Immagina un banco di 4 metri con bruschette, risotto, crocchette di patate, polenta, salsiccia, verdure e piadine. E poi c’è il prezzo, che è più che onesto: con 7 euro prendi un drink (cola, sprite, quello che vuoi) con l’immancabile buffet. Ma se vuoi farti un regalo, con 11 euro puoi passare a un cocktail da paura con frutta fresca, pestato al momento, e ovviamente il buffet sempre incluso.
Naerea, Via Oberdan 37/B, Bologna

L’anima di Piazza Aldrovandi


Mirò è quel tipo di locale che non ha bisogno di presentazioni, perché se ci sei stato, lo sai già. Nato come porchetteria, oggi è un chiosco in Piazza Aldrovandi dove con 6 euro fai un aperitivo di qualità. Sformato di uova, mousse di mortadella e flan di verdure formano un trittico esplosivo da accompagnare con un intramontabile Negroni. Se non hai carta e hai solo spicci, bastano 4 euro per uno spritz aperol, il trittico lo offre la casa. Se poi sei ricco, 7 euro sono ottimi per un buon Whisky Sour. Poi se ti va di aggiungere qualcosa di più sostanzioso, basta mettere 5 euro in più e ti becchi uno dei panini più goduriosi in circolazione, preparato con pane calabrese e farcito con cose che nemmeno immaginavi potessero esistere insieme (tipico esempio: ciauscolo, crema di asparagi, scamorza e funghi). Il locale si divide in due anime: il chiosco, con i suoi panini e la sua atmosfera vivace e giovane, e Casa Mirò, il ristorante che porta un tocco di calma e cucina raffinata.
Panini di Mirò, Piazza Aldrovandi 5/A, Bologna

L’aperitivo nella storia di Bologna

Se vuoi sentire l’anima della Bologna notturna di una volta, devi passare almeno una sera al Bar Crociali in via Mazzini 99. Un bar che ha visto generazioni di biassanot alzare il bicchiere per “l’ultimo, ma non ultimo” drink prima di tornare a casa all’alba. E la cosa bella? Il tempo sembra essersi fermato. Spritz e cocktail belli abbondanti, apericena che sfama davvero e quell’atmosfera autentica che pochi posti riescono ancora a mantenere. Con 11 euro ti porti a casa un aperitivo con spritz (o birra alla spina) e un piatto che non delude: tramezzini, pizza, patate e salsiccia, più una scelta di verdure al forno per chi vuole stare più leggero. Ah, e per gli amanti del gin? Qui ne trovi più di 50 tipi. Oggi il Crociali è gestito da Sabrina e Francesco, una coppia che si è innamorata del locale e ha deciso di portarne avanti la tradizione senza cambiare una virgola. Prima di loro c’era Thomas, e prima ancora suo padre, il mitico Guido Lodi, un pioniere della Bologna da bere.
Bar Crociali, Via Mazzini 99, Bologna

Il tempio del vino (e del BYOF)

Fondata nel 1465, l’Osteria del Sole è più vecchia della scoperta dell’America. No, non è un’iperbole. Questa osteria nascosta tra i vicoli del Quadrilatero è il posto perfetto per chi ama il vino. Qui si beve e basta, il cibo te lo porti tu. È una regola non scritta che ha resistito per secoli e che oggi attira studenti, turisti e vecchi habitué. L’atmosfera è rustica: tavoloni di legno, niente musica, niente menù modaioli. Solo bottiglie di vino (dai 10-12 euro in su) e tanta socialità. Se vuoi mangiare, portati qualche salume e formaggio dal Mercato di Mezzo, focacce e panini freschi dal Forno Calzolari, o magari qualcosa di fritto da Banco 32 per fare il ricco. Un bicchiere di vino costa tra i 3 e i 5 euro, mentre una bottiglia può arrivare dai 10 ai 20 euro, perfetta se siete in gruppo.
Osteria del Sole, Vicolo Ranocchi 1D, Bologna

Birra artigianale e zero menù


La Birreria Popolare è il rifugio perfetto per chi ama la birra artigianale. In questo locale non c'è altro che birra, e di qualità. Con un ampio assortimento che cambia continuamente, puoi assaporare diverse varietà senza paura di annoiarti. E anche qui la regola non cambia: porta il tuo cibo, perché si beve e basta. L’atmosfera è informale, con lunghe tavolate dove si fa sempre amicizia, l’ambiente perfetto per un gruppo di amici o una serata easy senza pretese. Se hai voglia di qualcosa da mangiare, passa prima dalla Piadineria in piazza Aldrovandi, ma vanno bene anche taralli e patatine dalla Coop di via San Vitale. Una birra media costa tra i 5 e i 6 euro, mentre una pinta artigianale va dai 6 ai 7 euro.
Birreria Popolare, Via Dal Luzzo 4/A, Bologna

Pratello mood e birre top

Qui niente drink annacquati, niente turisti a caccia di foto e niente menù banali. Al Quattro Quarti Social Hub, nel cuore del Pratello, l’aperitivo si fa come si deve e senza svenarsi: 8 euro e ti porti a casa una birra da mezzo litro, uno spritz o un Americano, più un mini tagliere con olive, taralli, pizzette ed erbazzoni. Dietro tutto questo c’è Luigi Benedetti, che di nightlife ne capisce eccome. Laureato in Scienze Politiche negli anni ‘90, ha lavorato ad Ancona e Milano organizzando eventi, DJ set e concerti, finché ha deciso di smettere di fare il migrante e riportare il Pratello ai vecchi fasti. Così, nel 2013, ha aperto il Quattro Quarti: un locale che non si è fatto inghiottire dalla gentrification e dove la gente è vera, di quelle che il Pratello lo vivono davvero. Otto vie di birra alla spina, tra cui tre IPA, una Rossa e una doppio malto. I cocktail? Niente porzioni misere, solo alcolici di prima fascia e mix fatti come si deve.
Quattro Quarti Social Hub, Via del Pratello 96/E, Bologna

Tra Garisenda e Asinelli

Se c’è un posto che proprio non puoi ignorare quando ti fai una passeggiata in zona universitaria, quello è il Caffè Zamboni. Letteralmente sotto le Due Torri, all’ingresso di via Zamboni dove l'università incontra la vita della città, questo locale è una vera istituzione per chi cerca un aperitivo che ti faccia sentire subito nel cuore pulsante di Bologna. Aperto ormai da 30 anni, il Caffè Zamboni è il classico bar che ha visto passare generazioni di studenti, docenti e turisti. Ma non è solo un posto per fermarsi a bere qualcosa: l'aperitivo da Zamboni ti spazza via la fame. Con solo 12 euro, ti porti a casa un drink (un bel Long Island o un fresco Spritz) e un buffet che spazia dalla pizza al sushi, passando per pollo fritto e lasagna. E non stiamo parlando di un buffet da "mangiare a malapena": qui, ti servono piatti che sazierebbero anche un lupo. In più, è un locale che ha un'anima familiare, con tutta la famiglia cinese impegnata a fare in modo che ogni piatto sia perfetto.
Caffè Zamboni, Via Zamboni 6/B, Bologna


In copertina: Birreria Popolare.
Immagini tratte dalle pagine FB, IG e Google dei rispettivi locali. 

 

  • APERITIVI MEMORABILI

scritto da:

Lorenzo Trisolini

Classe ’94, curioso per natura e sempre con lo zaino pronto. Dopo una laurea a Bologna e un’esperienza in Australia, ci sono tornato sei anni dopo, scoprendo una città che sa sempre sorprendermi. Osservo, ascolto e racconto quello che vale la pena vivere

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