Dal sogno di aprire un’enoteca all’orgoglio di gestire una polpetteria di successo a Castelfranco Veneto: siamo tornati da Martina Biliato, la giovane titolare di Corten Enoteca & Polpetteria, che ci ha raccontato tutti i punti di forza dell’attività a ormai otto anni dall’apertura.

Martina, bentrovata! Che ne dici di saltare i convenevoli e di passare subito alle novità? Se diamo un’occhiata al menu, non mancano di certo…

M: Già, ormai siamo a più di venti varianti di polpette! E pensare che all’inizio siamo partiti con i tre gusti classici, di carne, di pesce e di verdure. Poi l’entusiasmo della clientela ci ha spinto a sperimentare e a creare gusti di stagione, come la polpetta con radicchio di Treviso e salsiccia. La mia polpetta preferita, in generale molto apprezzata, è quella con il bacon, il cheddar e la salsa bbq, che puoi trovare tutto l’anno. E poi c’è la “polpetta della settimana”, che cambia ogni sette giorni. Ma la novità più interessante è la “Polpetta-Scarpetta”...

Il nome sembra già molto invitante, raccontaci di più…

M: Si tratta di un nuovo modo di servire le polpette, con il sugo e le fettine di pane. Prima mangi le polpette e poi fai la scarpetta. Gli abbinamenti che abbiamo studiato sono particolari e cambiano ogni mese. Ti faccio qualche esempio: la polpetta di tonno viene servita con il pesto rosso, quella al salmone accompagnata dalla salsa allo zafferano, mentre la vegetariana con la salsa yogurt. Ci piaceva l’idea di unire un gesto molto tradizionale come quello della scarpetta con l’abbinamento contemporaneo delle salse.

Ma come nasce l’idea di aprire, così giovane, un’enoteca che solo dopo si è evoluta in polpetteria?

M: Beh, ormai sono dodici anni che lavoro nel mondo della ristorazione e, dopo la laurea in Scienze e tecnologie alimentari a Padova e un periodo di studio all’estero, in Cina, ho deciso di aprire un’attività tutta mia. La scelta di aprire un’enoteca nasce dalla passione che ho da sempre per il vino, sono anche sommelier AIS. Devo ammettere che il supporto della famiglia, di papà e di mia sorella, che mi aiutano nella gestione, è stato ed è importante. E anche il team tutto al femminile che ho alle spalle dà un contributo del quale non potrei più fare a meno.

Avete molti vini in mescita, anche particolari. La selezione è opera tua?

M: Sì, abbiamo all’incirca una ventina di vini al calice, tra cui anche lo champagne, il Duc De Chanais Champagne Brut. Per scelta, serviamo solo Brut ed Extra Brut. La nostra carta dei vini spazia dal local a etichette internazionali, ma ci tengo a citare il prosecco, che è quello dell’azienda vinicola Terre di San Venanzio, a Valdobbiadene, molto apprezzato dai clienti.

Che ci dici degli spazi? Anche qui ci sono delle novità…

M: Assolutamente! Abbiamo da poco rinnovato la saletta al primo piano, un angolo intimo con comode poltroncine e quadri evocativi a tema food e wine alle pareti. In programma c’è di rifare anche la sala al piano terra e il bancone, per rinnovare l’ambiente e portare un tocco di freschezza nel locale.

E poi c’è il wine shop. Che cosa ci racconti dopo un paio d’anni dall’inaugurazione?

M: Innanzitutto che non è più solo un wine shop! Di recente abbiamo richiesto l’autorizzazione per la somministrazione di cibo e bevande e abbiamo ampliato l’attività mettendo a disposizione lo spazio del negozio per piccoli eventi privati, per una ventina di persone al massimo. Devo dire che l’iniziativa sta riscontrando proprio un bel successo…

Martina, gli ultimi anni sono stati una sfida. Che cosa ti auguri per il prossimo futuro e, soprattutto, c’è già altro in cantiere?

M: Per prima cosa mi auguro di continuare ad avere la passione, la tenacia e la volontà di rinnovarmi sempre, di sapermi ascoltare e saper accogliere le idee che vengono sia da me stessa sia dal team. In questo settore, infatti, è vietato rimanere statici, bisogna essere pronti a cogliere tutti gli stimoli. In vista della bella stagione, ad esempio, stiamo già pensando a un nuovo tipo di polpetta, servita fredda, e, inoltre, ci piacerebbe organizzare serate a tema in cui proporre originali abbinamenti tra il vino e le polpette fuori menu.

Per concludere, una curiosità mia: da dove nasce il nome “Corten”?

M: È più facile di quello che sembra! Prima di aprire, ci siamo a lungo interrogati sul nome da dare all’attività… poi ci siamo guardati intorno (qui, prima c’era un negozio di abbigliamento) e abbiamo notato come molti complementi d’arredo e dettagli sono in acciaio corten. Et voilà, è nato Corten Enoteca Polpetteria!


Corten Enoteca & Polpetteria
Via Francesco Maria Preti, 2 - Castelfranco Veneto (TV)
Tel: 3517401081

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