Si chiama “Trattoria da Crak” ed è la nuova scommessa del noto nome padovano che ormai non sembra avere intenzione di fermarsi. Un progetto a più mani questa volta però, perché coinvolge sì la proprietà di Crak ma anche personalità di spicco del mondo della ristorazione patavina (e non solo) come Nicola Cogo, socio e Chef in questa avventura tutta “vegetale”. 

Porte aperte, letteralmente, dal 15 febbraio 2025 

“Volevamo offrire alla nostra città una trattoria semplice e accogliente come quelle che furono negli anni più gloriosi, ma al contempo volevamo anche che fosse un progetto in grado di parlare all’oggi, consapevole di non poter più offrire la stessa cucina d’un tempo. Il risultato quindi è una trattoria proprio come te l’aspetti ma con un menù completamente vegetale. C’è informalità ma anche molta ricerca, ci sono le nostre credenze e passioni e c’è anche la voglia di avvicinare quante persone possibili alla cucina vegetale che no, non è solo per vegetariani o vegani.”
Queste le parole di Claudio Franzolin, uno dei soci di Crak e, oggi, uno delle menti dietro a questo nuovo progetto che era in cantiere da molto, ma nei sogni ancora di più tanto che lui stesso aggiunge: “Fare qualcosa di almeno in parte slegato al mondo della birra era una cosa a cui pensavamo da tanto, dovevamo arrivarci pronti e secondo me lo abbiamo fatto ora, proprio perché lo siamo. Poi chiaramente ce lo confermeranno o meno i nostri clienti”. 

Una cucina vegetale, completamente 

Un menù che segue la stagionalità dei prodotti e che si rifornisce quanto più possibile dall’orto di proprietà della stessa Crak ma anche la voglia di sperimentare, giocare e fare ricerca perché sì, mangiare è anche questo. Mangiare nel 2025 è soprattutto questo. 

Non vogliamo fare troppi spoiler né sui piatti né sulle preparazioni stesse, proprio perché la cucina è anche un gioco, ma pure sedersi in sala deve esserlo. Con questa idea è stata infatti creata la loro trippa “alla nuova vecchia maniera” che boccone dopo boccone non solo mira a stupire ma anche a interrogarsi su come sarà mai stata realizzata? 
Con le trippe anche i tortelli in tocio, grande piatto chiave del menù o, se di ingredienti cardine si parla: la verza, fatta fermentare nelle botti della Mansueto. 

“Il menù è un po’ un salto nel vuoto” ci racconta Claudio “ma al contempo è anche un menù rodato perché anche se propone piatti nuovi, quello che vogliamo ricordare è che Crak si è affacciata sulla cucina vegetale da ormai molti anni e che quindi la mano, l’esperienza e la preparazione che c’è alle spalle di questo nuovo posto è solida e sicuramente non improvvisata.” 

E in cantina?

In cantina chiaramente tutto quello che ha reso Crak famosa negli anni quindi non solo le sue lattine di birra ma anche le più prestigiose o, ancora, le loro birre acide. Non mancherà poi il vino prodotto dalla Tenuta Bembo e della Tenuta Solofrana, entrambe della famiglia Crak e sarà poi presente anche una selezione di vini - prettamente naturale - realizzata in collaborazione con l’Enoteca Severino. 

Che altro dire? Come prenotare:

Per essere sostenibili quanto più possibile e per non dover rischiare di trovarsi con molte prenotazioni e poca disponibilità - ahinoi l’orto non si comanda con un bacchetto e scegliere la stagionalità significa anche dover lasciare che sia lei a “decidere” - le prenotazioni si potranno effettuare solo online.








Trattoria da Crak
Via Rolando da Piazzola 21, Padova 
Tel. 0497423095 

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scritto da:

Anna Iraci

Nata a Padova qualche anno fa, appassionata di film gialli e pizza diavola, meglio se assieme. Giocatrice di pallavolo nel tempo libero e, nel restante, campionessa di pisolini. Saltuariamente (anche) studentessa. Da grande voglio scrivere, ma siccome essere grande è una rottura, intanto bevo Gin&Tonic. Con il Tanqueray però.

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