Enrico Marangoni è giovane ma ha le idee chiare non solo su quello che vuole offrire al suo cliente ma anche - e forse soprattutto - su come lo vuole fare. 

Trent’anni ancora da compiere Enrico ha un passato da cuoco ed una grande passione: il vino naturale. La sua competenza da un lato e la sua voglia di sperimentare con il vino lo ha portato quindi ad aprire nell’aprile del 2024 il suo Wine Nature&Chill, un locale che unisce la cucina, la cantina, l’accoglienza e la sostenibilità in un modo tutto nuovo che è poi la vera forza di questo posto. 
Siamo andati a conoscerlo e ci siamo fatti raccontare dal principio, come è iniziato tutto! 

Eccoci Enrico, finalmente ci conosciamo. Se sei d’accordo partirei da quell’aprile 2024, che ne dici? 


Certo, o forse sarebbe meglio partire da ancora prima, da quando ero solo un giovanissimo cuoco che cucina dopo cucina, cercava la propria strada. Scherzi a parte, l’apertura di aprile 2024 è sicuramente il risultato di ciò che le mie esperienze mi hanno portato ad essere ancora prima di quella data. Io amo cucinare, l’ho sempre amato. Di questo lavoro apprezzo la possibilità che ci viene data di ricominciare ogni giorno, ogni momento perché appunto ogni giorno tu hai modo di stravolgere un piatto, un ingrediente, creare qualcosa che prima non c’era. Sono pochi i lavori che ti permettono di giocare così tanto con la tua fantasia e con le tue capacità e io ho scelto questa strada ormai in quarta superiore e beh, non ho nessuna intenzione di lasciarla. 


Ho però negli anni iniziato a sentire stretta la pressione che nelle cucine viene inevitabilmente a crearsi, questo è un lavoro molto duro che ti richiede una presenza fisica e mentale altissima, sempre e ho iniziato a chiedermi se il gioco valesse la candela, se tutta quella fatica che facevo ogni giorno aveva un senso. Ecco, ho trovato quel senso nell’aprire qualcosa di mio ed eccomi qui. 

Wine Nature&Chill, questo il nome del tuo locale. Come lo racconteresti a chi non ti conosce ancora? 


Ho creato questo posto come io da cliente lo avrei voluto trovare. Qui ho unito la mia esperienza per la cucina alla mia grande passione per il vino naturale e ho cercato di farlo in un modo che ancora mancava qui in zona. Sai, il vino naturale oggi sta funzionando molto bene, la gente inizia a conoscerlo e ad apprezzarlo e io di questo non potrei che essere felice, ma sentivo l’esigenza di sposare la stessa filosofia che i vigneron applicano nelle loro vigne e cantine, anche dentro le mura della mia cucina. Ecco, questo la vera chiave di volta di questo locale: una cucina sostenibile, non come slogan ma come caratteristica primaria. 

Ci fai qualche esempio per spiegarci meglio cosa significhi “sostenibilità” per te e per la tua cucina? 


Il nostro è un menù quasi all’80% vegetariano perché questo è il passo numero uno che possiamo fare per andare incontro a una idea di sostenibilità che sia reale, concreta. Quando vi è una proposta di pesce invece, è sempre pesce azzurro proveniente da sola pesca mentre quando proponiamo piatti di carne cerchiamo sempre di collaborare con produttori della zona, non solo per aiutarci a vicenda ma anche per creare rete, esaltare chi lavora bene e avere altresì modo di conoscere le persone realmente. In entrambi i casi comunque gli allevamenti intensivi qui sono banditi.


Cambiamo il menù circa ogni 2/3 mesi e cerchiamo di cucinare con il massimo rispetto per gli ingredienti, esaltandone quanto più il gusto piuttosto che la (sola) bellezza. 

La stessa filosofia ti porta a scegliere anche il vino che proponi, è corretto?


Assolutamente sì. Purtroppo mi piacerebbe - e spero di poterlo fare in futuro - ma non siamo in grado di arrivare personalmente a tutte le cantine che proponiamo, cerchiamo però di fare una scelta a monte molto precisa e molto dettagliata così da garantire sempre che i nomi che scegliamo, lavorino con la nostra medesima filosofia. In Veneto invece è diverso, qui cerchiamo sempre di fare un salto di persona in cantina per lo stesso motivo che ti dicevo prima: creare legami è qualcosa che va oltre il mero rapporto economico, è condivisione e crescita reciproca e poi sai, è inevitabile: se conosci qualcosa bene, la vendi per forza meglio. 


La nostra è una cantina sicuramente molto naturale  ma non ci precludiamo nulla, se uno lavora bene e in maniera etica noi ci siamo. Siamo giovani e le nostre menti sono aperte! 

So che non sei solo in questa sfida quotidiana…


No e infatti colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente la mia spalla, a lavoro come nella vita, che è Linda senza la quale potrei poco e Sebastiano che si è messo in gioco in questo progetto portando tutto il suo bagaglio d’esperienza ottenuto dopo molti anni come Sommelier nel gruppo Alajmo. E poi Giacomo, il mio prezioso aiuto in cucina. Un piccolo gruppo, giovane e volenteroso.

Wine Nature&Chill
Via Roma, 324 - Albignasego (PD)
Tel. 3780699131




 

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