Un anno che difficilmente potrà essere dimenticato e che arriva dopo altri anni altrettanto tosti e impegnativi che però oggi più che mai appaiono come piccoli tasselli necessari di un percorso che ora più che mai mostra i suoi frutti. E che frutti. 

Sì, siamo tornati a trovare Andrea Cortellazzo, nome omen che con il fratello Paolo (uno classe 1995 e l’altro 1997) dirige l’orchestra di quella che oggi è l’unico punto fermo in Guida Michelin in quel dei Colli Euganei: Come in Corte Aurora. 

Andrea, da dove iniziare per raccontare che anno è stato questo per voi? 


Guarda io ancora mi emoziono e fatico a nasconderlo parlando di quello che ci è successo e che finalmente possiamo dire con forza esser stato un enorme traguardo raggiunto. L’hanno scorso quando ci hanno comunicato che saremmo entrati in Guida beh sai, non mi vergogno a dirti che mi sono messo a piangere, ma proprio tanto sai, proprio come un bambino. È stato per me e per tutti noi un momento catartico, un attimo che è valso tutto il lavoro di questi ultimi anni che nell’ultimo periodo soprattutto da parte dei miei collaboratori in sala e in cucina era diventato enorme.

Un progetto cui abbiamo tutti e tutte collaborato dando anche più di quanto veniva richiesto perché sai, qui io e Paolo stiamo costruendo il nostro futuro ma sapere che ci sono persone che lavorano qui e che vivono questo posto come fosse un prolungamento della loro vita è un traguardo nel traguardo. Un momento pazzesco te lo giuro, ho i brividi solo a ripensarci. Fammi cogliere l’occasione di questo spazio per ringraziare indistintamente tutti e tutte perché è proprio vero: da soli non si fa nulla. 

Mentre chiacchieriamo è arrivata la notizia della vostra riconferma in Guida, ve lo aspettavate? Come si riparte dopo una cosa così? 


Più che aspettarcelo lo speravamo chiaramente, noi siamo consapevoli di non aver mai abbassato la guardia anzi e quindi sapevamo che la partita era ed è sempre ancora molto aperta. Chiaramente è un traguardo nel traguardo e la conferma che non siamo solo una meteora ma siamo qui per restare e con “qui” intendo qui sui Colli Euganei, a Teolo, perché ci tengo a ribadirlo: abbiamo fatto tutto questo proprio qui, in una zona tanto bella quanto complessa per la ristorazione. 

Voi siete giovanissimi, il duo in cucina (sì, anche in cucina ci sono due fratelli: Marco e Claudio Mandara) pure e così come lo staff tutto. Cosa significa per questa nuova generazione di ristoratori e Chef entrare in una Guida che per molti è solo polverosa? 


Per noi è stato un successo enorme, il segnale che tutto quello che abbiamo impostato in questi anni non solo ha un senso ma è anche sulla giusta strada e sapere che qualcuno di così importante l’ha compreso ci ha dato una carica pazzesca per continuare a investire. Per Marco e Claudio in cucina poi è stato il riconoscimento che tanto attendevano e che gli permette di ripartire con la certezza granitica di fare le cose come devono essere fatte, anche quando spesso qualcuno dice il contrario. 


Noi siamo giovani è vero ma il raggiungimento della Guida era uno dei nostri obiettivi primari, tanto che ora ci stiamo godendo il momento e stiamo anche ripartendo da qui con tutta la calma del caso. So che per molti è tutta “fuffa” o che spesso questi riconoscimenti non sono da tutti amati però noi lo volevamo e lo abbiamo e non posso nemmeno nasconderti che in termini di risultati la cosa stia dando ii suoi frutti, abbiamo molti clienti da fuori città che vengono qui proprio grazie alla Guida. 

Noi ci siamo persi in chiacchiere ma voi in questi giorni siete di cambio menù, corretto?


Esatto, abbiamo presentato il nuovo menù proprio in questi giorni che conferma sempre la presenza di una carta bella sostanziosa e di due menù degustazione: quello dei “classici” e quello “blind” che consigliamo sempre ai più curiosi. 
Cosa troverete questa stagione? Pastrami di Wagyu, canederli con acquafaba, storione e caviale al tartufo e quaglia a “modo nostro”.

Come in Corte Aurora
Via Chiesa Teolo, 1 - Teolo (PD) 
Tel. 3331566758

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