Un'oasi di pace alle porte della città. Se la descrizione vi sembra già sentita e magari un po' vaga, non siete mai stati in quest'agriturismo a pochi minuti dal centro di Lecce. Che non sarà il prototipo della metropoli caotica ma neppure il giardino dell'Eden. E il desiderio di fuggire da traffico e clacson è costante. Peccato che non sempre si abbia il tempo di raggiungere destinazioni che ci rimettono, anche per poco, in contatto con la natura, la bellezza, il tempo lento. E, in questo caso, anche la buona tavola.
Qui si può fare, trovarsi immersi nella campagna salentina in pochi minuti di automobile.

Al nostro arrivo, una giovane coppia con bebé - che soggiornerà nella struttura - ha la nostra stessa espressione beata. Sembra una magia l'atmosfera che si respira in questa campagna assolata. Filippo Cavaliere de Raho è pronto ad accoglierci all’ingresso, cui si giunge da un lungo viale alberato che oltrepassa la ferrovia (e quel passaggio già segna il limite tra un tempo e un altro, tra rumore e silenzio, tra frenesia e calma).


Ci avviamo verso il ristorantino, tra gli ampi spazi di questa tenuta rurale e nobile, dove ogni elemento è un pezzo di storia – del luogo e del territorio – lasciato o inserito con cura. Spazi d’ombra e sole, in un febbraio che sembra primavera.
Bollicina di benvenuto e, calice in mano, esploriamo con gratitudine gli esterni. La discreta piscina circondata dagli alberi, i terreni coltivati attorno, la piccola cappella dallo stile e dai colori tipici, con una pianta di cappero che quasi ne segna l’ingresso e sembra l’immagine concentrata del Mediterraneo.

Ci accomodiamo nell’accogliente ristorantino, una sala che rimanda al sapore delle nobili tenute del Sud Italia dove la fa da padrone un camino con le morbide linee in pietra leccese. 
Filippo, perfetto padrone di casa, ci suggerisce il vino che ben rappresenti il territorio, e possa accompagnare al meglio ogni portata: un bianco che – come tutte le referenze selezionate nella carta vini – è figlio di queste terre.

Chi ci accoglie in sala è la dolcezza fatta persona e ha la grazia della professionalità. È con lei che arriva la prima portata, esempio perfetto di un menu stagionale e a km zero, esattamente come un agriturismo dev’essere.
Partiamo con un Tortino di carciofi su fonduta di canestrato – che sarà in carta per tutta la primavera – che coniuga splendidamente la delicatezza del carciofo con il gusto intenso del canestrato, un equilibrio di consistenze giocate su morbidezza e cremosità di grande comfort per il palato.


Proseguiamo con due primi:
Tagliatelle all’uovo fatte a mano con ragù bianco di coniglio. Piatto meraviglioso grazie alla consistenza della tagliatella: spessa e dalla cottura perfetta, e un ragù in cui le verdure, dell’orto naturalmente o al più da selezionati fornitori locali, sono tagliate grossolanamente, donando piacere alla vista e al gusto che ne distingue ogni sfumatura.


Gnocchi di barbabietola rossa con fonduta di canestrato. Anche qui un gioco tra dolcezza e grinta che caratterizza lo stile culinario del bravissimo giovane chef. Gli gnocchi, home made come tutto il resto, impeccabili.


Per secondo: Filetto di maialino avvolto nel suo capocollo, cotto a bassa temperatura e finito in padella con burro e vino. Si impiega più a leggerlo che a mangiarlo. La sua tenerezza, succosità, rotondità grazie alla tecnica che esalta ogni ingrediente ha fatto sì che i piatti fossero vuoti in tempo record.


Infine, un dessert che vale il viaggio. Panna cotta con croccantino alle mandorle. Semplice a dirsi ma quando lo si prova è stupefacente, e serve forza di volontà per non chiedere il bis.
Fortunatamente, è a due passi, ci possiamo tornare il prossimo weekend.



Filippo de Raho - Il Ristorantino 
Via N. Rizzo, Villa Convento, Lecce - T: ​3889992817

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