I professionisti che diventano un tutt’uno con il proprio lavoro sono spesso i più complessi da raccontare perché restituire a parole la grandezza di pensiero, di veduta e di obiettivi che una persona ha quando sposa completamente la propria professione facendola diventare un prolungamento della propria vita beh, è veramente cosa difficile.
Non abbiamo quindi la pretesa di poter raccontare cosa significhi stare affianco - anche solo per qualche ora - a Walter Rampazzo che è l’uomo, la passione e la mano dietro al ristorante Pedrocchino Pizza&Cakes, ma possiamo provare a raccontarvi qualcosa in più sulla sua ispirazione. 

Walter, rieccoci dopo un anno dall’ultima lunga chiacchierata, come stai? Come sta andando il Pedrocchino? 

Sto molto bene e sono veramente pieno d’energia, idee e voglia di sperimentare in questo periodo,  merito delle novità che stiamo provando a portare qui al Pedrocchino, sono carico e non vedo l’ora di concretizzare tante cose. 

Che ne dici se facciamo un passo alla volta e iniziamo dalle novità?

Sì le novità come sai sono il mio pane quotidiano, non riesco a stare fermo e non voglio farlo perché voglio sempre continuare a crescere, migliorare e migliorarmi ed è da qui che è sorta la necessità di comunicare il mio lavoro e questo locale in maniera un po’ diversa da come abbiamo sempre fatto, una comunicazione diciamo meno legata al prodotto e alle cose che proponiamo ma in grado di mostrare l’intera visione che qui dietro c’è e poi qualcosina in più su di me. È un nuovo passo per me e per il team di comunicazione che mi sta aiutando ma credo sia la strada giusta perché sempre di più sentivo l’esigenza di raccontare passioni, idee e visioni sempre nuove. Questo è una cosa che sanno ancora in pochi, sanno magari gli amici e i miei clienti di lunga data ma è una cosa fondamentale per comprendere l’essenza del Pedrocchino ed ecco perché stiamo investendo molte energie per raccontarlo, per raccontarci.

Ancora, ma qui non posso e non voglio svelarti ancora nulla, stiamo lavorando a testa basse su alcuni eventi che speriamo di poter divulgare presto. È una cosa che non abbiamo quasi mai fatto qui al Pedrocchino ma che è secondo me un’altra occasione per raccontarsi attraverso nuove modalità e nuove dinamiche. Ne vedremo delle belle, questo te lo prometto!

Tra tante novità una costante resta: la qualità!

Quello sempre e per forza, la qualità delle materie prime vieneprima di tutto. Di recente abbiamo anche visitato uno dei nostri principali fornitori, abbiamo toccato con mano e raccontato un po' la sua storia. 

Hai un modo tutto personale d’intendere la fase creativa. Il risultato sono pizze che raccontano chi sei più di qualsiasi altro giornalista, no? 

Sì credo sia un po’ così. La mia vita è sempre stata un po’ figlia della casualità o di cose che apparentemente sembrano non avere un senso e poi sono tutto o, ancora, di errori tramutati in possibilità. E così è sempre stato anche per le mie pizze. Prendi ad esempio la pizza “L'Ha sospesa” che è forse una delle più creative mai prodotte che al quinto giorno di lievitazione viene sospesa e allungata su degli appendini, di fatto lievitando in aria. Assomiglia in modo particolare a quei famosi orologi di Dalì, no? Desiderio che emerga la mia passione per l’arte e la musica, due grandi costanti della mia vita che mi hanno sempre ispirato. 

Ne hai una preferita o è una domanda impossibile? 

L’Ha Fritta, la Morbidosa, l’Ha sospesa, l’Ha Girata e L’Ha Sconvolta insieme a L’Ha Spaccata, sono sicuramente quelle che preferisco. Rappresentano fasi della mia vita e le porto nel cuore.




Pedrocchino
Via Roma, 13, Campodoro (PD) 
Tel. 3396881851

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