Appassionati. Innamorati. Convinti. Consapevoli.
Non capita spesso di trovare persone che possono essere descritte così, entrambe ed entrambe assieme, eppure ogni tanto queste cose accadono e quasi mai centra quell’allineamento di pianeti che tanto decantano ma quasi sempre invece, è qualcosa che ha a che fare con quanto tu sei disposto a scommettere su di te, su di una coppia, su di un progetto. 


Siamo finalmente andati a conoscere Patrizia Nardulli e Adrian Fortunato che, dopo moltissime vite vissute (sempre insieme) hanno scelto di mettere radici, famiglia e impresa qui a Padova, città che non è per loro natale - ma che lo è per la seconda figlia e per il piccolo che arriverà - ma che è per loro, oggi e probabilmente per sempre, casa. 
Loro sono i volti, le mani e le menti dietro al virtuoso progetto Crazy Tuna, il sushi tropicale che sta piacendo così tanto e in così poco tempo da aver loro permesso di aprire già ben due locali in città, il primo in zona Paltana, il secondo in pieno centro città nel Sotto Salone. 
Abbiamo fatto due chiacchiere con loro e pure con la grande di casa, Mia, che come i genitori non si è risparmiata. 

Che ne dite se partiamo dall’inizio e ci raccontate chi siete e come arrivate qui a Padova? 

Patrizia: Quanto tempo abbiamo, perché la nostra è una storia lunghissima piena di cambi di scena e sopratutto di continenti ma è pure una storia professionale che s’interseca moltissimo con quella professionale che oggi abbiamo finalmente potuto iniziare qui a Padova. Io e Adrian ci conosciamo in Italia circa quindici anni fa e per uno strano gioco del destino proprio in Italia scegliamo di trasferirci dal Venezuela, forti dall’avere il secondo passaporto certo, ma convinti di dover offrire qualcosa di migliore e di più sicuro alla nostra famiglia che già avevamo iniziato a costruire con Mia. Scegliamo quindi Padova perché avevo mia sorella qui che studiava e con la bimba era per me importante avere un volto conosciuto attorno a tantissime persone ancora da conoscere, inutile dire che ci siamo innamorati subito di questa città. 
Noi nel nostro paese facevamo tutt’altro tanto che dico spesso che nella ristorazione ci siamo capitati per caso e abbiamo convintamente scelto di rimanerci in seguito, con ferrea volontà. Prima ci occupavamo di marketing, avevamo una nostra attività che andava anche molto bene; io mi occupavo della parte di comunicazione mentre Adrian seguiva più il ramo aziendale del progetto. Quando abbiamo deciso di trasferirci e siamo arrivati qui (con la mia famiglia che ci ha seguito pressoché subito) abbiamo provato a rimetterci in gioco nel nostro campo e ci siamo pure riusciti quasi subito, poi il Covid ha complicato moltissimo le cose e da lì abbiamo dovuto reinventarci.

Una città nuova, la famiglia tutta al seguito e un momento complicatissimo per il mondo intero: come avete fatto?


Patrizia:
Adrian aveva un fratello a Catania che aveva un ristorante di sushi, lo aveva avviato da poco e aveva grande necessità di personale così dopo non poche difficoltà ha deciso di trasferirsi e reinventarsi lì, partendo dal basso senza alcuna remora: per la sua famiglia certo, ma anche per imparare dalla a alla zeta un lavoro nuovo e tutte le sue sfumature. Inutile dire che questa sua determinazione oggi ci ha permesso di poggiare il nostro progetto professionale su basi solide che non arrivano dall’improvvisazione ma da conoscenze di settore. Per fartela brevissima: il lavoro giù non mancava così scelgo di trasferirmi anche io con le bimbe, inizio a lavorare nel marketing dell’azienda e subito dopo decidiamo pure di lanciarci in un progetto tutto nostro: un sushi in riva al mare che andava fortissimo e un ristornate di carne. Il lavoro va bene ma un po’ la mia difficoltà a farmi piacere il Paese un po’ alcune brutte vicende non dipendenti da noi, con molto sconforto ma ancor più decisione scelgo di tentare la sorte tornando a Padova per qualche giorno. Obiettivo? Cercare un locale dove poter aprire il nostro locale. E lo trovo e lo prendo in soli tre giorni, un’impresa incredibile che se ripercorro ora mi fa ancora venire i brividi dalla gioia. Da lì ripartiamo tutti assieme, torna in città anche Adrian e mettiamo finalmente radici, non con poche difficoltà visto che avendo dovuto fare tutto in fretta non avevamo nemmeno una nostra casa perché non vi era stato il tempo di cercarla. 

E da lì?


Patrizia:
E da lì inizia un sogno che ci porta qui seduti con te oggi, un sogno chiamato Crazy Tuna. Il primo locale lo apriamo a Paltana il 23 maggio 2023 ed è subito un’esplosione di gioia, novità e condivisione. Eravamo molto felici e consapevoli di essere sulla strada giusta, stavamo bene. Poi un colpo di fortuna che però non è solo fortuna ma anche un grosso lavoro nostro di ricerca ci permette di avvicinarci al Sotto Salone, entriamo in contatto con alcuni amici e clienti che ci sostengono e che ci aiutano e infine eccoci qui: apriamo il primo sushi del Sotto Salone il 23 marzo di quest’anno. Un sogno che si avvera non solo perché siamo in una cornice per noi importantissima ma anche perché devi sapere che il nostro obiettivo era sempre stato quello di aprire qui in città, obiettivo che abbiamo oggi raggiunto a nemmeno due anni dall’inizio del nostro cammino, incredibile

Adrian: Si ci tengo solo a rimarcare il fatto che non crediamo nella fortuna, quella che ti cade addosso, sicuramente siamo stati fortunati a poter conoscere alcune persone che sono state fondamentali in questo processo ma la cosa importante è sapere che è un lavoro che ci siamo costruiti perché siamo conosciuti come due persone appassionate, serie, professionali e capaci e questo ci ha permesso di raggiungere questo traguardo immenso. 

Crazy Tuna, come mai questo nome? 

Patrizia: E’ un nome che ripercorre un po’ tutta la nostra storia personale e professionale. È una dedica a modo nostro a un locale che frequentavamo moltissimo in Venezuela, si chiamava Ugly Tuna ed è stato per molto tempo palcoscenico di nostri momenti felici. 

Adrian: Sì e siccome noi siamo un po’ “crazy” e non certo ugly allora abbiamo deciso di modificarlo. 

Adrian, tu sei in cucina, ci racconti che sushi proponi? 


Adrian:
E’ un sushi molto diverso da quello classico tanto che non amiamo fare comparazioni, sono proprio due cose e due mercati diversi e va benissimo sia così, abbiamo molto rispetto per chi fa questo lavoro e sappiamo quanto sia duro. È un sushi che ha come ingredienti principali l’amore e la passione, poi arriva tutto il resto: il riso di qualità, il pescato buono, la frutta di stagione e le salse giuste. È un sushi molto fresco, divertente e colorato, è un’esplosione di gusto dove senti ogni ingrediente ma nulla sovrasta perché è tutto frutto di una nostra ricerca e prova personale. 


Patrizia:
Oggi Adrian segue il nuovo locale del Sotto Salone mentre a Paltana abbiamo il migliore amico di Adrian e la sua compagna che ci danno un aiuto fondamentale. Nerio Diaz e Malia Milagors sono arrivati direttamente dal Venezuela sposando questo progetto e non potremmo che esserne più fieri, felici. 

Siete giovani eppure sembrate aver vissuto moltissime vite, cosa vi aspettate dal futuro? 


Patrizia:
L’idea è quella di far diventare Crazy Tuna un franchising, vorremmo aprire altri punti vendita in Italia ma anche all’estero, con la ferma decisione di rimanere sempre noi titolari del marchio, per permettere di poter gestire sempre tutto con la stessa qualità e con quei due ingredienti cari ad Adrian quanto a me: amore e passione. 

E ora la domanda di rito: Mia (la figlia più grande della coppia): qual è il tuo piatto preferito? 


Mia:
In assoluto la pokè. Mi piace quando papà me la fa con il platano, l’avocado, il mango, gli edamame e il salmone cotto. Però ho anche una mia personale creazione, sai quando dicono “creazione dello Chef”? Ecco questa la chiamiamo “creazione di Mia”, non è a menù ma chissà magari potrebbe funzionare, l’ho inventata io tutta da sola. È con foglia di soia, riso, avocado, mango, salmone fritto, salsa teryaki e tanto amore. 

Crazy Tuna, 
Viale S. Giovanni Bosco, 8c - Padova 
Tel. 3756206209

Crazy Tuna, 
Sotto il Salone, 19 - Padova 
Tel. 3761295597

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