È il 2006 quando Francesco Morra decide di aprire una pizzeria napoletana in pieno centro città a Padova, in via Dante 34. Oggi, quasi vent’anni dopo, non solo Francesco è ancora lì dentro il suo Rosspomodoro di via Dante 34, ma ha ancora qualcosa da dire, insegnare, proporre e perché no, pure da imparare perché non si è mai arrivati, dice lui. Una cosa che ha scoperto negli ultimi anni? Che la parmigiana di melanzane non si batte, ma che se scegli gli ingredienti giusti e di qualità anche i prodotti vegani (che oggi propone al locale) non sono male per nulla. Provare per credere, parola di Francesco. 

Qui il racconto di una pausa pranzo molto pausa ma soprattutto molto pranzo andata e ritorno al Sud, vissuta con la stessa veracità, frenesia e opulenza che avremmo potuto trovare in quel di Napoli centro. Insomma, questo il nostro pranzo incredibile da Rossompomodoro.
Ps. Se replicate, noi non garantiamo per l’abbiocco post pranzo, però sulla gioia finale sì. 

Ci lasciamo consigliare da Francesco che non ne sbaglia una…


…e infatti punta subito il dito su di un piatto ben preciso e si chiama “Sfizio Napoletano” e promette già molta felicità e molto fritto. È un piatto bello corposo, pensato per essere condiviso almeno in due persone ed è pensato per chi è indeciso e vuole intanto farsi un antipasto iniziale o per chi desidera provare più specialità del locale. 


Da cosa è composto? Bruschette con pomodoro ramato, aglio e origano; ricotta di bufala sale e pepe e crostini di pane fatto in casa al carbone vegetale; crocchè di salame e provola affumicata; zeppoline alle alghe; zucchine alla scapece e un’insalata fresca di polpo con patate guarnita da pomodoro datterino giallo e rosso, olive, chips di topinambur e olio al limone.

Un tripudio di bontà ma anche di pomodori stagionali tanto che è lo stesso Franceso a raccontarci la versione invernale del medesimo piatto che si differenzia per la presenza di: parmigiana di melanzane, polpette della nonna, polpo cotto con crema di patate e un bocconcino di salsiccia e friarielli. Sorridendo Francesco ci dice: “sì, decisamente più impegnativa di questa ma d’inverno serve più energia, ora quello che serve è freschezza”.


È un piatto molto buono con picchi di buonissimo in alcuni punti ma è soprattutto un piatto che ripercorre la storia di questo luogo che ha fatto della tradizione campana il proprio marchio di fabbrica anche quando pressoché nessuno sembrava volerlo fare. E poi è un piatto che racconta l’attenzione maniacale che Francesco e la sua squadra hanno nella scelta degli ingredienti e delle preparazioni.


Esempio lampante lo è la scelta di usare prodotti presidio Slow Food oppure di fare ricerca personale, da qui la scelta di non usare il pan grattato per le panature bensì il panko che sì, costa sicuramente di più ma a livello di gusto e croccantezza non si batte. Parola di Francesco e pure nostra. 


E poi è un piatto (oltre che bellissimo) perfetto per non litigare perché tra fritti e piatti freddi permette di scegliere ciò che si preferisce perché tanto è inevitabile che ognuno di noi abbia i propri preferiti. I miei? Crocchè con il salame e la provola affumicata, zucchine alla scapece che puliscono e rinfrescano il palato e la bruschetta che con semplicità quasi imbarazzante, mostra l’importanza di usare ingredienti di qualità. 

Non è finita qui…


Perché anche se il piatto “Sfizio Napoletano” non lo prevedeva, Francesco ci ha tenuto particolarmente anche a farci assaggiare un piccolo regalo della cucina che però può essere tranquillamente essere scelto dal menù. Anzi, Francesco ha proprio detto: “Devo per forza portarti anche un fiore di zucca perché è il momento perfetto per assaggiarlo e non posso proprio lasciarti uscire senza questo. È un fiore di zucca che viene panato e fritto e che riempiamo di ricotta di bufala, mozzarella fior di latte, Grana Padano DOP, Pecorino Romano DOP e basilico.”

Aveva ragione, è un sfizio che non potevamo mancare. Sarà che il prodotto di partenza è non solo buono ma tra i nostri preferiti, sarà che ricorda nonna (perché sì, anche qui in Veneto ci proviamo) o sarà che è godereccio da morire con questo ripieno che esplode in bocca ma fate come noi: non lasciarvelo sfuggire. 

E poi un piccolo assaggio!


Mettiamo già le mani avanti: quella che vedete in foto non è la porzione classica che propongono da Rossopomodoro ma è la porzione che il nostro stomaco riusciva a ingerire e siccome Francesco ci teneva assaggiassimo anche questo loro cavallo di battaglia e il cibo non si spreca (mai!) allora ecco qui una versione mignon dei “Paccheri alla Nerano”. 

Come sono realizzati? Paccheri di grano duro trafilati al bronzo con zucchine, una selezione di formaggi e pepe. Un piatto che ti ricorda quella vacanza al Sud, quella giornata magica tra il brusio delle trattorie napoletane e i sapori decisi che solo loro riescono a mettere in campo senza sembrare stucchevoli, eccessivi. Con la differenza che questa è la tua pausa pranzo. 

Francesco avrebbe voluto farci provare tutto il menù quindi consigliamo a voi quello che è rimasto fuori ma che merita l’assaggio! 


In primis ricordiamo che Rossopomodoro è anche e soprattutto una pizzeria napoletana che da ormai diversi anni propone anche delle pizze vegane che vanno molto forti anche su Glovo (la piattaforma di consegna a domicilio cui si appoggiano). Sono ben quattro i gusti che però Francesco ama chiamare "sapori" ma anche "stagioni" e sono veramente sfiziosi e di alto livello: crema di fiori di zucca con salsiccia vegana e mozzarella di riso; zucchine alla scapece con menta e mozzarella di riso; margherita classica ma con la mozzarella dedicata (che non richiede maggiorazioni) e funghi champignon con mozzarella di riso e chips di patate viola. 


E proprio le chips di patate viola e quelle di topinambur (assieme alle chips di rapa viola, le ultime a destra) sono l’ultimo assaggio di questo pranzo perché Francesco - lo abbiamo detto - ci tiene molto ai particolari e soprattutto ci tiene che si veda come ogni particolare è pensato per essere proprio come dev’essere. Che dire? Perfette nella pizza certo, ma anche così da mangiare davanti ad un bel film! 

Sezione dolci? Presente

Noi non avevamo letteralmente più spazio ma Francesco avrebbe voluto farci provare la loro brioche con il gelato e topping a scelta che torneremo assolutamente a provare essendo una cosa molto adatta alla stagione che si sta ora aprendo. Ma se non siete amanti del genere beh, tocca buttare le proprie energie sul loro cannolo farcito al momento. Meglio di così? 


Il locale ha ampio spazio interno dotato di condizionatore ma ha anche un intimo e molto caratteristico plateatico in Via Santa Lucia, plateatico che per buona parte della giornata è al sole. Qui i posti a sedere sono circa una quarantina. 

Il servizio di street food verrà invece riattivato verso Settembre con la riapertura delle scuole. 

A pranzo è sempre previsto, oltre al classico menù, la possibilità di un menù a prezzo fisso (10/12€) con piatti che cambiano ogni 5 giorni circa. 


Rossopomodoro
Via Dante Alighieri, 34 - Padova 
Tel. 0498751645

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