In Via Salvemini, a pochi passi dal Politecnico dell’Università di Bari, tra tanti ristoranti e baretti, nasce la prima pasticceria francese della città di Bari: Andy Havlík - Chef Pâtissier. 
Siamo andat ad intervistare Andy, il pasticcere giramondo per raccontarvi la sua storia e di come abbia deciso di trasferirsi a Bari per amore. 

La Storia di Andy


Andy Havlík è originario della Repubblica Ceca. Ha studiato economica e turismo e all’età di 19 anni ha iniziato il viaggio per seguire la sua vera vocazione: diventare uno chef.
Il suo percorso lavorativo è stato ricco di esperienze, tra le tante ricordiamo: il ristorante, consigliato dalla guida Michelin, Dax, del famoso ristoratore Olivier Maisonnave e il ristorante due stelle Michelin The Green House a Dublino.

Nel 2019 viene ammesso alla Ecole Nationale Supérieure de Pâtissierie di Alain Ducasse, ed è qui che completa e affina la sua formazione nell’arte della pasticceria francese. 
Completato il suo percorso, si trasferisce per amore della donna della sua vita a Bari, dove per volontà del destino entra in contatto con i fratelli De Giglio, che decidono di assumerlo come chef del ristorante Hagakure Noh Samba. 

Da semplice impiegato a socio dei due fratelli, quando questi ultimi hanno deciso di investire il tutto per tutto in Andy creando un format a lui dedicato che lo rendesse protagonista indiscusso. 

“Quando sai di avere tra le mani un fenomeno lo senti” - afferma Vincenzo De Giglio - ”abbiamo voluto usare una risorsa come Andy, che aveva bisogno di confrontarsi con nuovi stimoli, e direi che i risultati si vedono”

E' stato difficile il trasferimento a Bari?


Ci confida Andy: Il trasferimento non è stato difficile perché già diversi anni prima avevo visitato due regioni del Sud Italia in vacanza (Campania e Sicilia). Mi sono innamorato subito della cultura dello star bene, mangiare bene, vedere splendere il sole ogni giorno a differenza di Dublino, che è stata la mia casa per quasi dieci anni, ma il clima è molto rigido e piovoso.
Arrivato in Puglia, mi sono subito sentito a mio agio, soprattutto perchè sono stato accolto dalla famiglia di mia moglie”. 

Parliamo della pasticceria, e dell’offerta che i nostri lettori possono trovare da Andy


“Amo il concetto della mini patisserie moderna, instagrammabile e bellissima; sono un esteta assoluto, come tutti i pasticceri, e io lo sono in maniera specifica e grazie alla mia formazione, possiamo inquadrare la pasticceria Andy nel filone della pasticceria filo-francese. 
Tuttavia mi piace anche molto sperimentare e realizzare nuove creazioni, ecco perchè abbiamo inserito in menù anche una proposta salata, perché qui si può anche fare aperitivo, abbiamo una carta vini interesante, con ovviamente lo Champagne".

Progetti futuri per la pasticceria?


Da poco  abbiamo iniziato con i catering, che hanno riscosso grande successo. Abbiamo lavorato in diversi eventi come matrimoni ed eventi istituzionali, un esempio è quello per Areoporti di Puglia. A breve progettiamo di allargarci per poter realizzare una zona dedicata ad eventi privati, ad oggi molto richiesi, soprattutto grazie alla zona strategica in cui ci troviamo".

[i][n.d.r.] Per prenotare un catering per il vostro  evento potete contattare direttamente la pasticceria e sarete attentamente guidati nella scelta. Per scoprire quando la sala interna sarà agibile per ospitare gli eventi privati dovete seguire le pagine social [/i]

Progetti futuri, torniamo a te: il segreto per il dolce perfetto?


“Per me il dolce perfetto non esiste: ho imparato tantissimo dagli errori e penso che quello che faccio possa migliorare sempre giorno per giorno perchè è in continua evoluzione; anche quando mi sento soddisfatto del mio lavoro, c'è sempre qualcosa dentro di me che mi spinge ad andare oltre e cercare sempre nuovi metodi e strategie per perfezionare le mie creazioni”.

Cosa vorresti dire alle future generazioni di pasticceri?


"Alle future generazioni di pasticceri vorrei dire che per ottenere i risultati nel lavoro è necessario fare molti sacrifici; anche io ne ho fatti soprattutto in giovane età, e continuo a farne tutt'oggi. Sono partito dal basso per poi crescere professionalmente, ma questi sacrifici alla fine mi hanno dato la possibilità di  arrivare dove sono e avere una visione a 360 gradi del lavoro. Penso che questo possa essere possibile solo grazie ad un approccio umile, essendo disposti ad ascoltare e accettare le critiche costruttive di chi ha un ruolo di maggiore importanza e un'esperienza alle spalle". 

Ti piacerebbe insegnare e lasciare a qualcuno i tuoi trucchi del mestiere?


"Per me è stato sempre molto importante avere come punti di riferimento degli Chef con grande entusiasmo che mi hanno "contagiato" con la loro passione, e sarei felice di poter fare lo stesso perché penso che senza il passaggio generazionale, non ci possa essere un'evoluzione. I migliori collaboratori però sono quelli che ci mettono il cuore, non solo quelli che pensano ai trucchi del mestiere, perché quelli non sono sufficienti a fare un buon lavoro".

Concludiamo in dolcezza, il tuo dolce preferito?


"Nonostante io mi occupi di preparazioni molto complesse per i miei dolci, mi piace anche apprezzare la semplicità delle cose caserecce e naturali. Ricordo quando da bambino, in Repubblica Ceca, in estate raccoglievo i lamponi, i mirtilli e altri frutti di stagione e il sapore puro di questi frutti è qualcosa che mi riporta in modo sentimentale in quei luoghi e che mi piace ritrovare nei dolci fatti in casa.
Mi piace molto il tiramisù fatto da mia moglie (l'unico dolce che sa fare perché non ama cucinare)".

Andy Havlík - Chef Pâtissier - Via Gaetano Salvemini, 44 - Bari. T: 0807981632

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