Sushi: All You Can Eat da conoscere a Napoli

Pubblicato il 10 aprile 2015

Sushi: All You Can Eat da conoscere a Napoli

Ecco 5 ristoranti giapponesi a Napoli dove puoi mangiare quanto vuoi.

Io adoro l'all you can eat! Non tanto perchè pagando pochissimo posso mangiare sushi fino a non poterne più, quanto perchè in questo modo ho la possibilità di provare tutto! Ma tutto tutto eh! E non me ne pento. Prendo qualcosa, la assaggio: mi piace? La riprendo. Non mi piace? Beh, almeno adesso so cosa evitare! Se anche tu hai la stessa mia curiosità devi assolutamente provare questi 5 sushi restaurant di Napoli.

Giappo Sushi Bar


Giappo è ormai un marchio consolidato in Campania, con diversi punti vendita sparsi in tutta la regione, uno dei più famosi è quello situato in centro, e più precisamente, in Vico Belledonne a Chiaia. Questo ristorante si è fatto notare per l’ottimo sushi e per il carinissimo nastro trasportatore su cui si muovono le pietanze, vero tratto distintivo del locale. La formula All you can eat, qui, è valida dal lunedì al venerdì nell’ora di pranzo; dalle 13:00 alle 14:00 al costo di 13 euro, puoi infatti, sederti al banco e assaggiare tutto quello che ti va, ovviamente finendo sempre ogni portata fino all’ultimo boccone.

Marshal Sushi Restaurant


Il Marshal Clubbing, si trova lungo la bella Riviera di Chiaia, e conta su un arredamento elegante e una bella gamma di offerte. Si parte dall’All you can eat, disponibile tutti i giorni a pranzo e a cena, al prezzo di 20 euro. La formula va comunque prenotata ma a differenza degli altri locali qui, l’offerta prevede la scelta di alcuni set, per 2,4 o 6 persone, che comprendono varie portate, come  sashimi, hot rolls ecc...; una volta terminato completamente il primo set richiesto, se ne possono ordinare altri. Ma non solo, sono disponibili anche i Menù Bento; questi menù hanno un costo fisso di 12 euro,  puoi assaggiarli a pranzo ed è possibile scegliere tra più varianti, c’è quello di carne, di tempura, di sushi ecc... Infine, il giovedì, sempre su prenotazione, si può usufruire dell’offerta Give me five, grazie alla quale ogni piatto presente nel menù costa solo 5 euro.

Zen 2


Zen 2, si trova proprio al centro della città, nei pressi del cinema Modernissimo, e propone la sua formula All you can eat tutti i giorni a pranzo (al costo di  15 euro) e a cena (al costo di 20 euro), bevande escluse, attirando moltissimi clienti. Il rapporto qualità/prezzo è buono e qui davvero si può mangiare fino a scoppiare, senza nessun limite, il servizio  è veloce e, inoltre, è bello trovare un locale come questo arredato in stile giapponese tradizionale.

Nero Sushi Japanese Restaurant


L’arredamento molto curato, la qualità del cibo e la posizione invidiabile (il lungomare di via Partenope), hanno fatto in modo che il Nero Sushi Japanese Restaurant conquistasse presto il cuore di molti clienti, grazie anche alla sua proposta All you can eat; qui con 20,00 € mangi ciò che vuoi (esclusi bibite e dolci).  La prenotazione va effettuata via facebook, e le regole da rispettare sono semplici, alla prima ordinazione possono essere richiesti due piatti, dalla seconda in poi solo uno , e, ovviamente, per ottenere una nuova portata occorre aver mangiato completamente quella precedente.

Hachi Ristorante Giapponese


Questo suggestivo ristorante giapponese, situato al Vomero, famoso per il suo buon sushi, propone la formula All you can eat, più volte alla settimana, è possibile infatti usufruire dell’offerta sia a pranzo il sabato e la domenica, sia a cena dal lunedì al mercoledì. Le regole sono sempre le stesse, obbligatorio prenotarsi via facebook e, una volta seduti al tavolo, terminare tutta la portata richiesta prima di ordinarne un’altra. In più, Hachi, offre un’ulteriore menù a prezzo fisso, dal giovedì al venerdì infatti, è possibile pranzare con 15 euro, e il prezzo include anche acqua, servizio e coperto.


Foto di copertine: Kimishowota su Flickr

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scritto da:

Chiara Cimini

"Il tesserino da giornalista pubblicista, i film nei cinema semivuoti, i cibi molto conditi, gli anni ’80, la birra belga, i pittori dell’ottocento, le serie tv, i viaggi e la voglia di scrivere per vivere e vivere per scrivere."

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