4 cose da fare a Napoli

Pubblicato il 3 novembre 2015

4 cose da fare a Napoli

Ecco quattro cose da fare se ti trovi a Napoli e vuoi conoscerla fino in fondo

Spesso penso cosa dovrebbe vedere assolutamente un turista se venisse a Napoli, allora mi perdo nell'infinità di cose da fare. Ma ce ne sono quattro che secondo me sono davvero fondamentali, ecco quali sono.

La sedia miracolosa


Nel cuore dei quartieri spagnoli, ci sta una piccola chiesetta e la casa che appartenne a una santa, Santa Mariafrancesca. La cosa particolare è che all'interno si trova una sedia su cui vengono a sedersi tutte le donne che chiedono una grazia, in particolare quella di avere un bambino e che ci credi o meno, la stanza è piena di coccarde di nascite.
(Chiesa di Santa Maria Francesca,  Vico Tre Re a Toledo, Napoli)

La Napoli di sotto


Napoli in superficie è bella ma se ti domandi cosa ci sta al di sotto, beh allora devi fare un giro nella Napoli sotterranea dove in passato  la gente ha condotto un'altra vita, sfruttando il suo interno in mille modi, anche come prezioso rifugio durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
(Napoli sotterranea, Piazza San Gaetano, Napoli)

Il tesoro della faccia gialla


Come si sa, il patrono di Napoli e San Gennaro e ogni anno tutti i napoletani aspettano il miracolo dello scioglimento del sangue e se ne vuoi sapere di più, ti consiglio di visitare il Museo del tesoro di San Gennaro, anche detto faccia gialla, il nome  dovuto alla sua statua più famosa in argento dorato.
(Museo di San Gennaro, via duomo 149, Napoli)

La trattoria scostumata


Andare da Nennella a Napoli è d'obbligo, rientra tra le tipiche trattorie napoletane e di queste è di sicuro la più colorita. Qui tutto è molto folcloristico, dal servizio alla clientela e non stupirti se vedi arrivare la frutta servita in un bidet, ma ti assicuro che qui è tutto molto buono, soprattutto la pasta e patate con provola.

Foto copertina di Maritè Toledo da Flickr CC

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scritto da:

Arianna Esposito

Giornalista pubblicista dal 2012, una laurea in sociologia e una sconfinata passione per l’universo delle parole, bilanciata da una certa avversità per quello dei numeri. A chi mi chiede dove ho lasciato il filo, rispondo che il filo, quello del discorso, raramente lo perdo se non per lasciarmi andare di fronte al panorama mozzafiato di Napoli, la mia città di cui sono perdutamente innamorata.

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