La lista dei buoni propositi di settembre
Pubblicato il 4 settembre 2014
Ci risiamo, arrivato settembre, si stila come sempre la lista dei buoni propositi che puntualmente e per definizione vengono abbandonati nel corso dei mesi successivi e si dissolvono come un ghiacciolo al sole. Ma l'importante è crederci, almeno per un pò, eccone qualcuno.
Non c'è dubbio in cima alla lista dei buoni propositi da infrangere c'è senza dubbio quello della dieta da abbinare alla palestra, sulla scia dell'entusiasmo dei chili persi in vacanza, ci proponiamo di pranzare con lattuga e carote e trascorrere la giornata sul tapis roulant, salvo poi lasciarsi sedurre dalla coppia divano e pizza.
E qui iniziano i problemi. Il punto numero 2 della lista è in evidente contraddizione con il primo, ma è difficile resistere alla tentazione di improvvisare cenette etniche a casa al seguito di vacanze trascorse in mete esotiche, salvo poi ripiegare sui ristoranti di Napoli che preparano piatti etnici, con la buona pace dei piatti da lavare.
L'intenzione ci sta tutta, il proposito di rivedere gli amici conosciuti in vacanza è davvero sincera ma una volta rientrati a casa, si viene inevitabilmente avviluppati dal tran tran di lavoro, lavatrici, bimbi da accompagnare a scuola e via dicendo e finisce che così nella migliore delle ipotesi ci si sente via Skype con gli amici lontani.
Questo forse è il proposito più realistico di tutti, l'idea di ripartire quando si è appena tornati è tra l'altro il miglior antidoto per sopravvivere allo stress da rientro. E se il portafoglio è vuoto e non permette di raggiungere mete lontane, per chi vive a Napoli c'è sempre la possibilità di raggiungere le vicine isole, ad esempio Capri dove c'è più di un buon motivo per andarci.
E tu riesci a rispettare almeno uno di questi buoni propositi?
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scritto da:
Giornalista pubblicista dal 2012, una laurea in sociologia e una sconfinata passione per l’universo delle parole, bilanciata da una certa avversità per quello dei numeri. A chi mi chiede dove ho lasciato il filo, rispondo che il filo, quello del discorso, raramente lo perdo se non per lasciarmi andare di fronte al panorama mozzafiato di Napoli, la mia città di cui sono perdutamente innamorata.