Coppia nel lavoro così come nella vita Giulia De Lorenzi e il marito Riccardo Tin sono i volti, le mente, le mani e le scelte che hanno costruito quasi tre anni fa (appuntamento per la terza candelina fissato per il 6 dicembre 2024) il loro sogno professionale, da tutti conosciuto più semplicemente come Enoteca Enoè. 


Siamo andati a conoscerli per voi e ci siamo lasciati trasportare nel loro mondo fatto di bottiglie e prodotti di qualità che devono sempre raccontare una storia, oltre che coccolare il palato. 

Allora, da dove iniziamo? 


Giulia:
Iniziamo dalla passione di mio marito Riccardo che lavorando nella ditta di famiglia che da sempre si occupa di distribuzione lato beverage per il mondo Horeca ha di fatto costruito nel tempo ed è come dire, un po’ cresciuta con lui di pari passo a esperienza e studio del settore. A ciò si è sommato una enorme passione per il cibo, cibo che ama non solo scegliere e raccontare ma anche provare in primissima persona e quindi nulla, il resto è quasi venuto da sé. Sognavamo da molto di poter avere l’occasione di fare qualcosa di nostro, assieme, e quando ve ne è stata l’occasione non ci siamo tirati indietro. Era dicembre 2021, attorno a noi la pandemia, ma non ci siamo fatti arrestare nemmeno da quella e tre anni dopo eccoci qui, fieri del cammino imboccato e convinti che questo sia solo un grande inizio. 

Amate definirvi “enoteca” ma anche e forse soprattutto “bottega alimentare”, ci spiegate meglio la vostra idea? 


Giulia:
Come ti dicevo le passioni e le competenze che stanno alla base del progetto Enoè sono tanto per il cibo quanto per il vino (e non solo, ma ci arriviamo con calma) quindi ci piaceva l’idea di creare un posto poliedrico che riuscisse a unire le migliori eccellenze in entrambi i campi. Qualcosa che raccontasse il meglio della produzione artigianale delle nostre terre e non solo e anche qualcosa che potesse fare da raccordo tra noi e i nostri clienti che, venendo qui da noi, hanno così la sensazione non solo di stare bene ma anche conoscere qualcosa di nuovo, provare quel prodotto particolare che magari non avevano ancora avuto occasione di trovare in zona. 


Riccardo
: La cosa a cui tengo maggiormente è che il prodotto che portiamo in tavola, sia questo una bottiglia di vino o un formaggio o ancora un salume, sia qualcosa che abbia un nome e un cognome, una storia, una scelta di vita e un modo di intendere la vita. È un lavoro veramente molto importante e anche faticoso per certi versi - seppur bellissimo - ma la ricerca che vi è alla base di questo progetto è qualcosa di meticoloso ed è come diceva Giulia frutto di una vita di lavoro. Non solo, non mi sono mai fermato e ho sempre voluto continuare a capire e studiare, tanto che non mi tiro mai indietro ad una serata dietro al bancone della cucina e mi sono anche preso il diploma di Sommelier. Non si finisce mai di imparare e di conoscere e se hai la passione poi, tutto diventa ancora più bello. 

Un locale esteticamente bellissimo il vostro, dove il cliente può sentirsi coccolato da voi come dalle bottiglie che avvolgono le pareti come uno scrigno. Però so che ci tenete a specificare una cosa…


Riccardo:
Assolutamente sì perchè ci abbiamo investito e ci investiamo tantissimo in questo particolare che per noi è fondamentale ed è importante tanto quanto proporre un prodotto di altissima qualità: abbiamo voluto un locale elegante e raffinato ma abbiamo creato un posto per tutti, dove tutti possono sentirsi come a casa. Sapere che i nostri clienti ancor prima di bere e mangiare bene, si sentono a loro agio qui è una vittoria che non ha eguali. È una cosa forse banale ma per noi è tutto. 


Giulia:
Esatto ed è una cosa che sembra esserci riuscita anche, ma lo dico a voce bassa che non vorrei rompere l’incantesimo. Scherzo, in tre anni vediamo che si è venuto a creare un legame molto forte con i clienti ed è qualcosa che ci dice che siamo sulla strada giusta.

Questo è stato possibile anche grazie al nostro gruppo di ragazzi in sala e in cucina, sono loro che ogni giorno ci mettono la faccia. Fammeli citare dai che se lo meritano! Loro sono Christian, il nostro Direttore, Francesca la Chef, Alessandro il Sommelier e poi Chiara la ceramista con cui a breve faremo follie. 

Pranzi di lavoro, aperitivi incredibili o cene tutte da godersi minuto per minuto ma non solo perchè avete scelto di non tenere solo per voi questa grande competenza che avete nel settore. 


Riccardo:
Ci teniamo molto “a restituire” perchè imparare qualcosa e non metterlo a disposizione della comunità, degli addetti al settore, dei colleghi o dei clienti ti permette anche di alzare l’asticella per tutti e così poi diventa quasi una sfida. Qui da Enoè fin da subito abbiamo aperto le nostre porte per corsi di formazione di diverso tipo e ora stiamo lavorando per farne ancora, sempre di più e sempre diversi. Ci rivolgiamo sia ai clienti finali che vogliono capire o imparare qualcosa di più ma ci rivolgiamo anche ai nostri colleghi del settore che vogliono provare a proporre prodotti diversi e di sempre più qualità. Vino , avvicinamento al vino, prodotti particolari o gin&tonic ma anche distillati e corsi di cucina di ogni tipo, pasta fresca compresa. 


Giulia:
E poi a breve con Chiara organizzeremo degli aperitivi che saranno accompagnati da delle nozioni pratiche di lavorazione della ceramica, lei che è così brava da averla scelta per farci tutta la linea di piatti del locale. Sarà pronta a breve, non vediamo l’ora. 


Il locale collabora con il gruppo Alajmo di cui è rivenditore di diversi prodotti molto amati del marchio. 

Enoè
Via Chiesetta Vecchia, 12 -  Altavilla Vicentina (VI) 
Tel. 3478823430

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    Via Chiesetta Vecchia 12, Altavilla Vicentina (VI)

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