Nel pieno centro di Bari, a pochi passi dal Castello Svevo, sorge Tuccio, un ristorante che negli anni ha saputo conquistarsi una vasta clientela grazie alla sua autenticità e a un menù che esalta i sapori della tradizione pugliese spesso rivisitati in chiave moderna. Lontano dalle mode passeggere e dagli eccessi della cucina contemporanea, Tuccio è un rifugio per chi è alla ricerca di piatti genuini, preparati con ingredienti freschi e locali. In questo articolo vi racconteremo la nostra esperienza in questo locale, l’atmosfera all’interno, le sue proposte culinarie capaci di celebrare l'anima di una gastronomia concepita per essere davvero a trecentosessanta gradi.


Appena entrati veniamo subito accolti da due memebri dello staff, Sebastiano e Giulia, i quali per tutto il tempo della nostra permanenza si sono dimostrati attenti alle esigenze di ogni cliente. Assieme a noi arriva anche un folto gruppo di turisti, si accomodano immediatamente all’esterno, dove i tavoli danno direttamente in una delle strade del centro storico della città, scannerizzano il Qr code per leggere il menù, poi ordinano decisi con sguardi ambiziosi. Insomma, Tuccio ha aperto da pochi minuti eppure già si lavora a pieno regime.


All’interno, il ricco bancone con vari assortimenti di gin, vermouth, bitter e Gamondi Spirits ci dice subito quanto questo locale funzioni benissimo anche come meta per gli aperitivi. Ancora più dietro c’è la cucina, aperta a qualsiasi ora del giorno, ideale sia a pranzo sia a cena. L’intero locale è avvolto dalla musica di sottofondo, questa cambia a seconda del mood del giorno o del tipo di clientela. Oggi, ad esempio, c'è una bella atmosfera rock con Ray Charles e i Dire Straits.


Tuccio è un locale tranquillo ma allo stesso dinamico, di certo non è uno di quei posti anonimi, polverosi, privi d’identità, basti pensare a come, sebbene ci troviamo nel pieno centro storico di Bari, tutto è arredato con un design minimalista eppure allo stesso tempo molto moderno, con divani in pelle in una sala la cui vetrata dà direttamente su Piazza Giuseppe Massari. Dei vari dipinti appesi ai muri, una scritta sul quadro Cynar recita: "Contro il logorio della vita moderna". Forse un invito a vivere il momento presente non appena si entra nel locale? Intanto arriva Michele, il titolare del locale. Parte “That’s Life”, di Frank Sinatra, siamo pronti a cominciare.

Michele, com'è andata la stagione estiva?

“Molto bene, quest’anno più turisti che italiani, per questo abbiamo un personale poliglotta in grado accoglierli al meglio. Per la stagione invernale prevediamo di eguagliare gli stessi risultati, se non di fare addirittura meglio. Intanto stiamo rivisitando il menù, che comunque ammette variazioni in base alle esigenze del cliente!”

Capitano mai richieste sui generis?

“A volte, le richieste più strane arrivano soprattutto dai turisti. Ad esempio, una volta ci è stato chiesto da un intero gruppo di preparare la carbonara col pollo anziché col guanciale. Spesso queste richieste possono incuriosire per la bizzarria, ma a noi interessa principalmente soddisfare i nostri ospiti, a discapito di una rigidità che non abbiamo mai avuto, per quanto ovviamente siamo molto legati alla tradizione.”


Siccome a Bari c’è ancora l’estate col suo caldo torrido, ci mettiamo all’interno con l’aria condizionata. Il menù è disponibile sia cartaceo sia tramite codice Qr, stessa cosa per le modalità di pagamento: al bancone o con app. Noi però decidiamo di affidarci alle proposte degli chef Francesca e Michele, i quali ci propongono un percorso davvero niente male all’interno del vasto repertorio gastronomico di Tuccio.


Partiamo subito con una carrellata di antipasti, per tutti abbiniamo un rosato Contessa Staffa antica Enotria, un nero di troia biologico, pugliese nonché una delle etichette più rinomate d'Italia.


Si comincia con le cartellate salate con salmone marinato, stracciatella e caviale di soia.


Seguono le “cozze provolone”, preparate con una spuma di provolone, una pasta brisé al nero di seppia, uva di mare e cozze al vapore.


Come terzo antipasto arrivano le “Cozz' & roll”. “Si tratta di una versione rivisitata di patate, riso e cozze”, ci spiega chef Francesca, "Noi lavoriamo esclusivamente rivisitando i piatti della tradizione, e poi li ruotiamo di stagione di stagione in base alle materie prime disponibili. In questo caso la ricetta è la solita di patate, riso e cozze, ma abbiamo un roll, il che lo rende praticamente come un sushi, con la base della patata al forno croccante, dopodiché lo chiudiamo e lo scottiamo per renderlo croccante. Infine sopra ci mettiamo polvere di prezzemolo e Chips di pecorino”.


Arriva il primo: “Carbonara d'estate”, con scaglie di formaggio. Una delle più buone carbonara che abbia mai mangiato. “Invece di avere il tuorlo”, spiega questa volta Michele “Abbiamo pensato di mettere una crema di datterino giallo con pecorino e guanciale, in pratica è sempre la stessa carbonara mentre cambia la base”.


Ma c’è di più: di questa carbonara c’è anche una versione: con dei chips di riso croccanti al posto del guanciale, con pomodori secchi a condire perfettamente il tutto. Lo abbiniamo con un buon vino bianco Albidus.




Per secondo gli chef ci propongono il roast beef con spezie abbinato con un vino rosso Conte Gian Girolamo, 14,5%.


Per completezza arriva un altro secondo, questa volta di pesce: è la tagliata di tonno "tolo-tolo", ovvero un tonno tataki scottato con crema di carote e verdurine croccanti.

Tuttavia i secondi di Tuccio non si fermano qui, poiché il locale è al momento l’unico a Bari ad avere una specialità per vegani assolutamente ultramoderna: la carne stampata in 3D!


Questo taglio di carne totalmente vegana viene ricavato dalle proteine del pisello e della soia e ha la stessa consistenza di una carne vera. Il sapore, incredibilmente, è assolutamente identico a quello della carne ricavata da animali. “Abbiamo sempre un 30-40% del menù totalmente vegano”, ci spiega Michele “Come uno degli antipasti prima proposti, la cartellata salata, che è totalmente vegana, ma tra i piatti forti abbiamo anche un ottimo humus di ceci con verdure croccanti, mentre per quanto riguarda le salse abbiamo una maionese vegana di agrumi con cui facciamo delle sgagliozze gourmet".


Concludiamo con il dolce, un altro speciale della casa: il tiramisù fatto con pane di Altamura anziché con i savoiardi, il risultato è un originale mix di dolce e amaro a cui ci si abitua subito perché ogni cucchiaiata tira subito l’altra. Anche in questo caso ci troviamo di fronte alla ricetta tradizionale rivisitata in modo eccezionalmente unico.

La nostra esperienza da Tuccio si è rivelata non solo un viaggio attraverso la cucina pugliese tradizionale, ma una scoperta continua di sapori reinterpretati con creatività e rispetto per la materia prima. La capacità di mescolare tradizione e innovazione, insieme all’attenzione per ogni dettaglio, dal servizio al design del locale, rende questo ristorante una tappa obbligata per chi cerca un'autentica esperienza culinaria a Bari. Che si tratti di un pranzo veloce, una cena gourmet o un aperitivo con vista sul centro storico, Tuccio è un luogo che sa come sorprendere e coccolare i propri ospiti. Senza dubbio, torneremo presto per vedere quali altre novità ci riserverà questo gioiello della gastronomia barese.

Tuccio - Piazza Giuseppe Massari 15, Bari. T: 3427988613

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  • Tuccio

    Piazza Giuseppe Massari 15, Bari (BA)

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