A pochi metri da Piazza Vittorio Veneto, in via Ascanio Persio, recentemente rivista e trasformata in zona pedonale, il locale "Le zite" risalta, in modo prepotente, con la bontà dei suoi odori. Ci sono dei tavolini all'esterno, una struttura in legno a coprirli e molti turisti che aspettano il proprio turno per accomodarsi. È un piccolo, quanto accogliente, bistrot che incanta per armonia e bellezza, il cui obiettivo principale è la felicità del cliente e non solo. L'attenzione verso l'ecosotenibilità e la qualità delle materie prime sono solo alcuni dei motivi per cui accomodarsi a un tavolo de "Le zite", ma, di certo, c'è davvero tanto altro da scoprire...

Il menù, perché "Le zite" si distingue da tutti

 



"Le zite" concentra tutta la sua attenzione sulla ristorazione, che sia essa a pranzo o a cena. In un territorio così pregno delle tradizioni culinarie della terra, questo locale profuma di qualcosa di diverso, che difficilmente si potrà trovare nelle strette vicinanze. La loro specialità, infatti, è il pesce, che viene utilizzato e trasformato per adattarsi ad ogni portata, senza mai perdere quello storico legame con le pietanze del posto. A riprova di ciò, lo chef consiglia, come primo, cavatelli (una pasta fresca tipica della zona) e cozze, oppure cavatelli alla crema di pistacchio e gamberi, per terminare, poi, con un secondo che è un po' il cavallo di battaglia del locale, ossia il fantomatico polpo arrosto.

Non solo primi e secondi



Il polpo è davvero il cavallo di battaglia de "Le zite", perché costituisce anche l'ingrediente principale di quel panino per cui la gente sembrerebbe disposta a percorrere mille miglia solo per assaggiarlo: il famoso panino homemade con il polpo arrosto, condito con insalata, stracciatella, patata schiacciata, salsa verde e maionese alla curcuma (il tutto contornato da patatine fritte). Il pane, poi, manco a dirlo, è la tipica "rosetta" di Matera, calda e croccante, che accompagna il polpo in un tripudio di sapori che sa, allo stesso tempo, di mare e di terra. Tuttavia "Le zite" non si fa trovare impreparato anche sulla scelta di altri ingredienti, nel caso qualcuno non gradisse il pesce e, infatti, sia tra i primi che tra i panini, è possibile scegliere piatti a base di carne, come anche totalmente vegetariani, perché l'unico comune denominatore è sempre la qualità e la ricercatezza delle materie prime.

Aperitivi e stagionalità

 

Altra particolarità de "Le zite" è la volontà (e l'intelligenza) di adattare il proprio menù a seconda della stagione. D'inverno, si preferiscono piatti tendenzialmente a base di carne, come, d'estate, quelli a base di pesce. I panini, poi, hanno sempre la "specialità del mese", che viene presentata sulla pagina ufficiale Facebook, ma, a risentire molto della stagionalità, sono anche gli aperitivi. Dal "carpaccio del drago" (dragon fruit, pepe rosa, salmone e insalata), al "samose", dal sapore tutto indiano, le idee sono pressoché infinite e studiate per garantire, al meglio, l'esaltazione delle materie prime, come, anche, l'entusiasmo dei propri clienti.

Birre artigianali e buon vino

 



Con sapori della tavola così forti e ricchi di sapore, è necessario accompagnare il tutto con un bel boccale di birra o calice di vino. Che sia l'uno o l'altro, "Le zite" non si fa, di certo, cogliere impreparato, pronto ad offrire consigli su entrambi i settori. Particolarmente invitanti, risultano le loro birre artigianali, così corpose e profumate, da arricchire, ancor di più, il sapore delle pietanze. In particolare, al tavolo viene consigliata, come birra, "La Fra'Ale", una blanche ottima da gustare anche con l'aperitivo. E, per quanto riguarda il vino, invece, l'"Aglianico del Vulture" sembra essere nato proprio per accompagnare la corposa mollica del pane di Matera in una generosa "scarpetta" nel ragù rosso della casa. Un connubio da provare assolutamente!

L'attenzione ai particolari

 

"Le Zite" si presenta come un locale moderno, disegnato anche per offrire cibo da asporto. L’arredamento è caldo e accogliente, con particolari che rievocano oggetti e materiali della più antica tradizione materana, ridisegnati in modo da offrire un tocco originale e contemporaneo all'ambiente. È possibile mangiare sia nella saletta interna, che dispone di circa una ventina di posti a sedere, sia all'esterno, quando il tempo lo permette, oppure scegliere di portare il tutto a casa, in contenitori riciclabili dedicati. "Le Zite" è, infatti, un locale che non usa plastica monouso, preferendo un innovativo sistema di vendita che garantisce eco sostenibilità, sicurezza alimentare e velocità. Un bistrot 2.0 a tutti gli effetti, in cui si è coccolati da uno staff estremamente giovane, preparato, che desidera solo far sentire a casa i propri clienti.

Perché scegliere Le zite

 



In un panorama culinario così vasto e ben formato come quello lucano, è difficile trovare una propria identità, qualcosa per cui distinguersi e andare orgogliosi. "Le zite" ha lavorato molto in tal senso e, seppur profondamente legato alle proprie origini (come lo dimostra il nome, "le fidanzate", in dialetto materano), non ha tralasciato la voglia di reinventarsi, di offrire al cliente qualcosa che sì, c'era, ma senza grandi pretese. "Le zite" ha portato il pesce nel pieno centro di una delle città più antiche del mondo, ha unito la croccantezza del suo pane al sapore unico del polpo e, ciò che ne è nato, è pura magia dei sensi. Persino attori e attrici, loro che hanno visto il mondo, non se lo sono lasciato sfuggire e, se il famoso regista David Cronenberg ha particolarmente apprezzato lo "spaghettone di Matera", Rocco Papaleo è un cliente fisso e non manca mai di fermarsi per pranzo o cena. Ecco tre motivi, dunque per scegliere "Le zite": qualità delle materie prime; menù sempre vario e mai statico; l'attenzione all'ecosotenibilità.

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