Il porto lounge bar zattere intervista

Pubblicato il 8 settembre 2025

Il porto lounge bar zattere intervista

Tanta grinta, energia e voglia di fare ma senza mai dimenticare la capacità di divertirsi, anche quando i clienti sono particolarmente esigenti: è probabilmente questa la ricetta segreta di Fabiano Milan, da due anni bartender de Il porto Lounge Bar, location esclusiva nel cuore delle Zattere, che in brevissimo tempo si è aggiudicata il titolo di bar più fornito di Venezia, oltre che essere il primo negroni bar dell'isola. Un contesto raffinatissimo in cui il cocktail italiano per eccellenza viene raccontato in tutto il suo splendore e…in tutte le sue varianti. Ne abbiamo parlato direttamente con Fabiano.

Allora Fabiano, raccontaci un po’ di te…


Ho iniziato a lavorare nella ristorazione a 17 anni, quando ancora studiavo all'Istituto turistico. In realtà, le scuole superiori mi sono servite per imparare l'inglese e per darmi la voglia di esplorare il mondo. Ad avermi formato realmente sono state le esperienze che ho fatto negli anni: ho viaggiato molto, ho fatto un corso ad Este con Max Morandi e dopo mi sono spostato in diversi bar dove ho lavorato come manager, ma ad essere fondamentale è stata l'esperienza fatta alle Canarie, dove ho lavorato come PR per un club. Mi è piaciuta molto la sensazione di libertà che ho vissuto in quel contesto perché i titolari mi lasciavano assolutamente carta bianca sulle mie scelte, finché ci fosse profitto, ovviamente. Questa è una cosa che ho imparato e che cerco di applicare ancora adesso nel mio metodo di lavoro: non importano le ore effettivamente lavorate (i famosi “turni da cartellino”), ma mi interessa riuscire ad unire il mio benessere con il profitto e la crescita dell'azienda per cui lavoro.

Hai le idee chiarissime, nonostante la tua età…


Sia io che gli altri due bartender, Vin e Marco, siamo giovanissimi. Quando ho iniziato qui, in realtà, non c'erano loro ma una collega molto giovane e molto gentile che mi ha dato tanto sostegno morale e, ancora adesso, siamo rimasti in ottimi rapporti, Dopo appena sei mesi dall'avvio del progetto, i profitti erano già aumentati e abbiamo trovato diversi sponsor. Quello che mi è piaciuto è che ho trovato un mondo a cui non ero abituato qui, nella realtà alberghiera, e questo mi ha dato molta carica. È giovane anche il nostro modo di approcciarci al cliente: non siamo formali ma cerchiamo di scambiare due chiacchiere con tutti, mettendoli a loro agio e invogliandoli ad assaggiare le nostre creazioni.

Perché la scelta di creare un negroni bar? 


Perché si tratta di un cocktail estremamente versatile. Se ci pensi, si tratta appena di tre ingredienti che puoi variare e miscelare per arrivare alla soluzione perfetta, senza ovviamente snaturare questo cocktail che ha fatto storia e che appassiona il pubblico, sia italiano che internazionale. Presentandoci come un negroni bar, riusciamo ad attirare l'attenzione anche del pubblico italiano che, magari, dopo una giornata a Venezia, vuole tornare in hotel e assaggiare qualcosa di particolare e insolito, rispetto alle proposte tradizionali. Abbiamo dei fornitori che ci propongono i migliori gin provenienti da tutto il mondo ma abbiamo imparato anche a fare dei distillati in casa…

A questo proposito, mi hai parlato della collaborazione con The Merchant of Venice…


Inizialmente, The Merchant of Venice ci aveva fornito dei tester di profumo che avevamo qui, in ingresso, in hotel. Era molto bello vedere che gli ospiti si spruzzavano il profumo prima di andare in giro per Venezia e allora ho preso contatto con l'azienda per chiedere loro di fornirci dei profumi da studiare. Il risultato è stato un percorso di tre cocktail che vede protagoniste tre delle loro fragranze più famose, ovvero Maria Callas, Rosa Elixir e Rococò. Il gioco che abbiamo creato consiste nell'annusare le fragranze per poi assaggiare i nostri cocktail: in questo modo, riusciamo a coinvolgere tutti i sensi e a trasmettere una sensazione realmente avvolgente che passa per l'olfatto e arriva fino al palato.

Qualche novità da anticiparci?


Sulla collaborazione con The Merchant of Venice abbiamo in arrivo una quarta fragranza che diventerà un quarto cocktail ma siamo indecisi se renderla un cocktail a sé o parte di questo percorso. In generale, ci piacerebbe proporre altre degustazioni o lezioni di wine pairing, grazie al supporto di Marco, con dei piccoli abbinamenti food che arrivano dalla nostra cucina. In generale, oltre ai cocktail, si può venire qui anche per gustare un buon calice di vino, mentre per la parte mixology…beh, tutte le nostre proposte costano appena 18 euro: è un buon invito per provare, no?

  • APERITIVI MEMORABILI
  • VACANZE IN CITTÀ
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