Ha riaperto un ristorante leggendario di Padova con un nuovo chef

Pubblicato il 17 maggio 2021 alle 17:57

Ha riaperto un ristorante leggendario di Padova con un nuovo chef

Una “cucina tradizionale contemporanea”, questa l’idea che ha ispirato Stefano Mocellin – proprietario nonché Chef di Al Padovanino di Via Santa Chiara 1, che nonostante la pandemia ha riaperto la serranda con tantissime novità.
Nuovo look, nuovo menù, nuova gestione per un locale storico della città che negli anni i padovani avevano avuto modo di apprezzare sia per la cucina che per l'arredamento (non a caso gli ex proprietari Margherita e Renato arrivavano dal mondo della scenografia) e che da sabato 8 maggio, grazie ad una nuova “brigata” si è presentato come una nuova meta per tutti gli appassionati gourmand della città.
“Vogliamo che il ricordo di ciò che è stato sia valorizzato da quello che proponiamo. Una nuova veste quindi, ma con uno sguardo sempre al passato”. Così si descrive la nuova gestione, a riprova che il legame che si crea all’interno di un locale, va molto, molto oltre il semplice nome.
 

Passione e dedizione, questi gli ingredienti principali della nuova scelta culinaria di Chef Stafano Mocellin; un menù il suo – anzi – dei menù che rappresentano un viaggio tra Milano, Marostica e la Toscana, e il suo successivo ritorno alle origini padovane.
Una proposta differente per il pranzo e per la cena, dove il primo offre la possibilità di ordinare piatti alla carta come “cozze e vongole nel bosco” o “uova e asparagi... più o meno” o di scegliere una delle tre degustazioni espresse tra vegetariana, carne o pesce.
Anche la cena offre due diverse opzioni: il menù “piccolo padovanino” con assaggi di piatti molto differenti tra loro tra cui “riso al salto alla milanese con fonduta di parmigiano reggiano” “gnocco croccante al ragù dello chef” o “ostriche alle erbe alla braceed una proposta di piatti più “corposi” disponibili dalle 19 alle 22. Qui “risotto luxury” con astice e tartufo nero, “maialino iberico bbq” o “esotico” un dolce a completamento del pasto, realizzato con mousse al cocco e cioccolato bianco, gelè di passion fruit, insalata di mango all’olio e sale maldon.
Viaggi e origini che non si ritrovano solo nella scelta di accostamenti, ingredienti ed esaltazioni di ricette della tradizione; ma che rispecchiano anche la scelta della carta vini: Al Padovanino infatti troviamo molto Triveneto, Lombardia, nonché ovviamente Toscana.
 

Stefano Mocellin, 33 anni e padovano d’origine, a Padova ritorna dopo una lunga gavetta (anche di livello) in diversi ristoranti italiani come i milanesi Primonovecento, Ribot e Ristorante Unico dove lavorava sotto la guida di Chef Fabrizio Ferrari. Ci tiene però a ricordare come tutto sia iniziato con una Scuola, l’Accademia delle Professioni di Noventa Padovana che gli ha offerto le basi professionali, la qualifica ed uno stage per iniziare, e un sogno: esprimere i sapori di una volta in chiave contemporanea.
 

Stefano Mocellin al Padovanino
Via Santa Chiara 1, Padova
Tel. 3756197434
Obbligatoria la prenotazione

 
 
Qui il menù completo


Foto reperite nella pagina Facebook di Al Padovanino 

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scritto da:

Anna Iraci

Nata a Padova qualche anno fa, appassionata di film gialli e pizza diavola, meglio se assieme. Giocatrice di pallavolo nel tempo libero e, nel restante, campionessa di pisolini. Saltuariamente (anche) studentessa. Da grande voglio scrivere, ma siccome essere grande è una rottura, intanto bevo Gin&Tonic. Con il Tanqueray però.

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