Aria di novità in quel di Campi Salentina: dallo scorso 2 agosto, infatti, a impreziosire la proposta gastronomica del centro storico c’è La Locanda, un locale giovane e accogliente, che porta in tavola piatti di ispirazione tradizionale ma rivisitati con estro e creatività.
Una sorta di trattoria contemporanea, che parte dalle origini per crearsi un’identità nuova, di gusto e di qualità.


L’idea non poteva che essere di due giovani fratelli, Andrea e Marta Mignone, rispettivamente 37 e 27 anni, che dopo aver collezionato diverse esperienze nel campo dell’accoglienza e del turismo, decidono di intraprendere un percorso professionale insieme dotato di continuità, condividendo un progetto ambizioso e la stessa filosofia. Ovvero portare nel loro paese d’origine un locale che proponesse una cucina gustosa e creativa, partendo dalle tradizioni senza però restare ingabbiati in questa categoria.


Un locale intimo e raccolto, dove stare bene e sentirsi a casa, grazie anche al servizio di sala impeccabile. Attento e scrupoloso, ma rispettoso di privacy e desideri della clientela.
E così, dopo un lungo periodo di trattative avvenuto in piena pandemia e un seguente e sapiente restauro dell’antico palazzo del 1700 in cui si trova, tra volte a botte e pareti in splendida pietra leccese, ecco che lo scorso 2 agosto alza le serrande La Locanda, una trattoria appunto di stampo giovane e creativo, che sorge sulle ceneri dell’antica pizzeria Belisario, a sua volta ex falegnameria e – ancor prima si narra - manifattura di tabacco.


La sala del locale, permeato da un’atmosfera famigliare e arredato con un mix di stili, dove coesistono elementi antichi a tocchi industrial, è accogliente e raccolta (circa 35 i coperti), e separata dalla cucina da una parete in corten che permette di ottimizzare gli spazi e dare un tocco glamour.


Entrando nello specifico della proposta gastronomica, invece, possiamo notare che lo chef prende sì ispirazione dai piatti tipici salentini (alcune ricette le mantiene inalterate, replicandole fedelmente come i classici pezzetti di cavallo al sugo, la parmigiana e le fave e cicorie) ma nella maggiore dei casi se ne discosta, reinterpretandole con creatività ed estro, oltre che con tecniche moderne.


Un esempio? La scelta di utilizzare cotture a bassa temperatura e per diverse ore, soprattutto per quanto riguarda piatti di carne, in modo da preservarne all’interno tutti i nutrienti, da renderla morbidissima e da esaltarne il ricco sapore.
"Un menù dinamico sia di mare sia di terra, legato al ciclo delle stagioni, e che quindi cambia ogni mese, a garanzia di totale freschezza" - racconta lo chef, il trentenne Alberto Cosenza, marchigiano di origine, ma salentino di adozione, che ha maturato anni di esperienza alla corte di Aurelio Damiani, chef della trattoria Damiani & Rossi di Porto San Giorgio in provincia di Fermo, per anni segnalato nella guida Michelin.
In seguito, giunto in Salento, ha lavorato a contatto con Luigi Marzo, oggi chef del Grand Hotel Costa Brada dove ha appreso e messo in opera le tipicità salentine. La sua ultima fermata proprio a Campi Salentina, dove, insieme ad Andrea e Marta ha abbracciato appieno il progetto de La Locanda, portandolo avanti con innovazione e nel pieno rispetto della tradizione culinaria salentina.
Per questi motivi, dunque, si propone un menù ristretto ma esclusivo, con proposte sempre variegate, volte a valorizzare i migliori prodotti del territorio. 


Segue la stessa filosofia anche la carta dei vini, prevalentemente locali, con qualche etichetta nazionale per sopperire ad alcune lacune territoriali. Una sola, invece, l’etichetta di birra artigianale proposta, la B31, anch’essa prodotta da un’azienda pugliese.
Tra i cavalli di battaglia da non perdere assolutamente consigliamo il saporitissimo brasato di diaframma di manzo in riduzione di Negroamaro, caratterizzato da una succulenza e una morbidezza estreme.


Come antipasto, invece, gettonatissima la tartare di manzo, con crema al parmigiano, pomodorini, tuorlo d’uovo fritto e crumble di frisa, un piatto straordinario dal punto di vista del gusto, con giochi di sapori e consistenze, e anche dell’impatto scenografico. Anche i frittini, rigorosamente fatti in casa meritano la lode, e stuzzicano anche i palati più esigenti.


Tra i primi spopolano senza dubbio gli spaghetti alle cozze, fatti con passata di datterini gialli e mantecati alla menta, che regala al piatto una freschezza incredibile, così come le orecchiette artigianali con cime di rapa, anche queste proposte in chiave creativa con alici essiccate in polvere, e il primo piatto a sorpresa dello chef, che varia di giorno in giorno in base alla sua fantasia.


Anche i dolci, così come pane, grissini, focacce e pasta fresca, sono fatti rigorosamente in casa, e variano in base alla stagione. Ma tra gli evergreen che non escono mai di carta troviamo il tiramisù de La Locanda, gustosissimo e dalla consistenza eccezionale servito in barattolo monoporzione. Non ti svelo il segreto, perché voglio lasciarti la sorpresa.


 

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IN QUESTO ARTICOLO
  • La Locanda

    Via Raffaele Maddalo 35, Campi Salentina (LE)

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