Qualche tempo fa abbiamo avuto il piacere di "tuffarci" nel piccolo, stuzzicante mondo di Chiosco di mare, street food dove il pomeriggio non stanca mai di essere azzurro e la qualità delle materie prime fa l'amore con l'estro e la semplicità. E' così che nascono panini dai nomi originali, salse homemade, preparazioni che catturano la curiosità con i loro nomi e il palato con il loro gusto. A un anno dall'apertura, abbiamo avuto il piacere di ritrovare Andrea Fanara (foto), girovago e creativo maestro di cucina, e Federico Oggioni, responsabile marketing e comunicazione di Chiosco di mare. Fra un Pulled Polp e un Gamberoll, abbiamo fatto il punto su gioie e soddisfazioni del 2023 e sulle nuove sfide da mordere.

Quali sono stati i feeedback sinora e cosa vi ha maggiormente gratificato?

Federico: E' stato un anno positivo, per quanto riguarda la proposta del Chiosco. Continuiamo a registrare ottime recensioni per originalità e gusto, nel panorama dello street food fiorentino. E ribadiamo la soddisfazione di aver aperto qui a Sant'Ambrogio, un quartiere “vero”, non turistico. Clienti e amici del Chiosco di mare sono tutti importanti, ma ci gratifica particolarmente il riscontro positivo di chi vive e lavora quotidianamente nel quartiere.

Chi vi sceglie?

Andrea: Chi cerca un gusto diverso, rispetto al panino al lampredotto o al piatto di pasta. Il menu è strutturato in modo che chi vuole provare un certo tipo di emozione o sceglie noi, o sceglie noi. Offriamo qualità, gusti internazionali, dal classico burger all'asiatico, fino alle suggestioni americane del Gambrioche. Abbiamo creato gusti e abbinamenti che non siano facili da trovare in giro
Federico: Arrivano tanti clienti asiatici, soprattutto cinesi, raggiunti dalla “nomea” del nostro bao. Abbiamo poi scoperto che su alcune piattaforme social cinesi è stato molto ben recensito e sono in molti che vengono qui mostrando la foto del bao sullo smartphone.

Avete cambiato qualcosa dai primissimi tempi a oggi?

Federico: Abbiamo inserito novità nel menu per ampliare sempre l'offerta. E modificato alcuni abbinamenti per coprire più sapori. Ad esempio il Tuna it up! era molto particolare, ora l'abbiamo reso più mediterraneo con pomodoro fresco, insalata e crema di bufala al basilico.
Andrea: E abbiamo introdotto il Lampredotto di mare: era rischioso ma è stato un successo. Il pubblico fiorentino è molto severo sulla tradizione per cui sapevamo che era un rischio, ma ci è stato promosso a pieni voti. Peraltro, a livello 'ideologico' rispecchia l'origine del lampredotto: da uno scarto come le teste di polpo, che a livello visivo nella ristorazione non sono un elemento pregiato. Pensavo: "Cosa possiamo farci della testa, che è un prodotto edibile ma non vendibile?"

Collaborazioni?

Federico: Siamo potuti anche uscire dal Chiosco, con un'avventura estiva al "Fuori bordo" a Firenze Sud e una breve esperienza al mercato centrale, che sono servite soprattutto per la visibilità.
Andrea: Anche in queste esperienze la risposta del pubblico ci ha dato la prova che la formula funziona e i sapori convincono.
Federico: Per citare un recente successo musicale “In un mondo di John e di Paul, noi siamo Ringo Starr".
Andrea: E' difficile rendere l'idea di quanto sono buoni i prodotti, adesso stiamo provando a rendere ancora meglio l'idea con una comunicazione più efficace, anche a livello visivo. Siamo uno dei locali meglio recensiti di Firenze: abbiamo 4,8 stelle su Google senza avere il cuoco. Vuol dire che l'idea funziona: ingredienti ricercati, processo semplificato perché il prodotto sia replicabile. 

Qual è il futuro del Chiosco di mare?

Federico: C'è la volontà di aprire un nuovo punto a Firenze, più centrale. Ma anche di lavorare su eventi, su collaborazioni con altri locali e sul catering. Ci saranno partnership di rilievo anche con importanti realtà sportive del territorio. Per la prossima estate invece non c'è ancora nulla di definito, ma stiamo studiando qualcosa. E c'è sempre lo sguardo su opportunità extra Firenze, guardando a Roma, Milano, Bologna e Torino. 



Chiosco di Mare
Via dei Macci, 61r - Firenze
Telefono: 3463677661
 

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