Chi si somiglia si piglia. E non è un caso che le vicissitudini della vita abbiano portato Marco Rosada all'Osteria Vecia Posta di Mestre. Marco è uno chef d'esperienza:"Ho fatto la prima stagione a Jesolo quando avevo 14 anni", racconta, che si è fatto le ossa nei ristoranti di riferimento per la cucina di pesce del territorio veneziano, è anche una persona semplice e generosa che ama il suo lavoro. È un cuoco, un oste e da un paio d'anni anche un piccolo imprenditore. La sua cucina lo rappresenta: attenta, di sostanza, vera. Il matrimonio perfetto con l'Osteria Vecia posta: un ristorantino garbato e attaccato alle tradizioni dove la qualità va di pari passo con la quantità. "Nella frittura di pesce metto anche le verdurine ma non sono mai presenti a discapito del pesce. Anzi, quando posso, aggiungo anche qualcosa perché voglio che i miei clienti escano da qui sazi e soddisfatti". Una filosofia di cucina che abbraccia l'accoglienza tipica delle osterie del territorio e che si sta dimostrando vincente in maniera trasversale:"Molti dei miei clienti provengono proprio dal quartiere Piave, ma ci sono anche molti turisti che vogliono provare la cucina veneziana di pesce autentica".

La dimostrazione che a vincere è, ancora una volta, la semplicità. "All'inizio di questa esperienza ho cercato di proporre qualche piatto più creativo, ma mi sono accorto che le persone amano la cucina veneziana tradizionale e che impazziscono per un ottimo piatto di spaghetti alle vongole o alla busara. Per chi vuole qualcosa di diverso e più particolare, c'è il mio crudo di pesce". Il granchio blu? "No, qui solo la gransèola"

Marco, come mai hai deciso di investire in questa osteria del quartiere Piave? 

Ho sempre fatto il cuoco. Ho lavorato per vent'anni da Nalin a Mira, più di quattro anni al Dime Bistrot di Marghera e nell'ultimissimo periodo proprio qui alla Vecia Posta. Quando il titolare è andato in pensione e ho deciso di subentrare e di cogliere questa opportunità. A luglio sono due anni. Non so se era il momento giusto perché il momento giusto non c'è mai: prima la crisi, poi il Covid... però sono contento di questa scelta. Non ho preso in mano l'Osteria Vecia per avere il mio posticino tranquillo dove cucinare in bel clima rilassato perché, in fondo, passo qui la maggior parte del mio tempo. Sono cuoco, contabile... tutto!

Dunque il tuo bilancio personale è positivo? 

Direi di sì. Mi sembra proprio che i clienti siano contenti e dunque lo sono anche io. Soprattutto mi fa piacere che molti residenti del quartiere siano tornati a mangiare qui dandomi fiducia. Sono molti i clienti che ritornano e diventano abituali. Poi ci sono anche i turisti, in gran parte coreani... pare che, con il passaparola e le recensioni positive, l'Osteria Vecia Posta sia diventata celebre da quelle parti! Questo è un locale che la sua storia e sono in tanti a sceglierlo per gustare la cucina di pesce tipicamente veneziana. 

Quali sono i piatti forti dell'osteria? 

Da dove inzio? La busara, gli spaghetti alle vongole e allo scoglio. Il mio tris di baccalà con baccalà alla veneziana, alla vicentina e in tociò; la frittura e la grigliata di pesce; le seppie in nero; il piatto di bollito che conta ben dieci preparazioni diverse, tra cui la capasanta, la canocia e le alici marinate; il branzino al sale; il piatto di crudo carpacciato... il menù cambia ogni due mesi ma alcuni piatti sono intoccabili: anche se li tolgo me li chiedono lo stesso!

E la cantina? 

La cantina è piccina: non faccio magazzino e tutto ciò che abbiamo lo puoi vedere qui in sala. A fare la selezione più particolare è mia moglie che è un'appassionata e scova etichette di nicchia. Poi abbiamo anche i grandi classici, ma trovo che proporre qualcosa di diverso a prezzi abbordabili sia un valore aggiunto. 

Sono i dettagli a fare la differenza? 

Direi proprio di sì, nelle preparazioni, nel servizio e soprattutto nella scelta della materie prime. Ti faccio un esempio: quando ho iniziato a fare le mozzarelle in carrozza ho provato tante tipologie di pane di marchi diversi ma non ero convinto, così mi sono rivolto al panificio e questo ha fatto davvero la differenza!

Dunque ci sono anche i cicchetti!

Come no! La vetrina nella saletta d'ingresso è sempre piena di cicchetti veneziani freschi di giornata e a breve l'aperitivo prima di pranzo e di cena si potrà fare nel dehors recintato all'esterno. Poi ci si può fermare a cena, oppure ordinare qualcosa da asporto: è praticamente tutto espresso perché la qualità della mia cucina dev'essere sempre la stessa. Ci tengo.

Osteria Vecia Posta
Piazzetta S. Francesco, 1 - Mestre (VE)
Telefono: 041962961
 

  • GLI ADDETTI AI LAVORI
IN QUESTO ARTICOLO
  • Osteria Vecia Posta

    Piazzetta San Francesco, Venezia (VE)

  • Osteria Vecia Posta

    Via Felice Cavallotti 20, Venezia (VE)

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