Ci sono osterie moderne, osterie solo di nome e osterie vere e proprie. Vecia Posta appartiene alla terza categoria perché può contare su un locale che ne ha vissute tante (è stato una stalla, poi un ufficio postale, un'osteria di lungo corso...) e sulla cucina pulita e fortemente legata alla tradizione veneziana di pesce, eseguita dallo chef e titolare Marco Rosada. Un cuoco che sa il fatto suo, svezzato a soli quattordici anni con la prima stagione a Jesolo e creasciuto nelle cucine dei ristoranti di pesce più rinomati del veneziano. Nel 2022 ha preso in gestione l'Osteria Vecia Posta di Mestre, un nome che ha fatto la storia del quartiere Piave e non solo, portando una ventata di freschezza e rinnovamento, senza tradire la vocazione tradizionale dell'osteria di pesce.
Ci troviamo proprio in uno dei quartieri più vivi della città, nella bella Piazzetta San Francesco con il suo mercato e le botteghe tutt'intorno. Una veduta pittoresca, molto vissuta dai residenti e amata dai turisti per la sua vicinanza ai mezzi pubblici diretti a Venezia centro storico e per il suo sapore amarcord. Dello stesso sapore è anche l'Osteria Vecia Posta: soffitti alti, perline in legno verde salvia, mobili retrò decorati con oggettistica dell'epoca e una piccola cantina a vista che espone i nettari da bere.
Ma veniamo alla cucina di pesce schietta e curata nei dettagli, il cuore pulsante dell'osteria: seppie in nero, spaghetti alle vongole, allo scoglio e alla busara, bavette alla "granséola" tris di baccalà (alla vicentina, mantecato e al tocio),la frittura mista con accompagnamento di verdurine, il bollito con dieci diverse preparazioni, la grigliata di pesce, il branzino al sale ... e il crudo per chi desidera una coccola particolare. Anche i dolci sono fatti in casa e rappresentano una chiosa rinfrescante grazie alla frutta esotica del sorbetto al mojito e della crema catalana alla pina colada. Ad accompgnare la piccola cambusa che ospita bottiglie le etichette più rinomate delle cantine della zona (Pieropan e Ca' dei Frati...) e apre alle chicche più inaspettate pescando dall'Italia tutta.
La stessa qualità è garantita per il "business lunch" dal lunedì al venerdì, per incontrare le esigenze dei lavoratori che desiderano mangiare bene (e mangiare pesce!) in pausa pranzo: 20 € per un primo e un secondo piatto di pesce a scelta tra due, mezzo litro d'acqua o un quarto di vino. Niente coperto. Saranno felici anche i fan dell'aperitivo nello scoprire la vetrina dei cicchetti freschi di giornata da accompagnare allo spritz, rigorosamente con Prosecco in bottiglia, e da sorseggiare nel dehors completamente rinnovato e affacciato sulla ridente piazzetta.
