Cucinare il pesce bene e con il dovuto rispetto, specie se appena pescato è cosa rara. C’è chi dice che il modo migliore per gustarlo sia attraverso una cottura essenziale, chi invece si adopera in rivisitazioni più o meno azzeccate. 
 
A Gallipoli c'è un posto in cui il pesce emoziona ancora, con una terraza nel pieno del centro storico e precisamente in Riviera A. Diaz. Da lì cu si può perdere nei colori del mare, magari al tramonto… quello pieno di sfumature e storia di Gallipoli, la perla del Sud.
 


Complice il bel tempo nonostante fossimo in pieno novembre decidiamo di mangiare al sole, di fronte al mare. La sensazione è quella mista a paura ed estasi di avere l’impressione di mangiare quasi sospesi in aria, a picco sullo Ionio. I titolari Gabriele e Azzurra, e tutto lo staff, sono più che una squadra, una famiglia. Tra di loro si respira un’atmosfera serena e ognuno si prende cura degli ospiti seduti al tavolo. In cucina c’è Theodoraq Basko «per noi è come un padre» mi confida emozionato Gabriele e tutte le emozioni che possiamo ritrovare in un rapporto di fiducia così saldo, le ritroviamo nei piatti. 
 


Iniziamo con la degustazione di antipasti cotti e un bel piatto di crudo. No, non siamo in un posto gourmet, qui arrivano dei piatti abbondanti e vari, come da tradizione mediterranea: si inizia con tocchetti di spada con cime di rapa e olive nere, poi arrivano filetti di triglia finocchio e pomodorino, totani fritti con cipolla caramellata e polpo al forno su vellutata di peperoni. Il mood è unico: pescato di primissima scelta fresco e di qualità, abbinato a ingredienti del territorio. Dopo una chiacchierata fatta con Gabriele che ci ha raccontato un po’ di aneddoti decido di provare anche, nonostante fosse un secondo piatto, i filetti di triglia panati e al forno. Con le triglie in genere ci innervosiamo, troppe spine da pulire, invece ci arrivano dei bocconi da gustare a bocca piena, croccanti e gustosi e spinati alla perfezione.
 


A quel punto decidiamo di fidarci a occhi chiusi degli occhi buoni di Gabriele e ordiniamo anche un bel piatto di crudités. E così arriva un carpaccio di tonno che si scioglie in bocca e uno di sarago fresco, scampi e gamberi dolcissimi e una tagliatella di seppia che lascia un sapore di pesce perfetto per sorseggiare il rosato che ci ha consigliato Paolo il sommelier: un Aka di Produttori di Manduria. La carta dei vini è un altro dei fiori all’occhiello de La Vinaigrette, «sto realizzando una cantina tutta mia, grazie alla quale usciremo presto con le riserve e diverse annate» ci dice Gabriele. 
 
Per la scelta dei primi c’è l’imbarazzo della scelta ma noi non abbiamo dubbi e i tagliolini al limone con tartare di gamberi sono già davanti a noi. Un piatto delicato e sublime. Dalla cucina però arriva un consiglio: ravioli fatti in casa ripieni di pescatrice con pomodorino e gamberetti. Il piatto più richiesto in assoluto dai clienti più affezionati. L’impressione è quella di gustare un piatto preparato dalla nonna, semplice ma azzeccatissimo con tanti tanti gamberetti puliti. Sui secondi invece la scelta è semplice, basta dare uno sguardo al pesce fresco e poi sono loro a consigliare la migliore cottura di ogni tipo di pescato. Alla mugnaia, alla gallipolina o alla griglia sono solo metodi semplici, tradizionali perché il pesce è una materia prima preziosa che va lavorata il meno possibile.
 


Nella lista dessert i dolci del giorno variano dal tiramisù alla panna cotta ci troviamo davvero di tutto, il sorbetto viene preparato in cucina e i dolci tipici vengono dalle pasticcerie migliori della zona come la torta conchiglia, la torta pasticciotto, gli spumoni e i dolcetti di pasta di mandorla che vengono offerti ad ogni fine pasto.

Ci alziamo da tavola soddisfatti e sognanti, il mare è ancora lì a guardarci, silenzioso. Protagonista di un pranzo eccellente, difficile da trovare altrove. 

La Vinaigrette - Riviera Armando Diaz 75, Gallipoli (LE). T: 0833264501

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