In tutte le stagioni l’Osteria dei Fratelli Mori è uno dei migliori indirizzi della Capitale per mangiare la cucina romana. E se sei veramente uno che “magna forte”, un vero romano che ha nel cuore l’amatriciana, la coda e la cacio e pepe, non c’è caldo che tenga, questi piatti goduriosi ti seducono tutto l’anno. Ecco perché l’Osteria dei fratelli Mori è il posto per te. Le tradizioni romane e laziali dominano la cucina di questo locale, che propone tanti cavalli di battaglia tipicamente capitolini ma anche tanto altro di più, non disdegnando di fare accenni ai piatti tipici di altre regioni italiane. Si tratta di una cucina romana verace e casalinga che evoca i sapori di un tempo e ti emoziona ogni volta coi profumi che hai conosciuto da bambino. Ma è anche una cucina che sa rinnovarsi, stuzzicando i palati più esigenti con spunti più attuali e il giusto tocco di creatività. Le porzioni abbondanti e i piatti curatissimi, sia nella presentazione che nella ricerca certosina di eccellenze e materie prime di stagione, sempre freschissime, rendono questa osteria una meta imperdibile per tutti i buongustai. In più qui si può riscoprire il fascino di ricette romane autentiche, quasi introvabili altrove, come quelle a base di quinto quarto. Io ci torno spesso e volentieri e ai tavoli trovo sempre tante persone da ogni angolo della città e anche molti turisti stranieri felici, che arrivano non solo per la proposta gastronomica, ma anche per l’atmosfera davvero unica, da osteria di un tempo. Ogni volta infatti è come tornare a casa, ed essere coccolati da una vera famiglia. Gli osti fratelli Alessandro e Francesco e la loro meravigliosa mamma Giuliana, sono sempre qui ad accoglierti con il sorriso, disponibili per una chiacchiera, e prontissimi a dispensare consigli sul vino o le pietanze. Il tutto senza mai una parola di troppo: una presenza calorosa e gentile, mai invadente.

Un’osteria contemporanea per tutte le stagioni


In bilico tra un’osteria di quartiere e un moderno bistrot, Osteria fratelli Mori è un ristorante spazioso e sempre accogliente, in via dei Conciatori 10, a pochi passi dalla Piramide Cestia. 120 coperti in due ampie sale luminose, con aria condizionata. Si mangia tra mattoni a vista e arredi in legno, su tavolini ricavati dalle cassette dei vini e pareti decorate con i versi dei poeti del Trullo.


Fuori lungo la strada ha anche un bel dehor, dove nella bella stagione, soprattutto la sera, puoi mangiare accarezzato dal ponentino.

Il menù


I Mori scelgono personalmente i piatti da mettere in menu e rinnovano spesso la carta dei vini, che è uno dei punti di forza di questo locale. Il menù è sintetico e coerente e varia in base alla stagione. Con 9 antipasti, 6 primi, 7 secondi, 5 contorni, 6 dolci e qualche piatto del giorno a completare l’offerta, la scelta non manca e non rischi mai di annoiarti. Fa piacere vedere poi che molti piatti in carta sono adatti alla condivisione, perché questo è un posto all’insegna della convivialità: nato per ritrovarsi in famiglia o con gli amici e stare bene a tavola. Qua non c’è solo la migliore carbonara di Roma, ma anche tanti altri piatti freschi e saporiti, che accarezzano la tradizione romana e offrono un’esperienza fantastica anche in estate. E’ la qualità delle materie prime che fa la differenza in questi piatti eccezionali: ogni ingrediente è scelto personalmente dai proprietari, che si affidano solo ai migliori produttori locali e nazionali. Qualche esempio? Salumi e Formaggi vengono da DOL, le verdure dal mercato di Testaccio, la pasta secca dal pastificio abruzzese Cavalier Cocco, quella all’uovo dal Pastificio Gatti di Testaccio e le erbe spontanee sono raccolte a mano da un piccolo fornitore che esplora le campagne del Lazio. Alcune specialità arrivano anche dall’estero, come l’agnello di prima scelta dal Regno Unito o il maialino Iberico.

Antipasti: uno sfizio da condividere


Se è vero che “chi ben comincia è a metà dell’opera” e il tuo scopo è quello di godere a tavola, il consiglio è quello di iniziare ordinando senza indugio diversi antipasti da condividere. Sono talmente sfiziosi ed intriganti, che uno non basta e ti viene voglia di assaggiarli tutti. Prendi ad esempio i fritti: la mozzarella in carrozza con le alici, i Fiori di zucca in pastella dorata - classici o con taleggio - o le Crocchette di patate e baccalà con mayo all’aglio nero. Croccanti, asciutti sono irresistibili.


D’estate poi io amo deliziarmi con il loro baccalà mantecato, soffice come una nuvola, servito con il pane carasau, è una piacevole e rinfrescante divagazione dalla cucina della Capitale. E’ però la loro sorprendente Lingua arrostita con salsa verde e verdurine in agrodolce l’antipasto che più mi ha colpito: viene prima cotta a bassa temperatura e poi gettata in padella fino a formare un leggera crosticina. Questo le conferisce la consistenza perfetta, rosticciata fuori e succosa dentro. Infine la si accompagna con la salsa verde, che dà carattere al piatto mentre le verdurine croccanti ti rinfrescano il palato. In una sola parola? Fa-vo-lo-sa. L’ opzione vegetariana è un purè di fave e cicoria con crostino di pane, mentre se ami la semplicità ordina Pane, burro di Normandia e alici del Cantabrico: ti verrà voglia di mangiarlo più spesso.

Carbonara, Genovese di coda e altri primi superlativi


Dopo l’antipasto largo alla pastasciutta tipica della tradizione laziale, che qui non può che essere superlativa. Qui si viene da tutta la città per gustare una delle migliori carbonare in circolazione: cremosissima e ben bilanciata, è un assoluto must. Come lo sono anche tutti gli altri classici capitolini, che escono fumanti dalla loro cucina: i Rigatoni all’ Amatriciana, i Tonnarelli Cacio e pepe, i Rigatoni alla Gricia. Piatti ricchi, eseguiti come Dio comanda, con porzioni corrette e sapori appaganti: i loro primi sono una calamita per gli amanti della buona tavola, in ogni momento dell’anno.


Ma non c'è solo la Carbonara, i Mori sanno fare bene anche con ricette che travalicano i confini laziali. Come i Rigatoni alla Genovese di Coda con salsa al sedano e scaglie di Parmigiano Reggiano: un piatto di “contaminazione”, dove le tradizioni di Lazio e Campania si fondono in maniera perfetta, dando vita a un’esplosione di gusto. In questa pasta infatti la romanissima coda alla vaccinara e il ragù alla Genovese napoletano, vengono rivisitati ad arte: il rigatone al chiodo, è avvolto in un sugo delizioso e sorprendentemente delicato. Al suo interno la coda aromatizzata al sedano, è tenera e saporita e si sposa perfettamente con la dolcezza della cipolla, privata di ogni aggressività. Da provare. In alternativa se non ami la carne, c’è uno Spaghetto burro e alici di Normandia, sempre molto buono. 

L'agnello capolavoro e gli altri secondi di carne 


Tra i secondi come si usa a Roma, la carne la fa da padrone. Tra i piatti simbolo del locale non farti sfuggire le Polpette di bollito fritte con maionese al rafano fatta in casa. Queste sfere dorate di piacere, croccanti fuori, agrumate e umide dentro, ti manderanno in estasi.  

Personalmente qui amo molto mangiare l'agnello, che preparano molto bene. Il modo migliore per gustarlo ora che il caldo impera e fa venire voglia di grigliate, è ordinare le loro Costolette alla Scottadito: tenere, saporite e succose sono un piatto da leccarsi i baffi. Il segreto oltre a una cottura perfetta, è anche la qualità della carne ovina: l’agnello inglese, macellato un po' più grande del nostrano, ha infatti un gusto e un odore molto delicato e le sue carni sono perfettamente bilanciate tra parti grasse e polpa magra.


E quando è periodo di carciofi ti consiglio un vero capolavoro: la Tagliata di agnello con i carciofi. La carne, cotta alla perfezione, viene lasciata leggermente rosata così al palato è morbida e succulenta. Viene servita con carciofi tenerissimi, nappata con un godurioso fondo di cottura e impreziosita con il tocco fresco delle foglioline di menta. L' adorerai.


Ma se l'agnello non è proprio nelle tue corde sappi che puoi optare pure per altri secondi di carne romanissimi, sempre in carta: come i Saltimbocca alla romana e la Trippa al sugo con la mentuccia e il pecorino. Cucinati a dovere, danno sempre una gran soddisfazione. E per chi ama la ciccia ai ferri c’è anche la classica bistecca di Scottona ma di selezione “Sakura Yoza“. Una carne danese di altissima qualità morbida e gustosa.

Il pesce fresco e le proposte di mare


In estate l'offerta dei secondi dell'Osteria dei fratelli Mori, si arricchisce di nuove e interessanti proposte di mare. Infatti al posto del più invernale Quinto Quarto, per cui sono famosi, potrai gustare degli squisiti piatti di pesce che varieranno in base al pescato e all'estro della cucina. Qualche esempio? Spaghetti con le vongole, Amatriciana di Polpo, Tortino di alici, Frittura di pesce, Sarde abbottonate, Baccalà alla romana con patate uvetta e pinoli. 

Il Quinto Quarto, introvabile


Tra le specialità da non perdere dai Mori ci sono i grandi piatti di recupero della tradizione romana a base di quinto quarto. Per tutto l'inverno come nelle osterie di una volta per tre giorni a settimana puoi trovare queste ricette quasi perdute: il lunedì è il giorno della Coratella, il giovedì è la volta dei Rigatoni con la Pajata, e infine il venerdì le animelle. Queste ultime fritte impanate sono le mie favorite: croccanti fuori e quasi fondenti dentro seducono anche i più scettici alle frattaglie. Una tira l’altra, e al tavolo ve le contenderete.

A causa dell'afa non troverai il Quinto Quarto in carta nei mesi estivi, ma non temere è un arrivederci. L'appuntamento con queste rare prelibatezze è solo rimandato ai primi freddi di ottobre. Al loro posto però troverai dei deliziosi piatti di pesce freschissimo.

Le verdure fresche


Per “pulire la bocca” non mancano i contorni a base di verdure freschissime e di stagione reperite nel vicino Mercato di Testaccio come insalata, broccoletti o cicoria di campo ripassata, puntarelle e vignarola (quando è periodo), e fragranti patate al forno.

Dolci fatti in casa dalla mamma


A fine pasto lasciatevi sempre spazio per il dolce. Mamma Giuliana vi coccolerà con le sue torte e crostate fatte in casa: potete scegliere tra visciole, ricotta e marmellata, crema e fragoline di bosco (quando sono di stagione). E come resistere al loro Tiramisù vellutato o al loro Millefoglie?! Non puoi! E non sei neppure obbligato a scegliere: se sei un vero amante del dessert  puoi optare per la Top 3 dei dolci dei Fratelli Mori, che comprende mezza porzione di tiramisù, mezza di mousse di yogurt e mezza di Ricotta di Ambrogio.

Quest’ultima è una specialità della casa, tramandata dal papà di Alessandro e Francesco. Si tratta di una soffice mousse di ricotta, arancio candito e pistacchio caramellato. E' talmente deliziosa che te la sogni di notte.

La carta dei vini naturali e i cocktail


La lista di vini dell’Osteria è un fiore all’ occhiello del ristorante, come si nota dalle numerose bottiglie esposte in sala, che testimoniano la serietà della proposta. La selezione delle referenze ampia e accurata, è gestita con passione da Alessandro, che è anche sommelier. In linea con la filosofia dei proprietari, all’Osteria si privilegiano vini naturali e artigianali di piccoli produttori, con una preferenza per cantine biologiche e biodinamiche. Le etichette provengono soprattutto dal Lazio e includono anche diversi vini da vitigni autoctoni e rari. Tra le bottiglie disponibili ci sono quelle di cantine come Emidio Pepe, Paradiso di Manfredi, Paraschos, Valentini, Palazzo Tronconi, Riccardi Reale, Bressan, Stefano Amerighi, La distesa, Pacina e altri. Tutti sono offerti anche al calice. E non è tutto, perché qui dai Mori si possono gustare anche alcuni cocktail classici, ideali per l’aperitivo. E “per digerire” non solo puoi scegliere di coronare il pasto con vari amari o passiti, ma puoi optare tra una selezione di whisky, rum, grappe e distillati di qualità.

Osteria Fratelli Mori
Indirizzo: Via dei Conciatori, 10 - Roma
Telefono: 3313234399


Foto di copertina di Valentina Franci
Foto all'interno dell' articolo di Valentina Franci e dalla pagina FB del locale

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