"Come può uno scoglio arginare il mare?", cantava Lucio Battisti. Più forti delle difficoltà degli ultimi anni, che hanno portato cambiamenti radicali nella gestione e nell'ubicazione, la Trattoria Vittoria rimane una stella polare per chi, a Firenze, cerca un ristorante di mare capace di offrire un'elevata qualità dalla A alla Z: prodotto, accoglienza, preparazioni. Perché le recenti e necessarie novità non hanno minimamente intaccato l'anima profonda di questo locale dove oggi, accanto a Franceschino Baglioni (al timone dal 1979) ci sono la figlia Alexandra e la moglie Lynn Margareth Shakespeare. A raccontarci i segreti della longevità della Trattoria Vittoria sono proprio Franceschino e Alexandra.

Franceschino, cosa è cambiato in 44 anni e cosa vi contraddistingue da sempre?

Franceschino: I cambiamenti più grandi sono stati quelli causati dal difficile periodo del Covid, che ha creato difficoltà a tutti ma non è riuscito a piegarci. Per quanto riguarda il nostro ristorante, io sono sempre stato uno con i piedi per terra. Ho seguito la mia linea senza farmi travolgere dalle mode. Una linea classica, basata sulla qualità dei prodotti e dell'accoglienza e su una solida base di umiltà, che non deve mai mancare a chi fa ristorazione.

Il cambiamento più recente è il trasferimento in via Pisana, nel marzo 2022: come vi siete ambientati?

Alexandra: Spostarsi dopo tanti anni non è stato semplice, soprattutto all'inizio, perché tutti ci conoscevano per la vecchia sede. Rispetto a prima, la criticità maggiore è stata la disponibilità di parcheggi, ma ora c'è un garage in zona aperto fino a mezzanotte e mezza e questo giova a tutti.

L'altra novità, negli ultimi anni, è stato il passaggio a una gestione familiare: com'è maturata in Alexandra la decisione di seguire la scia del padre?

A: Conseguita la laurea, ho iniziato a cercare lavoro ma non è stato molto facile, così ho iniziato a lavorare qui nei weekend. Dopo i problemi di salute del socio di mio padre, mi sono ritrovata pienamente coinvolta in quest'avventura. 

Perché scegliere Trattoria Vittoria per una cena di pesce?

A: Il cliente deve sentirsi come a casa sua, in un salotto. E questa è la nostra forza. Non dirò mai “il mio pesce è migliore di quello dell'altro locale”. È chiaro che si punta sulla qualità, ma il tocco in più è l'accoglienza. Qui il cliente non si sente anonimo, diventa quasi di famiglia.
F: L'ospite è sacro, a prescindere dalla sua capacità di spesa o dal suo appetito. Che si conceda una cena luculliana oppure ordini un piatto solo, il cliente ha scelto di essere qui e va trattato come si conviene.

Chi sono i vostri clienti principali?

F: Da noi vengono soprattutto fiorentini e italiani, in una percentuale che supera l'80 per cento della clientela. Per questo, d'estate, siamo un po' penalizzati perché, chi può, se ne va al mare.

E i turisti stranieri, tutti orientati altrove verso bistecche e menu terra?

F: In genere il turista che viene qui non si pente della scelta. Anzi: rimane contentissimo. Nella nostra cucina semplice, tradizionale, ci sono autentiche chicche a partire dagli antipasti. Il cannolicchio gratinato o l'acciughina marinata, che si offrono come entrée, richiedono cura e lavoro. E poi la focaccina calda, le polpettine, che infondono subito nel cliente l'idea di trovarsi in un posto diverso dal solito.

Da Sergio Leone a Luciano De Crescenzo, passando per Alberto Sordi, siete diventati meta di buongustai illustri. Con chi avete legato particolarmente?

F:  Fra gli altri, direi Leonardo Pieraccioni e Carlo Conti: con entrambi, da tempo, ci lega un bel rapporto di amicizia. La fama non ha modificato il loro modo di porsi, sono rimasti gli stessi di quand'erano ragazzi. Un po' come noi.



Trattoria Vittoria
Indirizzo: Via Pisana, 120r - Firenze
Telefono: 055225657
 

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