Tornare a La Pentola dell'Oro è come tornare a casa. E a casa è sempre un piacere rimetter piede, perché è il posto dove ci si sente a proprio agio. E dove, elemento non secondario, si riscoprono quei sapori e riattivano quei ricordi che, di solito, ci portiamo inconsciamente in tasca perché irrompano gioiosi in una Madeleine de Proust. Casa vuol dire ambiente informale, atmosfera rilassata, cucina di una volta, di quelle che non ti stupiresti di ritrovare tua nonna ai fornelli.


Dalla pasta a mano ai peperoni arrostiti, passando per pappa al pomodoro, coniglio ripieno e Peposo dell'Impruneta: a guidare la mano e l'estro di Matteo Vita sono la tradizione e le ricette di famiglia (eredità della gestione di un grande albergo alle porte di Firenze), ma anche un garbato piglio innovativo che gli permette di rileggere in maniera originale e apprezzata grandi classici nazionali. Una... via di mezzo fra tradizione e creatività, insomma, a tema con l'indirizzo di questo locale.


Una cucina vera, sincera, quella de La Pentola dell'Oro. Che si affida, in primis, alla qualità del prodotto, riconoscibile sin dagli antipasti. Come il carpaccio di manzo, rucola, funghi Champignon e saporito Grana Padano 36 mesi di stagionatura (foto) oppure la Tagliata di manzo con olio e limone che, volendo, può anche essere apprezzata come secondo piatto. 


Perché un posto sia casa, non può mancare la pasta fresca artigianale. E qui da Matteo e family - papà Domenico e mamma Gianna - non manca mai: ogni giorno si alternano tortellacci, tagliatelle, maltagliati e gnocchi. E proprio gli gnocchi di patate toscane e melanzane, saltati al burro e timo, sono l'emblema di quella cucina espressa fatta di fantasia e gusto nella semplicità. Piatto fresco e profumato, equilibrato con gusto e dalle note estive. Fra gli altri primi piatti da non perdere, ci sono il Pacchero al pomodoro gratinato con mozzarella di bufala e le Tagliatelle del contadino.


Non solo pasta, fra i grandi classici toscani. La Pappa al pomodoro giallo de La Pentola dell'Oro è una sicurezza, anche nella versione con tartufo nero, nella degustazione ad hoc che comprende anche proposte come i Tagliolini e la Tagliata di manzo. Parlando di Toscana, tradizione, icone della cucina fiorentina non si può far finta di nulla di fronte al Peposo di casa Vita. Preparato con la guancia, cotto cinque ore con concentrato di pomodoro e pepe, è accompagnato dalla deliziosa schiacciata, calda e fragrante, fatta in casa che fa letteralmente all'amore con il sughetto del Peposo. Dimenticherete per qualche minuto il mutuo, le bollette, la macchina rigata, la dieta e il nome del/lla vostro/a dietista (per gli amici dietisti: si scherza, suvvia). 


Se il Peposo è un must, una gustosa alternativa è il coniglio ripieno, che viene riempito con salsiccia, arrotolato, aromatizzato con erbette varie e poi cotto in forno. Naturalmente, queste prelibatezze si gustano meglio se accompagnate a un calice della ricercata cantina, che si affida a piccole realtà vinicole toscane e altre emiliane e trentine.


Dulcis in fundo... eh già, che fate, vi alzate da tavola senza assaggiare il tiramisù al vin santo, icona dolce de La Pentola dell'Oro? Dai, non scherziamo, tanto il nome del/lla dietista ancora non vi è tornato in mente e, quindi, non può apparirvi nell'inconscio neppure la sua voce che vi rimprovera per la trasgressione. Quindi, tornando a noi, il tiramisù al vin santo è un originale omaggio al territorio che vale la pena abbracciare. La crema al mascarpone è preparata nel pomeriggio, il tiramisù viene montato espresso e pertanto i pavesini vincono il ballottaggio con i savoiardi. Scelta tecnica che premia, eccome.


La Pentola Dell'Oro
Indirizzo: Via di Mezzo, 24 - Firenze
Telefono: 0550457527
 

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