Circa 100 anni di storia e non sentirli. È l’antico forno a legna di proprietà della famiglia Angelini dal 1937. Il primo fu Luigi che da garzone della famiglia Colucci, che aveva aperto l’attività nel 1915, divenne proprietario e artigiano. A quell’epoca un forno non aveva ancora la connotazione che gli diamo oggi. Era per così dire un’attività conto terzi. Nelle case non esistevano i forni casalinghi e così le preparazioni, pane in primis, si impastavano in casa e poi si portavano al forno per essere cotte. Una tradizione che in alcuni paesi del sud ancora permane ma che nella maggior parte rimane legata a un tempo lontano.
Dopo questo primo importante servizio svolto per la comunità di Martina Franca il panificio Angelini è rimasto un punto di riferimenti per i martinesi che cercano genuinità e tradizione nei prodotti da forno. Il pane - come altre specialità - viene ancora cotto sulle pietre dell’antico forno a legna e gli ingredienti utilizzati sono ancora ancora artigianali e privi di conservanti.

Tradizione e innovazione alla terza generazione

La tradizione, ancor oggi rispettata, vuole che ad entrare per prima nel forno sia la cosiddetta focaccia a jor de fuc (una traduzione verosimile sarebbe all’ora del fuoco, cioè quando il fuoco ha raggiunto la temperatura ideale) un impasto lievitato che viene condito come una classica focaccia ma che si differenzia dalla focaccia tradizionale per i tempi di cottura velocissimi, dati dall’alta temperatura raggiunta dal forno. A proposito quello di Angelini oltre ad essere tra i più antichi è anche tra i più grandi forni nella zona. Venti metri quadri all’interno. Una stanza da letto in un appartamento moderno!
Le pale per infornare sono lunghissime e il legno usato rigorosamente di faggio e leccio.
Tradizione sì ma anche innovazione. I figli del signor Luigi sono ancora i proprietari ma a lavorarci oggi ci sono i nipoti, figli dei figli del signor Luigi entrambi chiamati Luigi in onore del nonno. Sono quindi fornai da tre generazioni e anche per gli ultimi due giovani, 34 anni il primo 27 anni il secondo non ci sono dubbi, porteranno avanti la tradizione di famiglia. Magari implementandola con qualche innovazione dovuta alle richieste dei clienti. Farine diverse, ricerca e sviluppo per gusti e necessità differenti. 

I prodotti

Accanto al pane, impastato con lievito madre e cotto ancora sulle chianche del forno a legna, l’offerta, oggi è ampliata, sia a livello di ingredienti, fatto salvo il rispetto per la genuinità e il non uso di conservanti e coloranti, sia per la varietà. Il punto vendita di via Trieste, nuovo anche nel design, si è arricchito della biscotteria e di prodotti secchi in generale. L’assortimento di taralli, crostini e bocconcini azimi ai cereali e frise fatte ancora à l’ancienne è notevole e va incontro ai gusti di tutti. In particolare, le confezioni da cento grammi sono già pronte ad essere utilizzate come snack. E con l’inizio della scuola alle porte possono convertirsi in una merenda naturale e genuina per i bambini all’ora della ricreazione. 

Tra passato presente e futuro

Nonostante la giovane età gli eredi Angelini non hanno dubbi sulla prospettiva futura. Sono anche loro fornai duri e puri. Certo i corsi di aggiornamento e le novità in ambito gastronomico vanno seguiti o comunque presi in considerazione, ma sono sicuri che la forza della loro attività sta proprio nel rispetto della tradizione che in questo caso significa soprattutto prodotti genuini, come si facevano e con lo stesso gusto di una volta. Una caratteristica che in tempi di omologazione e globalizzazione non è da poco. I clienti del panificio Angelini cercano proprio questa semplicità e non sono per niente inclini a cedere alla, seppur più facile, modalità di acquisto mordi e fuggi della grande distribuzione.

 




Crediti Fotografici: foto @2night shooting di Gaga Jovanovic

 

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