Un sogno di famiglia che si alimenta nel tempo e dopo 30 anni finalmente si realizza

Sono trascorsi 30 lunghi anni dalla prima volta che Antonella e Quintino iniziano a coltivare il sogno di aprire un ristorantino in Salento. Un sogno che rimane a lungo nel cassetto, a causa delle circostanze della vita che li portano lontani dalla loro terra natia, prima in Piemonte e poi in Lombardia, ma che mai si assopisce. Anzi, viene tramandato anche al figlio William, giovanissimo, ma carico di entusiasmo e voglia di fare, tanto da accumulare in curriculum diverse esperienze in Salento e persino all’estero, in previsione di gestire impeccabilmente la sala del futuro ristorantino di famiglia.


Il ritorno in Salento, nel 2018, è decisivo. La famiglia Lombardo sente che è giunto il momento di osare: cerca una location che rispecchi appieno l’idea di cucina che si vuole proporre, la restaura per 3 lunghi anni con amore e dovizia di particolari e infine idea un menù tradizionale che prende spunto dal territorio e dalla stagionalità, portando in tavola il gusto del Salento di ieri e di oggi.


Il 25 luglio 2021, dunque, inaugura La Puteca, una trattoria che propone cucina tipica ed è caratterizzata da piccole dimensioni e al contempo è artefice di grandi soddisfazioni per il palato. Come ricorda il nome stesso del locale, infatti, aspira ad essere un luogo di ritrovo e di condivisione tra amici e persone care, dove abbandonarsi ai piaceri del buon cibo e del buon vino.


Un posto dove sentirsi a casa grazie all’accoglienza e all’ambiente famigliare. E se d’inverno ci si riunisce attorno ai due grandi camini, d’estate si cena sotto le stelle grazie alla disponibilità di diverse terrazze su più livelli.


Un doveroso cenno anche al restauro e alla scelta dell’arredamento, che sono stati pensati nell’ottica di lasciare quanto più possibile intatti gli spazi e gli intonaci di un tempo, all’epoca una stalla e in seguito un laboratorio di sartoria; mangiatoie e ganci per legare gli animali, così come i calcoli di misure trascritti sui muri, ne ricordano un passato antico, ma ancora ricco di fascino.


Allo stesso modo tantissimi utensili di vita contadina sono stati recuperati e riadattati con tocco moderno, con la duplice funzione di arredo e di ricordo dei tempi che furono. E se l’artista che firma le opere di ristrutturazione è Quintino, il ruolo di regina della cucina spetta ad Antonella, che con passione tramandata dalla suocera, ogni giorno si occupa della spesa oltre che della preparazione delle pietanze de La Puteca.


In menù, in formato digitale e disponibile online, tantissima tradizione: il che significa ricette di cucina povera, che perlopiù si basano sull’utilizzo di verdure dell’orto, legumi, pasta fresca, formaggi e carne locale. Straordinariamente non mancano in carta alcuni piatti di mare, frutto della creatività della chef, e di altre pietanze legate alla stagionalità.


Tra i cavalli di battaglia, sempre richiestissimi, citiamo la scudijata – buonissima zuppa di recupero a base di pane raffermo, legumi e ortaggi - , la carne di cavallo ferrata, le fave e cicorie, gli scattuni ripieni con burrata, ricotta e mortadella, i paccheri con frutti di mare e crema di cannellini, le polpette al sugo, la minescia, la parmigiana con i frutti di mare, l’agnello in pignata, la carbonara salentina e i maritati con i pomodori scattariciati e la ricotta forte.


A proposito di pasta fresca: ogni giorno nel laboratorio si produce pasta fresca fatta in casa, a garanzia di freschezza e genuinità assoluta, proprio come accadeva nelle cucine delle nonne di un tempo, che cucinavano notte e giorno e facevano andare in visibilio il palato.
“Nell’ottica di valorizzare quanto più possibile il territorio – racconta con orgoglio Antonella - anche la selezione di birre, vini locali, olio, salumi, formaggi e altri prodotti. Ciò che di buono abbiamo in Puglia, non lo si va a prendere altrove”.


Dulcis in fundo… i dessert, rigorosamente artigianali, che seguono la filosofia dei “pochi ma buoni”. Tre o quattro le proposte del giorno, tra cui ti consiglio di provare assolutamente il tiramisù, la caprese con gli agrumi e il bonet, dolce tipico piemontese che Antonella ha portato con sé dopo la ventennale esperienza professionale dei dintorni di Torino, fatto con latte, cioccolato fondente, amaretti e uova. Dalle migliori pasticcerie della zona, invece, prendono le tette di monaca al limone, spumoni e pezzo duro.


Aperto a pranzo la domenica e a cena tutte le sere tranne il martedì, La Puteca solo su prenotazione resta aperta a pranzo anche in settimana, nel caso in cui volessi organizzare un ritrovo di gusto in famiglia, con amici o colleghi.





 

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  • TRATTORIA
IN QUESTO ARTICOLO
  • La Puteca

    Via Achille Valentini 29, Alliste (LE)

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