Marzio Rossi è il giovane proprietario di Passando per Modena, locale tributo alla città che ha sdoganato il tortellino in pieno Prato della Valle. Una storia, la sua, che ascolteresti mille volte perché fatta di un insieme di esperienze, lavori, studi e puntate che ti fanno uscire naturale una e una sola domanda: “Marzio, ma quando le hai fatte tutte ste cose? Dormi la notte?” La risposta forse non la sapremo mai perché giustamente, Marzio i segreti dei suoi successi se li sa tenere per sé.
Allora ci racconti come è nato questo progetto di Passando per Modena?
Il progetto viene inaugurato ufficialmente l’8 Agosto del 2017 ma ha radici lontane. Diciamo che mi sono preparato tutta la vita per questo momento perché Passando per Modena racconta la mia famiglia, le mie origini, le ricette con cui sono cresciuto, i profumi che mi ricordano la cucina di mia nonna a cui devo moltissimo di ciò che so oggi. È un progetto che nasce sicuramente dal cuore e da ciò che sono, un modo di restituire qualcosa alla mia famiglia ma anche alla stessa Modena che è una città che tutti dovrebbero conoscere, assaggiare, provare. Ecco, in pieno centro a Padova, do la possibilità di entrare a scoprire Modena, o meglio la mia visione di questa città fatta di grandi figure illustri, storia, tradizione, motori e soprattutto tortellini.
Ecco sì, mi hai anticipato, andiamo al sodo: cosa si mangia?
La cucina proposta è quella tradizionale modenese con una fortissima presenza di primi piatti e di taglieri di salumi a cui seguono alcuni secondi e svariati dolci. Lo zoccolo duro del locale è sicuramente il tortellino offerto sia in brodo, rigorosamente di cappone, sia al ragù (che ci viene molto richiesto) sia con crema di zafferano e prosciutto, che è un po’ la nostra personale rivisitazione del più classico “panna e prosciutto”; neanche a dirlo questo è il piatto che va via di più. Ah, chiaramente il tortellino è fatto in casa – così come tutto quello che qui viene servito – e si rifà alla ricetta originale: mortadella, lonza, prosciutto e parmigiano.
Il tuo è un locale “tributo” alla città di Modena, che si trova non solo nel piatto ma anche nell’arredo giusto?
Esatto, ho voluto ricreare un ambiente che fosse più autentico possibile, non mi bastava appendere il classico quadro con il monumento più importante della città, volevo che ogni cliente qui potesse sentire e vedere realmente cosa Modena è e cosa Modena rappresenta per me. Ecco perché ho diviso il locale in tre differenti sale: la prima è quella delle “Origini” dove sono raffigurati alcuni dei personaggi più importanti nati qui in città, la seconda è detta la sala dei “Motori” con un tributo alle più importanti case automobilistiche e l’ultima, che è invece la sala che racconta le “Tradizioni” del luogo, con attrezzi e utensili di un tempo.
Perché venire al tuo locale? O meglio, perché il tuo locale piace così tanto?
Sono profondamente soddisfatto di come stanno andando le cose, anche se ho paura a dirlo a voce alta perché credo sempre che il nostro sia un lavoro continuo dove è impossibile sedersi e godersi il momento. Sono costantemente alla ricerca di una miglioria, di un modo diverso per proporre la stessa cosa, di un aspetto da rivedere, innalzare. Detto questo comunque sono felice, il locale non solo piace ma piace a tal punto da richiedere un doppio turno sia a pranzo che a cene (durante il weekend). È una cosa che mi riempie di gioia certo, ma che ci fa correre tutti ancor di più perdendo ogni tanto quel lato “umano” che invece il cliente si aspetta: giuro, sto cercando un compromesso tra le due cose.
In ogni caso perché venire qui? Perché si sta bene, l’atmosfera è informale e il locale è bellissimo (e poi vabbè, esci e sei in Prato che vuoi che ti dica), si mangia bene, i piatti sono abbondanti e al giusto prezzo e poi ho dei Lambruschi da mani nei capelli.
Passando per Modena,
Prato della Valle, 117 - Padova
Tel. 3332202177
scritto da:
Nata a Padova qualche anno fa, appassionata di film gialli e pizza diavola, meglio se assieme. Giocatrice di pallavolo nel tempo libero e, nel restante, campionessa di pisolini. Saltuariamente (anche) studentessa. Da grande voglio scrivere, ma siccome essere grande è una rottura, intanto bevo Gin&Tonic. Con il Tanqueray però.
Prato Della Valle 117, Padova (PD)