È passato molto tempo, ma sono stata una studentessa anch'io e ricordo che non c'era cosa più bella di una pausa pranzo a Santa Marta con le mie colleghe e i miei colleghi. Ricordo benissimo come è stato trasferirmi da una città lontana e venire a vivere a Venezia e credo che allora sarei stata più che grata di trovare un posto come Carovansara. Ecco perché oggi sono particolarmente felice di intervistare Ali Rezai e Mohammad Dallas che hanno deciso di creare questo piccolo angolo di paradiso proprio nel cuore di Santa Marta.
 

È sempre un piacere venire a trovarvi ma… raccontatemi! Perché avete scelto proprio Santa Marta?

 
Ali: Abbiamo impiegato più di un anno prima di trovare il posto giusto. Santa Marta è stata una scelta voluta perché qui è possibile mantenere ancora il rapporto con i cittadini e gli studenti. Sei nel cuore di Venezia, a pochi minuti dalla stazione, ma il clima che si respira è totalmente diverso, rispetto ad altri sestieri: qui le persone hanno ancora voglia di sedersi e parlare serenamente, senza il rumore continuo dei trolley.
 
Mohammad: Considera anche che io per primo vivo in questa zona e da poche settimane anche Ali ha lasciato la terraferma per venire qui: ci sentiamo a casa! Se ci pensi un attimo, Santa Marta è casa per tanti residenti che vivono ancora qui, ma anche per gli studenti che magari arrivano da lontano e hanno deciso di venire a studiare proprio a Venezia…

Viaggi, andate, ritorni… cosa è Caravansara?

Ali: E' il “Caravanserraglio”, il luogo in cui le carovane si fermavano per una sosta durante i loro viaggi nel deserto. Storicamente, il caravanserraglio era uno spazio delimitato da alte mura con degli edifici in cui poter riposare ma spesso i viaggiatori si fermavano nel cortile interno dove incontravano altri uomini e donne in cammino e lì si raccontavano storie, si intrecciavano percorsi di vita e si imparava tanto gli uni dagli altri, senza timori e senza paura.

Noi per primi siamo dei viaggiatori e abbiamo visto il mondo: con il nostro locale vorremmo ricreare proprio questa zona di scambio in cui tutti possono sedersi e raccontare, scambiare idee, confrontarsi e fare amicizia.
 
Mohammad: Venezia stessa è un luogo di ritrovo e noi abbiamo creato il ritrovo…nel ritrovo! Siamo un luogo di movimento, di scambio di idee e di racconti.

E chi sono i vostri clienti?

Ali: Tantissimi studenti, ovviamente, ma anche residenti e…gondolieri, con le loro famiglie: te lo dico perché essere apprezzati dai veneziani ci fa capire che la nostra idea di creare un luogo di scambio culturale attraverso il cibo funziona. E poi arrivano artisti, musicisti, persone con le loro storie da raccontare, tutte diverse e tutte affascinanti. Avevamo un po’ paura, all’inizio, perché non sapevamo come saremmo stati accolti ma la serata di inaugurazione ci ha fatto subito cambiare idea: abbiamo sentito tanta energia positiva, tante persone che ci hanno dimostrato il loro affetto e fatto capire che, in qualche modo, ci aspettavano.
 
Mohammad: I turisti che arrivano qui sono turisti curiosi. Non ci troviamo in un posto di passaggio e proprio per questo chi arriva si è perso (succede!) o ha cercato notizie su questa zona, magari online o tramite passaparola. Se ci pensi, è come se fossimo una piccola oasi…come ha detto Ali, qui arriva tanta energia positiva e, in qualche modo, si percepisce.

Questa energia positiva attira i visitatori, certo, ma che mi dite dello staff?

Mohammad: Attualmente siamo due soci e otto persone che si alternano sui diversi turni. Collaboriamo con una associazione che aiuta dei ragazzi che arrivano in Italia e sono vittime di sfruttamento: diamo loro una possibilità per ricominciare e per conoscere sia la cultura italiana che quella di altri Paesi. Qui dentro ci sono lavoratori di otto nazionalità diverse e, se ci pensi, sono tutti modi di fare differenti, modi di osservare la vita da una prospettiva diversa e tante volte anche io e Ali ci fermiamo a pensare che è bellissimo perché si impara tanto. Dei ragazzi arrivati dall’apertura, appena sette mesi fa, ad oggi, due hanno già ottenuto un contratto di lavoro: siamo molto soddisfatti.
 
Carovansara
Corte Mazor, 2335 - Venezia
Telefono: 0415228817

 

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